Dopo la lunga pausa natalizia, è tornata a correre, spinta veloce dai 18knt di vento, soffiati da Sud Ovest, la flotta del Campionato Invernale d’altura di Napoli.
Appuntamento sulla linea di partenza ieri alla ore 9.30, gli equipaggi si sono affrontati numerosi su un campo di regata “bagnato” dalla pioggia del mattino che ha concesso una pausa fino all’arrivo della seconda prova della Coppa Francesco De Pinedo, organizzata dalla Sezione Velica dell’Accademia Aeronautica (S.V.A.A.) e dalle Sezione Velica della Marina Militare (S.V.M.M).
Il vento che nell’ultima parte di regata ha raggiunto punte di 30 knt, ha messo alla prova qualche imbarcazione; come gli scalpi dei nemici venivano esposti in segno di trionfo dagli indiani, Eolo ha lasciato sventolare non pochi i brandelli di Spinnaker in testa d’albero.
Bella partenza, nella prima prova, di Le Coq Hardì, di Maurizio Pavesi. L’imbarcazione ha tenuto testa alla flotta per le prime boe, regata riuscendo a tagliare per prima il traguardo, approfittando di un errore di Raffica, di Pasquale Orofino che l’aveva superato nell’ultima poppa. Quest’ultimo, costretto al ritiro, ha ceduto il passo a Malafemmena, di Arturo di Lorenzo, e Alcor V, di Gennaro Aversano.
Al via delle procedure di partenza della seconda prova, il Comitato di Regata ha potuto assistere ad una avvincente duello per la conquista del miglior posizionamento in partenza, che ha avuto protagonisti Malafemmena e Le Coq Hardi. Quest’ultimo, sanata una partenza anticipata, suggestione dell’equipaggio, è stato costretto ad una corsa per la rimonta al podio che invece ha recitato Malafemmena, Raffica, Nientemale.
In classe, 3 Scugnizza, come “asso pigliatutto”, ha lasciato che suoi avversari si battessero per l’argento ed il bronzo, così l’Ottavo Peccato, di Angelo Pezzullo ha collezionato un bronzo ed un argento. Sul podio, anche Sly Fox, di Roberto Fotticchia, e Sberressa, di Paolo Bonavolontà. Bella la prestazione di Sexy, di Carlo Varelli, quarta.
Si è fatta onore l’accademia Aeronautica in categoria Minialtura, che ha conquistato, alternandosi con Platamonia, di Domenico Colucci, un oro ed un bronzo. Sempre d’argento I.L.YF.E, di Fulvio De Simone.
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