Il maxi Wild Oats XI, Reichel/Pugh a chiglia basculante di Bob Oatley a caccia della sua quarta vittoria consecutiva in tempo reale, dopo quattro ore di navigazione era al comando della Rolex Sydney-Hobart. Dopo aver chiaramente dominato la partenza della regata nella baia di Sydney, Wild Oats XI non ha mai abbandonato la leadership. Alle 18.30 AEDT, con vento portante da nord est di 20-22 nodi, il 98 piedi Wild Oats XI procedeva verso Jervis Bay a circa 12 miglia di distanza dalla costa con un grande spinnaker asimmetrico a una velocità di 18-20 nodi.
Alle spalle di Wild Oats XI si trovava Skandia di Grant Wharington. Il 66 piedi a chiglia basculante Black Jack (Peter Harburg) registrava un distacco di 8.5 miglia nautiche e un vantaggio di mezzo miglio sul Volvo 70 modificato Ichi Ban (Matt Allen). Seguiva poi un drappello di yacht a chiglia fissa tra cui il nuovo 62 piedi Limit di Alan Brierty, a solo 1 miglio e mezzo di distacco da Ichi Ban, tallonato dallo yacht gemello di Stephen Ainsworth, il 63 piedi Loki, ASM Shockwave (Andrew Short), un 80 piedi di otto anni e il 55 piedi Yendys di Geoff Ross.
Il Cookson 50 a chiglia basculante Quantum di Ray Roberts, si trovava leggermente più al largo con maggior vento davanti ai TP52 Wot Now (Graeme Wood), Ragamuffin (Syd Fischer), Quest (Bob Steel), Cougar II (Alan Whiteley), Wot Yot (Bill Sykes) e l'R/P 47 Secret Men's Business 3 (Geoff Boettcher).
Questo gruppo di yacht procedeva tranquillamente su mure a sinistra, con mare poco mosso, seguendo una rotta rettilinea verso Tasman Island, l'ultima boa del percorso - la cui lunghezza complessiva è di 628 miglia nautiche - prima dello sprint finale che si corre su 41 miglia nautiche.
Mark Bradford, skipper di Black Jack, ha riferito che nelle ultime tre ore la sua barca ha navigato sotto spinnaker asimmetrico a circa 16-20 nodi di velocità con 22 nodi di vento, mentre parte dell'equipaggio dormiva sotto coperta: "Ci stiamo tutti riposando a turno in previsione dell'aumento di vento, che in serata dovrebbe raggiungere 25 nodi d'intensità."
Alle 19.00 AEDT, Yendys di Geoff Ross si trovava in testa alla divisione IRC, secondo i dati dello Yacht Tracker del CYCA. Il suo navigatore, Will Oxley, ha commentato: "Tutto fila liscio. Siamo stati molto soddisfatti della nostra partenza e stiamo cercando di posizionarci al meglio per trarre il massimo beneficio dalla corrente da sud. Il morale di bordo è ottimo."
"Ci stiamo godendo una splendida navigazione alle andature portanti e le modifiche che abbiamo apportato alla barca hanno sensibilmente migliorato le nostre prestazioni di poppa, ne siamo molto felici!" ha aggiunto Oxley, che ha confermato i 20-22 nodi di vento da nord est.
Il drappello in testa alla flotta questa notte dovrà affrontare una navigazione più impegnativa con vento più fronte. Inoltre i leader sono alle prese con una serie di difficili decisioni tattiche: meglio rimanere al largo dove il vento da nord est si sta intensificando, oppure portarsi sottocosta dove la corrente, diretta a sud a una velocità di due nodi, è più forte?
La partenza della 64esima Rolex Sydney Hobart è stata classica, con un mare di elicotteri di TV e fotografi sopra la flotta di 100 partenti, una brezza da nord est di 12-15 nodi e uno splendido sole estivo, che ha richiamato migliaia di spettatori in mare e sulle scogliere affacciate sul Mar di Tasmania. Nonostante mezzo nodo di corrente lungo il canale centrale, non ci sono stati richiami in partenza.
Mark Richards, skipper di Wild Oats XI, che manovra questo gigantesco maxi come fosse una deriva, si è nuovamente distinto con una delle sue splendide partenze. Sembrava che Richards e il suo tattico Iain Murray non avessero spazio sufficiente per infilarsi nella linea, invece, grazie alla perfetta valutazione e all'incredibile accelerazione di Wild Oats XI, sono riusciti a virare e sfilare davanti al TP52 Wot Now e a Skandia, l'altro maxi di 98 piedi a chiglia basculante in gara.
Mentre Wild Oats XI è sfilato tranquillamente davanti a tutta la flotta su un lungo bordo mure a sinistra attraversando la baia, Skandia, l'altro favorito per la vittoria in tempo reale, è rimasto invischiato. Non riuscendo a stringere quanto Wild Oats XI e più lento nelle virate a causa del movimento della chiglia basculante da un lato all'altro, Skandia è finito nei rifiuti di Wot Now e poi in quelli di Limit. Wild Oats XI è stato il primo yacht a doppiare la boa tra North e South Head, con Skandia a circa un minuto di distacco; poi, ravvicinati, sono passati Loki, Black Jack e Limit.
Sfortunatamente per i leader, le condizioni perfette al largo di Sydney Heads erano anche ideali per le barche a motore. Mentre all'interno della baia il traffico degli spettatori è delimitato da zone d'accesso e aree vietate, al largo di Sydney Heads il campo è libero. Al giro di boa, circa 4.5 miglia nautiche dopo il via, un nugolo di barche ha accerchiato Wild Oats XI e Skandia. Wild Oats XI, che doppiava in testa con un vantaggio di 1min 8sec, ha risentito parecchio del fastidio delle scie degli spettatori indisciplinati, mentre issava lo spinnaker in vista della corsa verso sud. Skandia, procedendo con un angolo leggermente più stretto, ha guadagnato terreno e in certi momenti pareva addirittura essersi portato davanti a Wild Oats XI.
I leader hanno già coperto un quarto del percorso fino ad Hobart e secondo alcune delle previsioni c'è la possibilità di un nuovo record di regata. All'ultimo briefing meteo di questa mattina, tuttavia, questi pronostici sono parsi meno affidabili, dati i due cambi di condizioni previsti nelle prossime ore. Il primo è la formazione di un canale nello Stretto di Bass che spinge sull'alta pressione esistente creando un'ampia zona di vento instabile. La seconda trappola si trova lungo la costa orientale della Tasmania, dove i venti da nord associati all'alta pressione si stanno scontrando con una serie di venti frontali da ovest.
Wild Oats XI di Bob Oatley ha stabilito l'attuale record di percorrenza nel 2005: 42 ore e 40 minuti. Per migliorare questo tempo, il primo yacht in gara deve raggiungere il traguardo di Hobart entro le 07.40 AEDT di domenica 28 dicembre.
Nato il 26 dicembre, Giancarlo Pedote festeggerà anche il suo compleanno in una cellula di vita interna che è grande poco più di 2 metri quadrati, senza riscaldamento, senza bagno e con solo un fornellino da campeggio per cucinare. Ma comunque AUGURI!!!
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