La 69esima edizione della Rolex Sydney Hobart Yacht Race è stata da subito una delle edizioni più competitive nella storia della regata. La flotta di 94 partenti ha incluso cinque maxi di 100 piedi, due Volvo 70, sette ex-vincitori della regata e un parterre di concorrenti molto agguerriti. Sulla linea del via c’erano anche varie barche appena varate, che condotte da equipaggi molto esperti, hanno dato parecchio filo da torcere ai veterani di questa leggendaria regata: Perpetual Loyal (ex-Speedboat, Rambler 100) di Anthony Bell, il Botin 80 Beau Geste di Karl Kwok, il Carkeek 60 Ichi Ban di Matt Allen e il Volvo 70 Giacomo di Jim Delegat.
Una flotta internazionale
Tutti i migliori velisti d’altura ambiscono a partecipare a questa storica regata di 628 nautiche, e l’edizione di quest'anno ha confermato nuovamente lo status della Rolex Sydney Hobart, con 22 iscritti internazionali provenienti da Germania, Regno Unito, Nuova Zelanda, Singapore, Hong Kong e Cipro. Lo scorso inverno lo yacht tedesco Varuna ha partecipato alle principali regate caraibiche, e ha poi percorso 2.225 miglia nautiche nella Transpac Race da Los Angeles a Honolulu, dopo di che il Ker 51 è stato spedito in Australia. Per l’armatore/skipper Jens Kellinghusen, la Rolex Sydney Hobart era inevitabile: “E’ uno degli eventi top del mondo ed era sulla nostra lista dei desideri.” Il Farr 100 Zefiro sta circumnavigando il globo, dopo essere partito dal porto natio di Cipro, ed è venuto a Sydney per partecipare alla Rolex Sydney Hobart Race. Finita la regata, Zefiro ritornerà in Mediterraneo passando per l'Indonesia.
Tutti i mesi di pianificazione e preparazione culminano a Sydney, dove la flotta gremisce le banchine del Cruising Yacht Club of Australia a Rushcutter’s Bay. Al briefing meteo di pre-regata, i tattici e i navigatori hanno ottimizzato le proprie strategie sulla base delle previsioni che davano un vento crescente da sud est di 10-15 nodi. Nella tarda serata del 28 dicembre, è subentrata una bassa pressione diretta a est sullo Stretto di Bass e sulla Tasmania, accompagnata da forti venti occidentali; sebbene gli “apripista” sarebbero probabilmente stati risparmiati dalla tempesta, le barche di media e piccola taglia sarebbero state travolte in pieno. Alla vigilia della sua 37esima Rolex Sydney Hobart, lo skipper di Wild Rose Roger Hickman ha commentato: “Stasera e domani dovrebbe essere una navigazione tranquilla, poi credo che le condizioni cambieranno nello Stretto di Bass: prima venti moderati, poi una vera e propria tempesta. Fa tutto parte del gioco.”
Tattica del primo giorno
Fortunatamente, per la partenza del 26 dicembre una bassa pressione si è spostata al largo lasciando condizioni perfette: un bel vento da sudest di 15-18 nodi, sole e cielo azzurro. Lo scenario magnifico di questa spettacolare partenza era dominato dalla Sydney Opera House e dal ponte di Sydney, mentre il lungomare era gremito da centinaia di migliaia di spettatori; chi non era fisicamente lì, poteva seguire la partenza in diretta TV e in web streaming da tutto il mondo.
Con la loro straordinaria potenza e velocità, i maxi di 100 piedi non mancano mai di stupire. Quest'anno ce n’erano cinque: Wild Oats XI di Bob Oatley, sei volte vincitore in tempo reale e due volte vincitore assoluto della Rolex Sydney Hobart Race; Perpetual Loyal, Speedboat/Rambler 100 di recente modificato; Ragamuffin 100 con il leggendario skipper australiano Syd Fischer, che ha festeggiato il suo 86esimo compleanno durante la sua 46ima Rolex Sydney Hobart; Wild Thing e Zefiro. La dimensione e il passo del vertice della flotta di quest'anno hanno richiesto un cambiamento nella partenza, con tre linee sfalsate all'interno del porto di Sydney. Le barche più grandi hanno issato il code zero e sono subito scomparse all’orizzonte: Wild Oats XI e Perpetual Loyal erano in testa alla flotta davanti a Sydney Heads, tallonate da Beau Geste, Ragamuffin e Wild Thing, insieme ai Volvo 70 Black Jack e Giacomo.
