Navigare con i numeri, dati e la rivoluzione dell'elettronica a bordo. E' un sogno? No. Il mondo della vela ha subito una trasformazione epocale negli ultimi anni grazie alla cavalcata della tecnologia. Si è aperta una nuova frontiera non solo per i circuiti sportivi milionari come la mitica Vendeé Globe - il giro del mondo senza scalo e senza assistenza ormai seguito da migliaia di persone anche grazie ad internet e ai social media - ma anche ai tanti appassionati velisti ed armatori che vivono il mondo delle regate d'altura nostrane con sempre maggiore professionalità e che sentono però il bisogno di migliorarsi grazie al supporto dell'innovazione. Ed è questo il senso della collaborazione nata ormai qualche mese fa tra Lunatika Sailing Team - detentore del titolo di Campione italiano offshore di vela nella categoria per 2 - e OceanDrivers Academy, realtà internazionale di formazione nell'ambito della tecnologia applicata al mondo della vela. Le due anime del progetto sono Stefano Chiarotti, skipper di LunatikaNttData, e Gilberto Pastorella, direttore di OceanDrivers Academy. Stefano e "Gillo" (come viene soprannominato Gilberto per le banchine d'altura) che da appassionati di mare e tecnologia - alcuni li definirebbero dei veri nerd - si sono subito ritrovati sotto un unico denominatore comune: oltre al manico, come dicono i marinai, anche la tecnologia può rappresentare un fattore determinante per navigare in sicurezza e vincere. Non è un caso che Stefano Chiarotti, con il suo Sun Fast 3600, sia stato il mattatore di queste due ultime stagioni del campionato offshore organizzato dalla Federazione italiana vela anche grazie ad un sapiente uso di avanzati programmi di navigazione, così come ricercando la costante perfezione nel pilota automatico e negli strumenti. Per trasmettere queste esperienze ai più, Lunatika Sailing e OceanDrivers hanno messo in piedi un corso pratico di navigazione offshore, una vera e propria full immersion nella galassia spesso oscura e complicata per i profani dei sistemi di navigazione, come il sistema Expedition (uno dei software di navigazione e strategia di regata più avanzati). "A differenza dei mini-transat qui è molto divertente navigare con i numeri, sui mini abbiamo delle cose essenziali, mentre qua puoi giocare con i software. Si tratta di una esperienza molto interessante dal punto di vista delle performances della barca", sottolinea Ambrogio Beccaria, uno dei ministi più affermati del circuito italiano e testimonial del progetto di LunatikaNttData e OceanDrivers. Difatti, a differenza di altre esperienze formative, sui corsi a bordo di Lunatika non si sta comodamente seduti sulla sedia di casa davanti al computer ma si sperimenta una vera navigazione d'altura, accompagnata per l'appunto dall'apprendimento del routing meteo, delle sail charts, lo studio delle polari, le comunicazioni offshore e tanto altro. Un esperienza che fa rivivere le tante fatiche del gestire una barca da corsa in equipaggio ridotto cercando sempre di spingere, "a canna morta" come direbbe Giovanni Soldini. L'attenzione e l'interesse manifestato sino ad ora da tanti al progetto di Lunatika ed OceanDrivers e ai loro programmi formativi dimostra che nella vela italiana è alta la curiosità e la voglia di migliorarsi.
Tutte le statistiche della corsa fino ad oggi, con Dalin che ha passato per primo l'Equatore, Point Nemo e tutti i capi ad eccezione dell'Horn. Yoann Richomme lo segue a 123 miglia
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Tanta fatica, dovuta al meteo inclemente ed alle rotture che hanno impegnato al massimo Giancarlo in questi ultimi giorni. Ma il secondo Capo Horn della sua vita è passato ed ora inizia la risalita verso casa
Trofeo Campobasso 2025, lo spettacolo delle vele nel golfo di Napoli. I risultati del primo giorno di regate
Domani (ore 12:30) al Trofeo Campobasso i presidenti nazionali Federvela, Ettorre, e Federcanottaggio, Tizzano. Cerimonia di premiazione alle 16:30
Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance) e Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) sono attesi tra il 14 e il 15 gennaio 2025
Sabato 25 gennaio 2025 si terrà a Varese la decima edizione di “Tra Legno e Acqua”, il più importante convegno nazionale dedicato al mondo delle imbarcazioni d’epoca, classiche, storiche e della marineria tradizionale
A causa di una rottura è caduto in acqua il gennaker da testa d’albero (J0), quello usato per le arie leggere, sotto i 12 nodi
La patente D1, il cosiddetto “patentino” diurno entro 6 miglia dalla costa, per potenze fino a 115 cavalli, rilasciabile anche ai sedicenni, è stato fortemente voluto e ottenuto da Confindustria Nautica