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Neville Crichton presenta il suo Mini Maxi Alfa Romeo 3

neville crichton presenta il suo mini maxi alfa romeo
Roberto Imbastaro

Dopo sei anni di primati assoluti nelle competizioni internazionali con i maxi yacht Alfa Romeo 1 e 2, ora Neville Crichton, l’armatore e skipper neozelandese, oltre che businessman, presenta Alfa Romeo 3, imbarcazione dalle dimensioni meno impressionanti delle precedenti ma ugualmente destinata a diventare una delle protagoniste delle regate internazionali.

Con i suoi maxi yacht di 69 e 100 piedi, entrambi sempre vincenti per i colori di Alfa Romeo, Crichton ha dominato le competizioni veliche nel Mediterraneo come anche nel Nord Europa, in Australia e Nuova Zelanda, aggiudicandosi ben 135 “line honours” (primo al traguardo).

A differenza del Maxi Alfa Romeo 2, il nuovo Alfa Romeo 3 è un velocissimo e agile Mini Maxi di 69 piedi (21 metri e 40 centimetri) ideato per regatare in Europa con l’obiettivo di misurarsi in contesti più competitivi di quelli affrontati da Alfa Romeo 2, varato nel 2005 in Australia.

Alfa Romeo 3 debutta nella nuova Mini Maxi Division della Maxi Yacht Rolex Cup a Porto Cervo dall’1 al 6 settembre di quest’anno. In Sardegna la barca è governata da un equipaggio di fama mondiale, i velisti di Ericsson Racing Team al comando di Torben Grael, pluricampione mondiale e olimpico (2 ori, 1 argento e 2 bronzi) oltre che protagonista della circumnavigazione oceanica e della Coppa America. Si potenzia così, in un 2008 già ricco di successi, l’ampio disegno di partnership veliche di prestigio condotto da Neville Crichton, dopo Alinghi per il Maxi è ora il momento di Ericsson per il Mini Maxi.
Per quanto riguarda le dimensioni della barca il passaggio di Torben Grael e del suo equipaggio non è stao traumatico, hanno lasciato infatti la loro imbarcazione di 70 piedi per una di 69, mentre è più impegnativo prendere confidenza con le caratteristiche veliche della nuova Alfa Romeo.
A Porto Cervo corrono quindi sia Alfa Romeo 2, impegnato nella Racing Division, che Alfa Romeo 3 nell’affollata Mini Maxi Division.

Neville Crichton conduce Alfa Romeo 2 insieme a Ben Ainslie.

Come le due precedenti Alfa Romeo, il nuovo Mini Maxi è da ogni punto di vista uno yacht all’avanguardia per design, ingegneria e costruzione, oltre ad attrezzatura, progettazione delle vele e materiali. Alfa Romeo 3 ha una chiglia a bulbo, ed è un’imbarcazione da competizione dall’estetica straordinaria, con un lungo bompresso che sporge da un ampio e potente scafo sul quale si erge un albero con un sistema di crocette che sembrano tante ali protese verso la poppa.
Appositamente progettato per le competizioni nel Mediterraneo, lo scafo è eccezionalmente leggero. Il guscio, completo di motore, attrezzatura di coperta e timone, pesa soltanto 3,8 tonnellate. Il dislocamento è di poco inferiore alle 15 tonnellate.
In fase di progettazione è stato ridotto il peso della barca in ogni modo possibile. Una nuova schiuma molto leggera è stata utilizzata nei sandwich dei pannelli che compongono lo scafo, mentre il metallo largamente dominante è il titanio (resistente come l’acciaio ma più leggero del 45%), forgiato su misura per realizzare i pulpiti di poppa e prua e i materiali di coperta. I criteri di contenimento del peso sono stati applicati in modo sistematico su ogni componente, come ad esempio per il colore dello scafo che, a differenza dei maxi Alfa Romeo verniciato in argento, è ora completamente bianco, una scelta che si traduce in un risparmio di ben 15 chili nel peso della vernice.