Secondo giorno
La previsione ha mantenuto fede nella prima notte di regata fino al 27 dicembre, e Perpetual Loyal di Anthony Bell ha fatto la mossa strategica di dirigersi più al largo. La tattica di Loyal ha funzionato e Bell ha guadagnato quasi 14 miglia nautiche su Wild Oats XI, sorprendendo anche il navigatore di Loyal Stan Honey, che ha commentato: “Siamo contenti di essere ancora in gioco, poiché i venti leggeri non sono il nostro forte.” A mezzogiorno, tuttavia, Wild Oats XI aveva trovato il suo passo ed era riuscita a colmare il distacco e superare Loyal. Dieci miglia indietro, Ragamuffin 100 era in terza posizione e per un breve periodo al comando in tempo compensato. L’ultima barca di Syd Fischer ha un pedigree di tutto rispetto: originariamente costruita come Maximus, ha vinto gli onori di linea nella Rolex Sydney Hobart Race del 2011 con il nome di Investec Loyal. Il resto della flotta procedeva lentamente sotto costa con una leggera brezza.
La corsa del terzo giorno
Gli apripista hanno attraversato lo Stretto di Bass e nonostante il vento leggero, hanno iniziato ad allontanarsi dal resto della flotta. All’alba, Wild Oats XI aveva incrementato il suo vantaggio su Perpetual Loyal a 26 miglia nautiche. Più indietro, i due Volvo 70 Giacomo e Black Jack battagliavano lungo il percorso con l’80 piedi Beau Geste – tutte barche più adatte a venti sostenuti, che quindi hanno faticato a rimanere in contatto con i leader slittando sempre più indietro.
Durante la giornata la brezza da nord-est è aumentata, prima del salto a ovest previsto in serata. Wild Oats XI è andata bene con il vento crescente in poppa, sfruttando al massimo le sue più recenti modifiche, tra cui la tanto discussa ala hydrofoil soprannominata “asse da stiro”, che ha impedito alla barca d’ingavonarsi nelle onde. L'equipaggio si è tenuto occupato con cambi di vele continui – almeno una cinquantina secondo i calcoli di Richards. Il vantaggio di Wild Oats XI è aumentato a 50 miglia nautiche e Perpetual Loyal è riuscito a recuperare un po’ di terreno, ma non abbastanza. Alla fine Wild Oats XI ha risalito il fiume Derwent raggiungendo il traguardo al lasco dopo 2 giorni, 6 ore, 7 minuti e 27 secondi di regata. Lo skipper Mark Richards e il suo equipaggio hanno conquistato gli onori di linea per la settima volta, pareggiando lo straordinario record dello yacht Morna, poi ribattezzato Kurrewa IV, rimasto imbattuto per oltre 50 anni.
In banchina, Richards si è detto stupito delle prestazioni di Wild Oats con il vento crescente: “Continuavamo ad andare sempre più veloce . È stata una bellissima esperienza.” Richards ha subito lodato l'equipaggio, aggiungendo: “E’ difficile spiegare la sintonia che abbiamo in barca... c'è una grande passione.”
