Tre giorni di vento leggerissimo, situazione determinata dall’alta pressione che da giorni staziona sul
medi alto Tirreno, hanno caratterizzato la seconda edizione dell’Italian Golden Trophy IRC, manifestazione organizzata dal Circolo della Vela Marciana Marina.
E’ stato comunque possibile concludere il programma (erano sufficienti due prove per l’assegnazione del prestigioso trofeo) con tra manche concluse regolarmente anche grazie all’accorto lavoro in
mare del Comitato di Regata presieduto dal giudice ligure genovese Ettore Armaleo con l’assistenza dei giudici elbani Alessandro Altini, Wladimiro Muti e Andrea Bozzolini e del presidente di Giuria, l’altro
ligure Franco Noceti.
La giornata di apertura si concludeva con un nulla di fatto, infatti nemmeno una piccola bava di vento si alzava sul campo di regata, costringendo la flotta presente - suddivisa nelle classi Crociera 1 e
Crociera 2 - al rientro in porto a metà pomeriggio senza aver disputato nemmeno una delle prove a bastone previste.
Nella seconda giornata era invece possibile segnalare di buon mattino la partenza della prova costiera: partenza da Marciana Marina giro dello Scoglietto di Portoferraio, percorso da ripetere due volte. In
realtà anche in questa occasione il vento, che non ha mai superato i 4/5 nodi di direzione dai quadranti nord, non permetteva di compiere tutte le 26 miglia e il CdR decideva di ridurre dopo il primo giro.
Comunque le prime due manche venivano completate poiché era previsto un traguardo volante a metà percorso: in entrambe le classifiche era il Rodman 42 (ex QQ7) Nautilus dell’armatore romano Giuseppe
Stillitano (Nautilus Yacht Club) che così si posizionava saldamente al comando della classifica overall e della classe Crociera 1. Nella classe Crociera 2 in entrambe le prove il migliore era Baraldi First
dell’armatore reggiano Luca Baraldi.
Infine la manifestazione si concludeva presto la mattina di sabato con un’ultima prova su percorso a bastone, sempre con vento leggero dai quadranti nord. Il primo in classifica in tempo compensato era
Stone Way (Crociera 1) dell’armatore Raffaello Testai, portacolori del Club Nautico Marina di Carrara. Nella classe Crociera 2 il migliore risultava essere Stone Way.
A conclusione del programma la classifica finale dopo 3 prove confermava al primo posto Nautilus (5° nell’ultima manche) nella classifica overall e perciò in quella della classe Crociera 1, aggiudicandosi quindi l’Italian Golden Trophy IRC per il 2008.
Al secondo posto della classe Crociera 1 Stone Way (2-4-1), al terzo Blue Sky dello spezzino Claudio Terrieri (4-2-10). Nella classifica della Classe Crociera 2 la vittoria andava a Baraldi First seguito rispettivamente dal team napoletano del Vismara 34 Vlag con l’armatore Salvatore Casolaro al secondo posto e da Sly Fox, X332 del romano Giuseppe Raselli.
“Anche con poco vento è stata un’esperienza piacevole – ha commentato l’illustre ospite Luca Baldisserri, direttore sportivo della Ferrari - una situazione ben diversa da quella della Formula 1 e sicuramente più rilassante”. Durante la premiazione il presidente Piero Canovai del CVMM ha ringraziato l’ospite augurandosi che possa essere di nuovo presente in una manifestazione cone questa, la più importante del calendario agonistico della vela d’altura marinese.
Difficile però battere il record di di 1 giorno, 9 ore e 15 minuti detenuto da Comanche, perché il meteo promette di calmarsi. In testa lottano per la Line Honours Comanche e LawConnect
Nato il 26 dicembre, Giancarlo Pedote festeggerà anche il suo compleanno in una cellula di vita interna che è grande poco più di 2 metri quadrati, senza riscaldamento, senza bagno e con solo un fornellino da campeggio per cucinare. Ma comunque AUGURI!!!
Ai ritmi attuali, sembra certo che il leader (chiunque sarà) batterà il record di Armel Le Cléac'h del 2016 per il passaggio di Capo Horn, fissato a 47 giorni e 34'. La foto "innevata" è stata scattata da Boris Herrmann a bordo di Malizia-Seaexplorer
I leader, Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance), Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) e Sébastien Simon (Groupe Dubreuil), dovrebbero superare Capo Horn lunedì. Nella foro il mitico Michel Desjoyeaux (le professeur) vincitore di due edizioni (2000/01 e 2008/09)
Solo 9 i minuti di distacco tra Yoann Richomme e Charlie Dalin. Mai un distacco così esiguo in tutta la storia del Vendée. Passaggio tranquillo e prime scelte per la risalita dell'Atlantico
In testa c'è sempre Yoann Richomme (Paprec Arkéa) con Charlie Dalin (Macif Santé Prevoyance) a 45 miglia. Tra i due un marcamento stretto in pieno oceano, neanche fossero impegnati in un match race
È il primo trofeo italiano della vela giovanile per importanza e storia e una delle più prestigiose regate internazionali della classe Optimist organizzato dal Reale Yacht Club Canottieri Savoia