Non si è regatato oggi a Riva di Traiano: il Comitato di Regata presieduto da Fabio Barrasso, viste le condizioni del mare, in particolare le onde alte causate dal forte libeccio, ha deciso di annullare la terza regata del Moby Roma d’Inverno in programma oggi.
Le classifiche rimangono quindi invariate con in testa il nuovo First 45 Er Cavaliere Nero di Paolo Morville (che ha vinto in compensato le prime due prove già disputate), che abbiamo intervistato.
- Non poteva esserci modo migliore per celebrare il XX Campionato invernale di Riva di Traiano di questa bellissima sfida tra il First 45 Er Cavaliere nero, l’Adria 49 “Ars Una” e lo squadrone dei Comet che in questa stagione hanno vinto tutto: dal Mondiale, agli Italiani, alla Giraglia. Come ti senti dopo questa duplice vittoria?
- In considerazione del numero delle barche partecipanti e del livello delle stesse, decisamente soddisfatto, oltre le aspettative soprattutto nella seconda regata
- La prima regata vinta con vento forte, la seconda con vento debole: vuol dire che la barca è preparata così bene da aver trovato un equilibrio perfetto? Di chi il merito?
In tutta sincerità posso dire che l’unica preparazione è stata fatta a fine ottobre, appena rientrati dalla Middle Sea Race, sulla carena con nuova stesura di antivegetativa e con l’occasione la levigatura della chiglia, visto che era ancora a buccia d’arancio come fornita da Beneteau. Diciamo che la barca nasce già ben equilibrata in IRC, mentre in ORC è ancora tutta da ottimizzare con ampi margini di miglioramento. Nella prima regata con vento forte la barca ha evidenziato le sue performance vincendo in tempo reale, con notevoli distacchi sulle inseguitrici.
Nella seconda regata le condizioni non erano ideali per noi; il merito del successo, oltre alla barca, va a tutto l’equipaggio per le manovre e in particolare a Francesco Cruciani per la conduzione e per le scelte tattiche, coadiuvato in questo da Daniel Loperfido.
Riguardo l’equipaggio voglio vantarmi di aver messo insieme un gruppo di ragazzi, bravi velisticamente e al tempo stesso simpaticissimi. Quindi in ogni regata a bordo regna il divertimento e quando è seguito da questi risultati credo sia il massimo. Lo confermano le diverse persone che si sono prenotate per poter partecipare alle prossime regate.
- E un po presto per dirlo, ma qual è la barca/equipaggio che temi di più E quale il possibile outsider?
Sicuramente le barche da temere sono lo squadrone dei Comet che, come dicevi, hanno vinto tutto in questa stagione, oltre all’Adria 49 “ Ars Una” di Biscarini/Rocchi e il Rodman 42 “Nautilus” di Pino Stillitano, con i quali regatiamo praticamente in tempo reale.
Inoltre l’insidia arriva dalle piccole, in regata molto distaccate, quindi non controllabili, ma poi in tempo compensato te le potresti trovare davanti. Tra queste vorrei ricordare il First 34.7 “Bonaventura” di Luigi Anastasia, il quale nelle ultime due edizioni di questo Campionato ha concluso rispettivamente al 1 e al 2 posto.
- Naturalmente, come in tutte le regate serie, verranno fatti controlli di stazza: tranquillo?
Spesso quando una barca si mette in evidenza per i risultati desta sospetti, pertanto sono disponibilissimo in qualsiasi momento ai controlli e non soltanto tranquillo, ma desideroso che ciò avvenga, almeno si sgombra il campo da strani sospetti e conseguenti chiacchiere di banchina. D’altra parte la scelta del nome “Er Cavaliere Nero”, per la nota storia di Gigi Proietti, mi ha già procurato l’assalto di diversi cavalieri bianchi, ma alla fine vale sempre la morale.
- Il Campionato invernale di Riva di Traiano quest’anno, oltre ai collaboratori e giudici storici, ha un Presidente del Comitato di Regata di Genova, un Presidente di Giuria nazionale, partecipanti di alto livello che vengono da tutto il Tirreno: assomiglia sempre meno ad un campionato di circolo. Per voi armatori, oltre ad essere terreno di rivincita alla fine della stagione può costituire anche un’ottima occasione per la messa a punto e le verifiche necessarie ad affrontare la stagione successiva di regate. In quest’ottica, che ne pensi dell’introduzione di una classifica ORC?
Questo Campionato, giunto alla XX edizione è famoso come l’invernale più importante d’Italia finora caratterizzato dalla formula IRC. Personalmente non immaginavo che potesse snaturarsi, quindi non ho preso in alcuna considerazione questa opportunità anche perché normalmente le barche hanno assetti diversi, non è facile essere competitivi allo stesso modo nelle due classifiche.
E ovvio che se il Campionato tenderà verso l’ORC non avremo difficoltà ad adeguarci a tale scelta.
Nato il 26 dicembre, Giancarlo Pedote festeggerà anche il suo compleanno in una cellula di vita interna che è grande poco più di 2 metri quadrati, senza riscaldamento, senza bagno e con solo un fornellino da campeggio per cucinare. Ma comunque AUGURI!!!
La Classe Italiana Open Skiff, in collaborazione con Tahe Ourdoors, presenta per il 2025 il progetto per l’apertura di 5 nuovi Centri Open Skiff
Per Christian Dumard, da Dalin a Mettreaux sono con tutti nello stesso sistema depressionario. Charlie Dalin:"Sempre stato in modalità regata e mai passato in modalità sopravvivenza" - Foto scattata a bordo da Paul Meilhat (Biotherm)
Ai ritmi attuali, sembra certo che il leader (chiunque sarà) batterà il record di Armel Le Cléac'h del 2016 per il passaggio di Capo Horn, fissato a 47 giorni e 34'. La foto "innevata" è stata scattata da Boris Herrmann a bordo di Malizia-Seaexplorer
I leader, Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance), Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) e Sébastien Simon (Groupe Dubreuil), dovrebbero superare Capo Horn lunedì. Nella foro il mitico Michel Desjoyeaux (le professeur) vincitore di due edizioni (2000/01 e 2008/09)
Solo 9 i minuti di distacco tra Yoann Richomme e Charlie Dalin. Mai un distacco così esiguo in tutta la storia del Vendée. Passaggio tranquillo e prime scelte per la risalita dell'Atlantico
Per l'Italia Yachts 11.98 "Geex" il 2025 riparte col vento in poppa