Dopo essere scesi lungo i pochi scalini che conducono sotto la coperta, Alfa Romeo regala un vero e proprio shock visivo, per stile e colore, uno stile e design ricercato che raramente s’incontra nelle barche da regata, solitamente progettate per affascinare chi le guarda fuori e non per i pochi che entrano nelle loro “pance”. Dopo essere scesi ed essersi girati, ci si accorge immediatamente che la scaletta è la riproduzione di un’enorme calandra della Alfa Romeo, il “muso” che contraddistingue in modo personale l’intera produzione di auto. Qui sottocoperta, grazie ai giochi di luce e ai materiali impiegati nelle vernici, si è accolti da uno sfolgorante rosso metallico che si estende dalla sezione dedicata alla strumentazione di bordo fino al motore, ma che vira verso tonalità più scure, fino a diventare nero, a seconda di come ci si muove all’interno della barca. Un ambiente dal design sofisticato che muta continuamente alla vista.

Stare seduti al tavolo da carteggio è poi come trovarsi al volante della 8C, l’auto sportiva prodotta da Alfa Romeo in edizione limitata, ed è proprio il concept di pre-produzione della 8C ad aver ispirato il colore che ricopre il vano motore. Il concept Alfa fa capolino in ogni dettaglio: persino il logo di Alfa Romeo si fa notare in punti strategici della coperta.

La domanda è legittima: perché, dopo anni di gare con gli yacht più grandi e veloci del mondo, il neozelandese amante della velocità - nelle auto come nelle barche - ha optato per un tale “downsizing”?

“Mi sarebbe piaciuto far realizzare un’altra imbarcazione da 100 piedi, ma il livello d’intensità competitiva in questa classe, per numero di barche e relative performance, attualmente non rappresenta il contesto nel quale amo competere”, ha commentato Neville Crichton.

“Ci saranno dieci yacht in tutto il mondo davvero competitivi in questa classe, ma si è rivelato molto difficile riunirne insieme un buon numero, figuriamoci poi tutti quanti nello stesso evento. I Mini Maxi sono già tanti e il loro numero sta aumentando, la flotta mondiale sta crescendo e quindi vedremo più imbarcazioni, molto attuali e diversificate, in grado di animare il genere di gara nella quale mi piace competere. La classe Mini Maxi - che prevede una lunghezza compresa tra i 60 piedi (circa 18m.) e 79 piedi (circa 24 m.) - prenderà certamente sempre più consistenza, molti yacht sono in costruzione e assisteremo quindi a gare di grande spettacolarità e intensità competitiva”, ha aggiunto Crichton. “Allo stesso tempo, questa classe di imbarcazioni è già sufficientemente dimensionata e in alcune gare con favorevoli condizioni meteo i Mini Maxi possono lottare per la line honours.”.

Sergio Cravero, Worldwide Marketing Director di Alfa Romeo ha sottolineato: “Abbiamo condiviso fin dall’inizio la scelta di Neville Crichton di lanciarsi in una nuova sfida competitiva e in una classe dove l’agonismo sportivo può esprimersi al meglio. La partnership che ci lega ormai da 6 anni a Crichton e alla vela non poteva che evolversi in questa direzione. I valori del brand Alfa Romeo, di passione, sport, competizione, design e tecnologia, continuano a trovare una fortissima espressione e una profonda coerenza nel nuovo Mini Maxi Alfa Romeo 3 . Lo stesso design di Alfa Romeo 3, ispirato alla 8C, celebra questo legame interpretando ai massimi livelli quel concetto di “design in movimento” che da sempre ispira le nostre vetture e i nostri processi industriali e che è una delle principali leve sulle quali stiamo puntando sempre di più per potenziare il nuovo corso del nostro brand. Inoltre la strategia di downsizing intrapresa da Crichton è identica a quella adottata dal brand Alfa Romeo. Per la barca si è passati da un Maxi ad un Mini Maxi conservando linee estetiche e performance, così come Alfa Romeo ha proiettato i pregi della prestigiosa 8C nella più piccola, ma ugualmente brillante, Alfa Romeo MiTo”.

