Matteo Miceli è atterrato lo scorso 16 dicembre a Sydney per partecipare il prossimo 26 alla partenza della Rolex Sydney Hobart, ma questa volta non come spettatore come alla Vendèe Globe dove non ha potuto resistere ad essere presente e godersi in prima fila la partenza della mitica regata. Questa volta è presente per partecipare davvero e, come sempre, lo fa’ a modo suo. Andando e basta. Senza clamori, senza pubblicità o sponsor ma solo per il gusto di navigare, cimentarsi a vela senza riserve, cogliendo ogni occasione lo unisca al mare e senza risparmiarsi, con sincera passione e grande umiltà.
E così il 26 dicembre con la folta flotta di oltre 100 imbarcazioni salperà da Sydney per affrontare i mari dell’estremo sud del mondo fino alla Tasmania, a Hobart . 628 miglia da percorrere al massimo, con termine ultimo per l’arrivo il 2 gennnaio 2009 alle ore 10:00 considerando che il record al momento risale al 2005 ed ha coperto la distanza in 1gg 18h 40m 10s (*WILD OATS XI, Bob Oatley/Mark Richards, NSW Reichel/Pugh, USA, anno 2005).
Dopo aver varato il Class40 costruito nel suo ‘Cantieri Navali d’Este’ a Fiumicino che ha brillantemente superato il primissimo test durante il trasferimento al Salone di Genova e ritorno, Matteo non ha perso tempo: si è subito rimesso al lavoro per mettere a punto la barca con cui ha cominciato ad allenarsi in equipaggio.
Sebbene ci si aspettasse che finalmente si concedesse una meritata vacanza, Matteo ha deciso di proseguire ad allenarsi in modo inusuale. E’ partito senza preavviso il 15 dicembre scorso per l’Australia per partecipare alla Sydney Hobart. Quale occasione migliore di una delle regate più impegnative al mondo per un sano allenamento?
La filosofia del navigare di Matteo lo spinge a decidere di accettare il rischio di ottenere un record navigando in solitaria come ha fatto per la traversata Atlantica conclusa nel 2007 e come tenterà per il giro del mondo che farà nel 2012. L’affrontare le sfide da solo gli consente di avere tutto sotto controllo, di soddisfare la sua maniacale precisione nei preparativi, di calibrare al massimo le proprie prestazioni e di essere così certo di non dover essere responsabile per nessun altro se non per sé stesso.
L’atteggiamenti di Matteo cambia nella fase iniziale del suo allenamento, che invece affronta navigando in regate in equipaggio, con la certezza che ci sia sempre tanto da imparare dagli altri.
Ed è in un team che ha deciso di partecipare alla Sydney-Hobart, senza cercare l’ingaggio ma semplicemente andando, deciso di condividere l’esperienza con chi che abbia un posto disponibile e se possibile su una piccola imbarcazione, è noto che a Miceli non piacciano le barche troppo grandi. In questi giorni Matteo, che non ce la fa proprio a stare fermo, sta dando una mano ad un team locale per finire di preparare la barca e a allenarsi con il resto dell’equipaggio.
Matteo non lascia tempi vuoti e non ha perso l’occasione, trovandosi in Australia, di rintracciare a Sydney Alex Bellini appena arrivato su una piccola imbarcazione a remi. Con la forza delle sole sue braccia Alex ha remato in solitaria dalla Polinesia fino all’Australia con 294 giorni, 9 ore e 6 minuti di traversata coprendo 9364 miglia nautiche, pari a 17342 chilometri.
E Matteo non può fare altro che incontrarlo per condividere a caldo le stesse emozioni delle grandi imprese.
La partenza della Sydney Hobart è fissata per il 26 dicembre alle ore 13:00 ora di Sydney (ore 03:00 italiane) sarà visibile per i più temerari on-line su http://au.sports.yahoo.com/
Nato il 26 dicembre, Giancarlo Pedote festeggerà anche il suo compleanno in una cellula di vita interna che è grande poco più di 2 metri quadrati, senza riscaldamento, senza bagno e con solo un fornellino da campeggio per cucinare. Ma comunque AUGURI!!!
Difficile però battere il record di di 1 giorno, 9 ore e 15 minuti detenuto da Comanche, perché il meteo promette di calmarsi. In testa lottano per la Line Honours Comanche e LawConnect
Ai ritmi attuali, sembra certo che il leader (chiunque sarà) batterà il record di Armel Le Cléac'h del 2016 per il passaggio di Capo Horn, fissato a 47 giorni e 34'. La foto "innevata" è stata scattata da Boris Herrmann a bordo di Malizia-Seaexplorer
I leader, Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance), Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) e Sébastien Simon (Groupe Dubreuil), dovrebbero superare Capo Horn lunedì. Nella foro il mitico Michel Desjoyeaux (le professeur) vincitore di due edizioni (2000/01 e 2008/09)
Solo 9 i minuti di distacco tra Yoann Richomme e Charlie Dalin. Mai un distacco così esiguo in tutta la storia del Vendée. Passaggio tranquillo e prime scelte per la risalita dell'Atlantico
È il primo trofeo italiano della vela giovanile per importanza e storia e una delle più prestigiose regate internazionali della classe Optimist organizzato dal Reale Yacht Club Canottieri Savoia
In testa c'è sempre Yoann Richomme (Paprec Arkéa) con Charlie Dalin (Macif Santé Prevoyance) a 45 miglia. Tra i due un marcamento stretto in pieno oceano, neanche fossero impegnati in un match race