Si è svolto in Turchia il Mondiale di kiteboard Formula Kite, un evento che si può riassumere in pochi numeri: una settimana di regate con venti tra i 6 ed i 25 nodi, trenta nazioni presenti, il vincitore, il francese Maxime Nocher, di soli 21 anni, due diciasettenni tra i primi dieci e tre italiani in Medal. Il Vice Campione del Mondo è il grande Riccardo Leccese, che consolida la sua posizione di leader del ranking. Mario Calbucci, 17 anni di Ancona, è settimo, mentre il romano Andrea Beverino si attesta in decima posizione. Il campionato è stato preceduto da una spettacolare long distance, che ha visto i kite navigare lungo il canale del Bosforo dal versante asiatico a quello europeo. La presenza di tre italiani in Medal ha portato l’Italia ad essere uno dei paesi leader della specialità assieme alla Francia: non solo come atleti, ma anche come paese produttore, il made in Italy è una delle realtà più significative del circuito e di questi tempi non è poco. Le regate sono state intense ed incerte sino all’ultimo, con continui rovesciamenti di fronte e sfide serratissime. Riccardo Leccese ha cominciato in maniera esplosiva con una raffica di primi di giornata, poi ha avuto un piccolo calo, ma è riuscito a mantenere la concentrazione. Purtroppo con venti deboli il più leggero Nocher è riuscito ad avere un briciolo di passo in più. Sorprendente la prestazione di Calbucci, che si è ritrovato proiettato nell’olimpo del kite mondiale con un'accelerazione spaziale: così per il giovanissimo atleta, di colpo i miti che ammirava si sono trasformati in avversari che lo temevano e con cui si incrociava in duello.
Andrea Beverino, nonostante un ginocchio dolente, è riuscito a mantenere la sua posizione in Medal e ha ottenuto anche un buon piazzamento nel Ranking in vista del gran finale dell'ISAF World Cup di Abu Dhabi, dove il kite sarà presente assieme alle dieci classi olimpiche. Chiaramente, per avere una classifica definitiva, bisognerà attendere i risultati del Campionato Europeo in Polonia, che si svolgerà a breve.
Yannick ha doppiato Capo Horn il 29 dicembre alle 19:21 UTC, dopo 49 giorni, 7 ore e 19 minuti di gara, ma ha deciso di dirigersi verso Ushuaia per garantire la propria sicurezza e quella della barca
In vincitore dell'ultimo Vendée Globe è in difficoltà, per un'avaria ai timoni, nel governare la barca e spera di riparare nelle isole vicino a Capo Horn e poi valutare il da farsi. Se non potrà riparare da solo dovrà abbandonare e dirigersi a Ushuaia
In testa c'è sempre Yoann Richomme (Paprec Arkéa) con Charlie Dalin (Macif Santé Prevoyance) a 45 miglia. Tra i due un marcamento stretto in pieno oceano, neanche fossero impegnati in un match race
È la seconda volta che Haynes, Commodoro del CYCA, riceve l'ambita Tattersall Cup, assegnata allo yacht con le migliori prestazioni in tempo compensato
È il primo trofeo italiano della vela giovanile per importanza e storia e una delle più prestigiose regate internazionali della classe Optimist organizzato dal Reale Yacht Club Canottieri Savoia
La regata, purtroppo, è stata funestata da due incidenti nei quali hanno perso la vita due velisti a bordo di due diverse imbarcazioni, Bowline e Flying Fish Arctos
I due leader del Vendée Globe potrebbero finalmente essersi liberati dal fronte freddo al largo di Cabo Frio, vicino a Rio, ma devono ancora affrontare alcune zone di venti leggeri prima di raggiungere gli alisei di sud-est
Nuovi servizi, nuove strutture e una costante ricerca dell'eccellenza: il 2024 di Marina di Loano. Dodici mesi molto intensi in termini di idee, progettualità e azioni concrete