Si chiude il sipario sulla quarta edizione della Dubois Cup, la manifestazione riservata alle imbarcazioni progettate dallo studio inglese Dubois Naval Architects e organizzata dallo Yacht Club Costa Smeralda. La classifica finale incorona Genevieve, il 37 metri di Tom Saylak costruito dal cantiere Alloy Yachts. Al secondo posto Zefira, lo sloop di 50 metri del cantiere Fitzroy Yachts che porta il guidone dello YCCS, seguito in terza posizione dal 30 metri Nostromo.
Con un vento tra gli 8 e i 12 nodi, che è rimasto pressoché costante durante tutta la regata, i superyacht sono partiti alla volta delle isole di Soffi e Mortorio per poi risalire verso nord in direzione di Capo Ferro. La flotta è infine rientrata verso il Golfo del Pevero e ha tagliato il traguardo davanti all'imboccatura del porto.
Nella prova di oggi il miglior tempo corretto è stato quello di Salperton, il 45 metri di Barry Houghton che porta anch'esso il guidone dello YCCS e vanta la campionessa olimpica Shirley Robertson al timone. Chiude in seconda posizione Zefira, con a bordo i due velisti di Coppa America Tiziano Nava e Flavio Favini mentre Genevieve ottiene un terzo posto nella prova odierna che, sommato al risultato di ieri, gli regala la vittoria finale.
Shirley Robertson, al timone di Salperton, commenta la vittoria di oggi insieme al suo team: "Non abbiamo sbagliato nulla oggi, tutto ha funzionato bene, il tempo era buono e soprattutto non abbiamo commesso errori. Ben fatto!"
"Oggi non ci sono state le condizioni ideali per noi, il vento era molto più leggero di ieri" - dichiara Tony Pullar, capitano di Genevieve. "Ma abbiamo fatto del nostro meglio e l'equipaggio ha davvero lavorato bene per portarci a questo risultato." L'armatore Tom Saylak conclude entusiasta: "Siamo davvero contenti di aver vinto la coppa".
Difficile però battere il record di di 1 giorno, 9 ore e 15 minuti detenuto da Comanche, perché il meteo promette di calmarsi. In testa lottano per la Line Honours Comanche e LawConnect
Nato il 26 dicembre, Giancarlo Pedote festeggerà anche il suo compleanno in una cellula di vita interna che è grande poco più di 2 metri quadrati, senza riscaldamento, senza bagno e con solo un fornellino da campeggio per cucinare. Ma comunque AUGURI!!!
Ai ritmi attuali, sembra certo che il leader (chiunque sarà) batterà il record di Armel Le Cléac'h del 2016 per il passaggio di Capo Horn, fissato a 47 giorni e 34'. La foto "innevata" è stata scattata da Boris Herrmann a bordo di Malizia-Seaexplorer
Solo 9 i minuti di distacco tra Yoann Richomme e Charlie Dalin. Mai un distacco così esiguo in tutta la storia del Vendée. Passaggio tranquillo e prime scelte per la risalita dell'Atlantico
In testa c'è sempre Yoann Richomme (Paprec Arkéa) con Charlie Dalin (Macif Santé Prevoyance) a 45 miglia. Tra i due un marcamento stretto in pieno oceano, neanche fossero impegnati in un match race
In vincitore dell'ultimo Vendée Globe è in difficoltà, per un'avaria ai timoni, nel governare la barca e spera di riparare nelle isole vicino a Capo Horn e poi valutare il da farsi. Se non potrà riparare da solo dovrà abbandonare e dirigersi a Ushuaia
È il primo trofeo italiano della vela giovanile per importanza e storia e una delle più prestigiose regate internazionali della classe Optimist organizzato dal Reale Yacht Club Canottieri Savoia
La regata, purtroppo, è stata funestata da due incidenti nei quali hanno perso la vita due velisti a bordo di due diverse imbarcazioni, Bowline e Flying Fish Arctos
È la seconda volta che Haynes, Commodoro del CYCA, riceve l'ambita Tattersall Cup, assegnata allo yacht con le migliori prestazioni in tempo compensato