Come i suoi predecessori, Alfa Romeo 3 è stato progettato dallo studio statunitense Reichel/Pugh, costruito a Sydney da McConaghy Boats e anche le vele sono australiane, realizzate da North Sails Australia. La barca è stata assemblata ad Antibes (Francia) sotto la supervisione del project manager e skipper Wade Morgan. Ex velista dell’America’s Cup, Morgan è stato un membro assiduo dell’equipaggio dell’Alfa Romeo, oltre ad aver fatto parte dell’equipaggio (uno dei tre australiani a bordo) del Rosebud, l’imbarcazione statunitense che si è aggiudicata la Rolex Sydney Hobart Yacht Race del 2007.

“Sono alla quarta barca ideata dagli americani Reichel/Pugh e sono decisamente soddisfatto della qualità della loro progettazione e dell’assistenza che garantiscono”, ha commentato Crichton. “Ci sono solo tre progettisti al mondo che avrebbero potuto realizzare uno yacht di questa qualità. Tra l’altro, il livello di successo che abbiamo ottenuto con gli yacht precedenti parla da sé. Riconfermarli è stata una scelta dovuta”. Questa è la quarta imbarcazione costruita per me da McConaghy Boats, assieme alle vele di North Sails a Sydney e, anche per Alfa Romeo 3 , il livello qualitativo è stato mantenuto”, ha aggiunto Crichton.

PROGRAMMA DI GARA:

Il calendario di regate 2008 per Alfa Romeo 3 prevede la Mini Maxi Division alla Maxi Yacht Rolex Cup in corso a Porto Cervo dall‘1 al 6 settembre.

Crichton conduce il Maxi Alfa Romeo, mentre l’Alfa Romeo 3 sarà condotto da Ericsson Racing Team con Torben Grael come skipper. Wade Morgan e Michael Coxon Jr, due volte campione del mondo nella classe degli skiff da 18 piedi, regatano anch’essi su Alfa Romeo 3. Crichton e il suo equipaggio di Alfa Romeo 2 condurranno Alfa Romeo 3 nella regata Les Voiles de Saint-Tropez in Francia a partire dal 26 settembre.

PROGETTAZIONE:

I progettisti americani Reichel/Pugh hanno ideato quest’ultima imbarcazione per Neville Crichton con criteri conformi a quanto richiesto dalla partecipazione alla Mini Maxi Division della Maxi Yacht World Cup 2008 (in pratica con una LOA da 60 a 79 piedi con chiglia fissa), stabilendo nei 69 piedi la dimensione ottimale per gareggiare con il sistema di rating IRC. Alfa Romeo 3 si ispira alla progettazione di un mini maxi di analoghe dimensioni, il Belle Monte, realizzato per un armatore statunitense e lanciato nel maggio del 2008. Con un lungo bompresso per spinnaker asimmetrici, lo scafo è potente e ampio con una profonda chiglia a bulbo. Per ottenere stabilità con la chiglia fissa, il baglio massimo del 69 piedi è prossimo a quello del 100 piedi. L’attrezzatura è inclinata verso poppa, una sofisticata scelta progettuale che propone nuove sfide nel layout dell’armamento prima di ogni gara.

SCAFO E COPERTA

A differenza delle precedenti imbarcazioni di Crichton, famose per il loro color argento metallizzato, lo scafo di Alfa Romeo 3 è bianco, una scelta che ha contribuito a significativi risparmi in termini di peso della vernice utilizzata. Il layout della coperta è semplice, con un pozzetto lungo e piatto che va dallo specchio di poppa aperto fino all’accesso al tambuccio e sottocoperta si trova un raccolto uno spazio living. Il pozzetto è sgombro da attrezzature ad eccezione delle due ruote del timone, nere e in fibra di carbonio, che dispongono di piedestalli inclinati e dei tre coffee grinder. L’intera attrezzatura del ponte è di Harken con idraulica di Nautec.