Atto del quarto giorno
Il brusco cambiamento delle condizioni atmosferiche durante la notte ha avuto pesanti conseguenze: cinque barche si sono ritirate, tra cui il Clipper 70 inglese Henri Lloyd che ha rotto il timone a est di Cape Barren Island, e Wedgetail che ha disalberato al largo della Tasmania. Nonostante la previsione con tempistica perfetta, molti concorrenti sono stati sorpresi dalla velocità del fronte da sud-ovest. Le condizioni al largo della costa orientale della Tasmania erano parecchio insidiose per molte barche della flotta – anche se non eccessivamente insolite per la Rolex Sydney Hobart – in particolare a Tasman Island, dove il percorso ha richiesto alla flotta di affrontare di petto il forte vento da sud-ovest e onde enormi. Lo yacht Kerumba ha trovato 40-45 nodi costanti di vento al largo della Tasmania, con un picco di 57 nodi. Il navigatore Rob Buchanan ha commentato che lo stato di mare era gestibile, con onde di 4-5 metri. Buchanan ha commentato: “Un paio di volte siamo stati travolti da onde molto grandi, ma il mare non era eccessivamente agitato. Probabilmente avevamo un po’ troppa tela, con il fiocco quattro e randa con due mani. Eravamo dell'opinione che ci serviva un po’ di potenza per attraversare le onde." Victoire di Darryl Hodgkinson era impegnata in una corsa sfrenata verso sud, e quando il Cookson 50 ha tagliato il traguardo alle 08:00 AEDT, ha assunto il comando assoluto in tempo compensato. Lo skipper di Sydney ha elogiato il tattico e stratega Sean Kirkjian – veterano di 17 edizioni della regata – commentando: “E’ un mago che sa giocare a scacchi con l’oceano.” Victoire ha dovuto aspettare la notte per vedere se eventuali concorrenti avrebbero raggiunto Hobart in tempo per spodestarla.
Tregua del quinto giorno
Durante la notte le condizioni meteorologiche sono migliorate leggermente e il vento è calato a 20-25 nodi. Wild Rose di Roger Hickman aveva perso ogni possibilità di spodestare Victoire dalla leadership assoluta in tempo compensato. Il veterano di 37 Rolex Sydney Hobart ha commentato: “Se fossimo potuti navigare in linea retta a sei nodi ci saremmo riusciti. Ma il vento ha imperversato ... è stato davvero una regata dura e impegnativa.”
A metà mattina il Cruising Yacht Club of Australia ha confermato Victoire come il vincitore assoluto della 69esima edizione della Rolex Sydney Hobart Yacht Race. Alla premiazione in banchina, Hodgkinson ha ricevuto la Tattersall’s Cup e un orologio Rolex. Hodgkinson ha acquistato la barca come regalo di compleanno per se stesso, con l’obiettivo di vincere la Rolex Sydney Hobart Race nel giro di due anni – fine che ha raggiunto subito, al suo primo tentativo con la nuova barca. Lo skipper ha riassunto così la difficile regata di Victoire: “Quando siamo stati travolti da quel pesante nord-est, ci sono stati momenti in cui abbiamo dovuto credere in noi stessi e nella nostra barca. Sapevamo che questa barca aveva già vinto in precedenza, quindi l’abbiamo lasciata correre. Avremmo vinto solo se spingevamo al massimo... non potevamo togliere il piede dall’acceleratore. Ci sono stati alcuni momenti in cui il pedale era spinto al massimo e la navigazione era davvero esilarante. Siamo assolutamente entusiasti!”
Sesto giorno: fine
Il 31 dicembre gli ultimi yacht hanno raggiunto il traguardo, e Namadgi ha chiuso la regata poco prima delle 23:00 AEDT. All’arrivo sono stati festeggiati da decine di migliaia di spettatori che affollavano il lungomare per celebrare il Capodanno – giusto in tempo per il brillante spettacolo pirotecnico di Hobart. Su un totale di 94 partenti, 84 yacht hanno finito la regata e nonostante questa edizione sia stata caratterizzata da alcune delle condizioni più difficili degli ultimi anni, solo dieci yacht si sono ritirati, a testimonianza della grande esperienza e abilità della flotta della Rolex Sydney Hobart Yacht Race 2013.
C’è già molto interesse per la Rolex Sydney Hobart Race 2014, che festeggerà il 70esimo anniversario. I maxi Wild Oats XI e Perpetual Loyal sono tra i concorrenti che hanno già confermato la loro intenzione a partecipare, insieme ai più forti velisti e yacht provenienti da ogni angolo del globo.
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