Torna, puntuale come l'Ora, il vento del Garda, una delle gare più attese dell'anno nel circus windsurfistico italiano. La One Hour Classic. Anche quest'anno si è toccato la quota massima di partecipanti, 100 atleti (di cui 10 con la wild card), la crema del windsurf italiano e altri atleti fortissimi di livello internazionale, che rendono l'evento degno di una tappa del PWA, il circuito professionistico mondiale. L'anno scorso vide la presenza del campione del mondo slalom Antoine Albeau, che nell'occasione fu battuto da Matteo Iachino, presente anche quest'anno dopo l'inizio di stagione scoppiettante con la vittoria nella 1^ tappa di Corea nel PWA slalom: non solo si aggiudicò la gara ma battè anche il record del compianto Alberto Menegatti, che lo aveva conquistato a sua volta dopo vent'anni che era rimasto nelle mani di Alessandro Comerlati. Tempo da battere1h:04m:05s. Iachino ci ha impiegato 18 lati e 5 secondi. Più del 50% degli iscritti vengono dall'estero (tedeschi, autriaci, olandesi, cechi, ungheresi, svizzeri) e circa 15 atleti tra essi gareggiano nel PWA . Tutti rientrano nelle prime 20 posizioni della ranking.
Ricordiamo che la One Hour Classic è una gara contro il tempo, due boe poste al traverso una sulla sponda bresciana, all’altezza della Casa del Trota e l’altra sulla sponda veronese, sopravvento alla Conca, dove ogni rider, in un’ora, deve cercare di fare il maggior numero possibile di lati. Una prova al giorno. La gara è particolarmente dura per cui è stata prevista, per i giovani delle categorie Under 20, under 17 e under 15, la Half Hour Classic. Stessa modalità ma il tempo è di trenta minuti. La regata si svolge in contemporanea ai Campionati Nazionali Giovanili Slalom, sempre presso il Circolo Surf Torbole, dal 16 al 19 giugno 2016. Anche dalla Half Hour verrà estrapolata la classifica per dare punteggio ai partecipanti del Campionato Nazionale Giovanile.
Nato il 26 dicembre, Giancarlo Pedote festeggerà anche il suo compleanno in una cellula di vita interna che è grande poco più di 2 metri quadrati, senza riscaldamento, senza bagno e con solo un fornellino da campeggio per cucinare. Ma comunque AUGURI!!!
Ai ritmi attuali, sembra certo che il leader (chiunque sarà) batterà il record di Armel Le Cléac'h del 2016 per il passaggio di Capo Horn, fissato a 47 giorni e 34'. La foto "innevata" è stata scattata da Boris Herrmann a bordo di Malizia-Seaexplorer
Per Christian Dumard, da Dalin a Mettreaux sono con tutti nello stesso sistema depressionario. Charlie Dalin:"Sempre stato in modalità regata e mai passato in modalità sopravvivenza" - Foto scattata a bordo da Paul Meilhat (Biotherm)
I leader, Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance), Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) e Sébastien Simon (Groupe Dubreuil), dovrebbero superare Capo Horn lunedì. Nella foro il mitico Michel Desjoyeaux (le professeur) vincitore di due edizioni (2000/01 e 2008/09)
Solo 9 i minuti di distacco tra Yoann Richomme e Charlie Dalin. Mai un distacco così esiguo in tutta la storia del Vendée. Passaggio tranquillo e prime scelte per la risalita dell'Atlantico
Per l'Italia Yachts 11.98 "Geex" il 2025 riparte col vento in poppa
Difficile però battere il record di di 1 giorno, 9 ore e 15 minuti detenuto da Comanche, perché il meteo promette di calmarsi. In testa lottano per la Line Honours Comanche e LawConnect