COSTRUZIONE:

Con la neozelandese High Modulus come ingegneri, McConaghy Boats di Mona Vale (Sydney) ha costruito lo scafo: si tratta della quarta grande imbarcazione per Neville Crichton e il 14° maxi o mini maxi yacht costruito in fibra di carbonio composito da questo cantiere rinomato in tutto il mondo. Lo scafo, realizzato con uno stampo maschio, è in fibra di carbonio su anima di Nomex a nido d’ape, con schiuma Corecell nelle aree ad alto carico. Si è cercato di ridurre il peso in ogni modo possibile, sfruttando il titanio in ogni attrezzatura.

CHIGLIA E TIMONE:

La chiglia, in acciaio inossidabile Weldox 900, e il bulbo di Alfa Romeo 3 sono stati costruiti in Italia. Il bulbo pesa circa 7500 kg. Il timone, costruito da McConaghy Boats, è una solida pala ad alto modulo. La francese JP3 ha realizzato i cuscinetti del timone in titanio.

ALBERO E ATTREZZATURA:

Uno straordinario albero in fibra di carbonio s’innalza per 31,5 metri al di sopra della coperta dello scafo lungo 21,4 metri. L’albero è opera della società neozelandese Southern Spars che ha anche realizzato le attrezzature in carbonio EC6, il 30% più leggere delle attrezzature in acciaio inossidabile e persino più leggere delle attrezzature in fibra di carbonio. L’equipaggio ha la possibilità di regolare l’inclinazione dell’albero prima della gara mediante l’utilizzo di distanziatori collocati nella scassa dell’albero e regolando lo strallo di prora per aumentare o ridurre la tensione dell’attrezzatura.

VELE:

North Sails Australia ha ancora una volta realizzato le 16 vele di Alfa Romeo 3, messe a punto dal progettista numero uno, Keith Lorenz e il progetto è stato gestito sotto l’attenta e esperta guida di Alby Pratt. Le vele in 3DL sono state realizzate negli Stati Uniti, mentre le vele per andature portanti sono state realizzate presso la società nel sobborgo di Mona Vale di Sydney, recentemente ampliata. La progettazione nasce dall’unione tra le competenze tecniche di Lorenz sugli spinnaker e quelle di Steve Calder, un altro progettista di North Sails, membro del Performance Resources Group (PRG) di North International e responsabile della progettazione delle vele per il team della Ericsson. Keith e Steve hanno trascorso una settimana nella galleria del vento della Auckland University, il centro in cui sono eseguiti i test e progettate vele per l’America’s Cup. Gli spinnaker per Alfa Romeo 3 sono stati realizzati con Cuban Fibre, un materiale d’alto carico realizzato a mano che è stato messo a punto da una società recentemente acquisita da North Marine Group.

Michael Coxon, amministratore delegato di North Sails Australia, tattico a bordo di Alfa Romeo 2, ha spiegato che l’ingegneria velica e le specifiche progettuali dell’ampia chiglia fissa di Alfa Romeo 3 si discostano significativamente da quelle della barca sorella più grande, l’aerodinamico 100 piedi con chiglia mobile.

“A differenza di Alfa Romeo 2, dotata di canting keel, su Alfa Romeo 3 il vento apparente non sarà così a pruavia, per cui abbiamo realizzato degli spinnaker più profondi”, ha detto Coxon. “Sarà un’imbarcazione molto diversa da governare, con uno scafo molto potente in cui il peso dell’equipaggio e la gestione del baglio massimo della barca saranno fondamentali per la stabilità, data l’assenza di una chiglia mobile”.

Coxon ha fatto anche notare che il sistema di crocette inclinate all’indietro ha reso più complessa la regolazione dell’attrezzatura in condizioni veliche particolari.

