Sesta giornata di regate Olimpiche a Rio de Janeiro, sotto un sole nuovamente splendente e con un vento che è variato tra gli 8 e i 16 nodi intensità: condizioni eccezionali che hanno nuovamente esaltato lo splendore della baia di Guanabara, una location scenograficamente perfetta per la Vela Olimpica.
In attesa delle Medal races di domani delle due flotte della Tavola a Vela RS:X, con l’azzurra Flavia Tartaglini che parte da prima della classifica femminile e quindi in corsa per una medaglia, e il giovane Mattia Camboni che, pur non avendo chance di podio, punta a chiudere una bella Olimpiade con un altro risultato di rilievo, ieri sono scesi in acqua gli Skiff 49er (Uomini) e 49er FX (Donne), i Catamarani per Equipaggi Misti Nacra 17, i Singoli Laser Standard (uomini), Laser Radial (donne) e Finn (uomini).
A riposo i Doppi 470 (Uomini e donne) e appunto le Tavole, in preparazione per la grande giornata di domani.
Ieri la giornata per gli azzurri dell’Italia Team è stata più difficile rispetto alle precedenti: nel Nacra 17, Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri, quando mancano tre prove al termine della serie di 12 (più la Medal Race, come le altre riservata i migliori dieci della classifica e a punteggio doppio), hanno ottenuto un 6-13-13 e sono sesti nella classifica generale, a soli 11 punti dai leader australiani, mentre nel 49er FX, Giulia Conti e Francesca Clapcich, che oggi hanno disputato ben quattro prove, sono quinte nella classifica generale dopo un 7-6-10-8, e nel 49er Ruggero Tita e Pietro Zucchetti occupano la 19ma posizione (oggi 20-11-16-8).
Giornata purtroppo difficile anche per Giorgio Poggi, che a due regate dal termine della serie di dieci (più la Medal) è 16mo (7-19 oggi), mentre concludono la loro esperienza Olimpica a Rio de Janeiro sia Francesco Marrai (Laser Standard) che Silvia Zennaro (Radial), avendo mancato entrambi l’accesso alle Medal in programma lunedì per queste due classi. La Zennaro chiude 22ma, Marrai (oggi 13-23), è invece fuori dai top ten per un solo punto e con parecchio amaro in bocca per un risultato sfuggito di un soffio, soprattutto dopo che aveva ottenuto un 5-1 nelle due prove di ieri.
La speranza è l’ultima a morire e con venti leggeri previsti per le ore finali lungo la costa della Bretagna verso la Vendée, Yoann Richomme sa che ogni possibilità va sfruttata fino all’ultimo. Nella foto l'Imoca di Jérémie Beyou (Charal)
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"Ho capito che avrei vinto solo all’ultimo momento. Quattro anni fa pensavo di vincere fino al pomeriggio finale, prima che Yannick vincesse. Questa volta ho permesso a me stesso di crederci solo quando ho attraversato la linea"
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