Grande Matteo! Sacca in spalla se ne è volato fino a Sydney per partecipare ad una di quelle regate che hanno fatto e continuano a fare la storia della vela: la Sydney Hobart. Recordman mondiale di traversata atlantica con catamarano sportivo di 20 piedi senza assistenza da Dakar a Guadalupe nel 2004/2005, velista italiano dell’anno nel 2007, Matteo si è cercato da solo un imbarco e domani sarà al via su Pachamama, un’imbarcazione di 15 metri in alluminio che dal 2002 naviga in tutto il mondo insieme a Dario-Andri Schwörer e Sabine Schwörer-Ammann colonne portanti di un’organizzazione no-profit (www.toptotop.org) a favore della natura e dello sport con la loro Top to Top Expedition. Questa famiglia svizzera, insieme a volontari, condividono lo sport e l’attenzione per i cambiamenti climatici e lo fanno insieme a giovani ragazzi di tutto il mondo. In questi anni Pachamama e il suo equipaggio hanno raggiunto tutte le diverse zone climatiche del globo, dal mare alle montagne, usando la sola forza dei muscoli o del vento con lo scopo di motivare la gente a rispettare la natura. Cercano di sensibilizzare più persone possibili all’attenzione e rispetto dell’ambiente e del suo clima. Viaggiano per portare il loro messaggio in tutto il mondo e lo fanno davvero con le loro forze, sostenendosi quando ce n’è bisogno, lavorando: lui come guida (esperta guida alpina e sciatore ma anche subacqueo, rafter, mountainclimbing e ovviamente velista) lei come infermiera (oltre ad essere subacquea e velista), con l’aiuto di amici e volontari. Dario e Sabine hanno due figli (2 e 3 anni che navigano da sempre con loro) dai quali, a causa del regolamento di regata, si separeranno per la prima volta in occasione della Sydney Hobart., oltre a loro altre 4 persone di equipaggio e Miceli. La barca non è per nulla competitiva ma esprime lo spirito di navigare di Matteo. Barca ecologica che sfrutta energia eolica e solare. Progetto di grande respiro che lega popoli di tutto il mondo per stimolare l’opinione pubblica ai grandi problemi climatici del nostro pianeta. Le stesse motivazioni che hanno spinto Matteo Miceli a decidere di fare il suo giro del mondo in solitario nel 2012 in cui uno degli obiettivi è quello di tentare un nuovo record su un mezzo che rispetti l’ambiente, in cui l’alimentazione degli apparati tecnologici sia senza emissioni ma compatibile con ogni necessità.
Nato il 26 dicembre, Giancarlo Pedote festeggerà anche il suo compleanno in una cellula di vita interna che è grande poco più di 2 metri quadrati, senza riscaldamento, senza bagno e con solo un fornellino da campeggio per cucinare. Ma comunque AUGURI!!!
Difficile però battere il record di di 1 giorno, 9 ore e 15 minuti detenuto da Comanche, perché il meteo promette di calmarsi. In testa lottano per la Line Honours Comanche e LawConnect
Ai ritmi attuali, sembra certo che il leader (chiunque sarà) batterà il record di Armel Le Cléac'h del 2016 per il passaggio di Capo Horn, fissato a 47 giorni e 34'. La foto "innevata" è stata scattata da Boris Herrmann a bordo di Malizia-Seaexplorer
I leader, Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance), Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) e Sébastien Simon (Groupe Dubreuil), dovrebbero superare Capo Horn lunedì. Nella foro il mitico Michel Desjoyeaux (le professeur) vincitore di due edizioni (2000/01 e 2008/09)
Solo 9 i minuti di distacco tra Yoann Richomme e Charlie Dalin. Mai un distacco così esiguo in tutta la storia del Vendée. Passaggio tranquillo e prime scelte per la risalita dell'Atlantico
È il primo trofeo italiano della vela giovanile per importanza e storia e una delle più prestigiose regate internazionali della classe Optimist organizzato dal Reale Yacht Club Canottieri Savoia
In testa c'è sempre Yoann Richomme (Paprec Arkéa) con Charlie Dalin (Macif Santé Prevoyance) a 45 miglia. Tra i due un marcamento stretto in pieno oceano, neanche fossero impegnati in un match race