“Prima della gara, saremo in grado di regolare l’inclinazione dell’albero e le tensioni dell’attrezzatura mediante pistoni idraulici che regolano la lunghezza dello strallo di prora e distanziatori posizionati al di sotto del piede dell’albero, aumentando o allentando la tensione dell’attrezzatura a seconda delle previsioni del vento. Il sistema sembra perfetto per le gare brevi, mentre per le gare lunghe potrebbe presentare qualche difficoltà in caso di cambiamento del tempo”, aggiunge Coxon.

SOTTO COPERTA:

L’amministratore delegato di McConaghy Boats, John Morris, che spesso gareggia con Neville Crichton sui suoi maxi yacht, è l’artefice della progettazione degli straordinari interni di Alfa Romeo 3.

“Conoscendo la passione di Neville per le auto potenti, ho deciso di creare degli interni prendendo spunto dalle auto sportive 8C dell’Alfa Romeo”, dice. “Abbiamo raccolto tutte le informazioni possibili sull’8C per mettere a punto lo styling, incaricando Steve Moxham di realizzare buona parte della modellatura per gli stampi finali. Il concept dell’Alfa cattura lo sguardo appena si scende sottocoperta e si osserva la scaletta, che assomiglia davvero alla griglia di un’Alfa!. Stare seduti alla strumentazione di navigazione è come trovarsi al volante di una 8C, con sedili gemelli da pilota argentati posti di fronte ad una console anch’essa in argento, inserita nella copertura del motore di forma aerodinamica. La cassa è verniciata con ‘Red Rocket’ a base acquosa di Standox, un rosso metallizzato traslucido su base nera ricoperto da poliuretano trasparente”.

L’esito cromatico è un rosso metallizzato di grande intensità se osservato in maniera diretta che però vira al nero se osservato da altre posizioni. Il concept dell’8C vive anche in altri aspetti del design, come nel tavolo pensile interno. Il pagliolato metallico a scacchi completa lo styling.

EQUIPAGGIO:

Con la chiglia fissa Alfa Romeo 3 sfrutterà l’ampio baglio massimo e il peso dell’equipaggio per conferire stabilità all’imbarcazione, che ospiterà 18 velisti, poco meno del 100 piedi di Alfa Romeo con canting keel.

MINI MAXI DIVISION:

L’idea di una Mini Maxi Division nell’ambito della Maxi Yacht Rolex Cup è nata in occasione di un incontro tra armatori di maxi yacht a seguito della Maxi Yacht Rolex Cup dello scorso anno. Nel corso della regata il 98 piedi Morning Glory aveva superato il più piccolo Loki di 63 piedi nell’ultima decisiva gara in programma e ripetutamente “coperto” con le proprie vele, relegando Loki in coda alla flotta e precludendogli una possibile affermazione in tempo corretto. Dopo l’episodio si è dunque deciso di creare due divisioni per la Maxi Yacht Rolex Cup di quest’anno: la Maxi Division per gli yacht con una LOA compresa tra 80 e 100 piedi e la Mini Maxi Division per yacht tra 60 e 79 piedi.


ALFA ROMEO 3: SPECIFICHE TECNICHE

Armatore/Skipper: Neville Crichton
Club: Royal New Zealand Yacht Squadron
Numero Velico: NZL 8
Progettisti: Reichel/Pugh, USA
Cantiere: McConaghy Boats, Sydney, Australia
Studio d’ingegneria: High Modulus, New Zealand
Vele: North Sails Pty Ltd, Sydney, Australia
Albero: Southern Spars, Auckland, New Zealand
Winches e attrezzatura di coperta: Harken Winches
Classe: IRC Mini Maxi


LOA: 21,4 m
Baglio: 5,08 m
Chiglia: 4,80 m
Dislocamento: 14.700 kg
Superficie scafo: 132 mq
Superficie coperta: 94 mq
Albero: 31,5 m dalla coperta
Superficie velica di bolina: 226 mq
Superficie velica andature portanti: 480 mq


05/09/2008 20:19:00 © riproduzione riservata






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