Nessun cambiamento al vertice delle classifiche nonostante le competizioni serrate, in questa seconda entusiasmante giornata della Loro Piana Superyacht Regatta, l'evento organizzato dallo Yacht Club Costa Smeralda in collaborazione con Boat International Media. Sempre ben saldi ai vertici delle rispettive classifiche Firefly (Divisione A), Moonbird (Divisione B) e Grande Orazio (Divisione C), mentre si sono registrati cambiamenti nelle posizioni successive.
Accompagnati da un maestrale intorno ai 17 nodi, i superyacht hanno puntato da subito verso l'Isola dei Monaci per poi scendere e imboccare il canale lasciandosi a dritta la Secca di Tre Monti. Una volta girata la boa in prossimità di Spargi, sono riscesi lungo il canale tra la costa e le isole tagliando il traguardo alla Secca di Tre Monti.
Nella regata di oggi il 35 metri Firefly è riuscito a difendere il suo primato nella Divisione A grazie ad un altro primo piazzamento. Buono anche lo scatto in avanti del WallyCento Magic Carpet 3 che, con il secondo posto ottenuto nella regata di oggi, agguanta il secondo gradino della classifica overall davanti al 37 metri Ghost.
Moonbird, il veterano di Coppa America Cameron Appleton alla tattica, si rende protagonista di un'altra ottima prova confermando il suo primato tra i superyacht della Divisione B. Si aggiudica il secondo posto nella prova odierna il Southern Wind 100 Cape Arrow, guadagnando anche la seconda posizione della classifica overall. Sul terzo gradino del podio lo sloop di 34 metri Unfurled.
Il campione di Coppa America Peter Holmberg, tattico a bordo di Cape Arrow, commenta la prestazione odierna: "E' stata una giornata bellissima qui a Porto Cervo, con condizioni perfette. Il percorso in mezzo alle isole ha mantenuto le barche ravvicinate, rendendo la regata molto combattuta. Siamo molto soddisfatti della barca, è stata charterizzata per la prima volta dall'armatore e ci stiamo divertendo a provarla. Nella prima giornata di ieri l'abbiamo studiata e oggi abbiamo regatato meglio."
Si conferma leader della Divisione C il neovarato Grande Orazio che, battendo il guidone dello YCCS, anche oggi taglia il traguardo per primo. Lo seguono a ruota l'80 piedi Selene e Karibu del cantiere Oyster rispettivamente secondo e terzo nella regata di oggi.
Una volta tornati a terra armatori ed equipaggi hanno partecipato al consueto rinfresco post-regata. La serata proseguirà prima con un Cocktail offerto da Embraer e riservato agli armatori e poi con una grande festa per tutti i team in Piazza Azzurra con il Pizza Party.
Domani venerdì 6 giugno, penultimo giorno di regate, l'appuntamento è a mezzogiorno con previsioni di scirocco intorno ai 10/12 nodi.
Difficile però battere il record di di 1 giorno, 9 ore e 15 minuti detenuto da Comanche, perché il meteo promette di calmarsi. In testa lottano per la Line Honours Comanche e LawConnect
Nato il 26 dicembre, Giancarlo Pedote festeggerà anche il suo compleanno in una cellula di vita interna che è grande poco più di 2 metri quadrati, senza riscaldamento, senza bagno e con solo un fornellino da campeggio per cucinare. Ma comunque AUGURI!!!
Ai ritmi attuali, sembra certo che il leader (chiunque sarà) batterà il record di Armel Le Cléac'h del 2016 per il passaggio di Capo Horn, fissato a 47 giorni e 34'. La foto "innevata" è stata scattata da Boris Herrmann a bordo di Malizia-Seaexplorer
Solo 9 i minuti di distacco tra Yoann Richomme e Charlie Dalin. Mai un distacco così esiguo in tutta la storia del Vendée. Passaggio tranquillo e prime scelte per la risalita dell'Atlantico
In testa c'è sempre Yoann Richomme (Paprec Arkéa) con Charlie Dalin (Macif Santé Prevoyance) a 45 miglia. Tra i due un marcamento stretto in pieno oceano, neanche fossero impegnati in un match race
È il primo trofeo italiano della vela giovanile per importanza e storia e una delle più prestigiose regate internazionali della classe Optimist organizzato dal Reale Yacht Club Canottieri Savoia
In vincitore dell'ultimo Vendée Globe è in difficoltà, per un'avaria ai timoni, nel governare la barca e spera di riparare nelle isole vicino a Capo Horn e poi valutare il da farsi. Se non potrà riparare da solo dovrà abbandonare e dirigersi a Ushuaia
La regata, purtroppo, è stata funestata da due incidenti nei quali hanno perso la vita due velisti a bordo di due diverse imbarcazioni, Bowline e Flying Fish Arctos