Se da un punto di vista giuridico, il D.lgs. in materia di formazione della Gente di mare è un mero recepimento della Direttiva 2012/135/UE (a seguito delle modifiche apportate alla Convenzione SCTW dell’IMO), dal punto di vista sostanziale può migliorare la competitività dei lavoratori marittimi italiani rispetto a quelli di altri Paesi.
L’Italia infatti non può permettere il ripetersi degli errori del passato, quando, nel recepire la precedente normativa internazionale, sono state aggiunte limitazioni ulteriori oppure non sono state accolte tutte le possibili facilitazioni per i lavoratori, rendendo così i titoli marittimi italiani meno competitivi di quelli inglesi, i più diffusi nel diporto.
Ciò ha spinto moltissimi nostri lavoratori a recarsi in Gran Bretagna per conseguire i titoli UK, fatto che si è tradotto in un danno in termini di risorse economiche e umane difficilmente calcolabile, ma certamente grave per il nostro Paese.
UCINA Confindustria Nautica aveva rivolto un pressante appello alle Commissioni parlamentari competenti affinché, nell’esprimere il prescritto parere sul D.lgs del Governo in materia, indicassero precise condizioni finalizzate a ridare competitività ai certificati italiani e per questo ringrazia per il lavoro svolto i presidenti, on. Michele Pompeo Meta e sen. Altero Matteoli, e i relatori, on. Mario Tullo e sen. Marco Filippi.
In particolare, le Camere hanno richiesto all’Esecutivo:
che le modalità per il rilascio e il rinnovo dei certificati “siano definite in piena conformità con tutti i requisiti previsti dalla Convenzione STCW”;
- che per l’autenticazione della navigazione effettuata su navi battenti bandiera estera si definisca una disciplina che privilegi finalità di efficacia e semplificazione;
- che il riconoscimento dei certificati di competenza e di addestramento rilasciati da uno Stato membro dell'Unione europea “sia subordinato esclusivamente alla verifica della conformità degli stessi alla Convenzione STCW”;
- che si assumano “tutte le iniziative necessarie per garantire quanto prima possibile lo svolgimento del corso di formazione per il conseguimento delle competenze di livello direttivo per gli ufficiali di coperta e di macchina”;
- che sia data attuazione al decreto legislativo istituendo i necessari raccordi fra la Direzione generale per il trasporto marittimo e il Comando generale delle Capitanerie di Porto;
- che la nuova normativa “abbia luogo quanto più tempestivamente possibile”.
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