Tutta da vedere la Medal Race del Laser Radial, dove le prime quattro atlete erano raccolte in un solo punto. La Medal race inizia alle 13.00, ora di Weymouth, sul campo Nothe con 14 nodi di intensità e direzione 230°. La flotta dopo il via sceglie il lato di sinistra del campo di regata ad esclusione della messicana Tania Elias Calles che va a destra seguita dopo poco dalla cinese Lijia Xu. Alla prima boa, transita per prima la Murphy (IRL) davanti alla cinese e alla Young (GBR). La cinese, nonostante una penalizzazione per pompaggio scontata immediatamente, nel lato di poppa rimonta le avversarie e passa in testa, girando il cancello di poppa davanti alla Young (GBR) e alla Bouwmeester (NED). Dopo essere passata in testa, Lijia Xu conduce la regata in modo esemplare, mantenendo un vantaggio che oscilla tra i 5 e 9 secondi ma che le consente di chiudere al primo posto la finale e vincere l'oro olimpico. Al secondo posto la Bouwmeester (NED) che vince l'argento e al terzo la belga Evi Van Acker che si aggiudica il bronzo.
Dopo dieci prove e uno scarto l’azzurra Francesca Clapcich (Cv Aeronautica Militare) conclude la sua esperienza olimpica al 19° posto con i parziali 20-16-24-7-9-(27)-18-25-21-19 e 159 punti.
Al microfono di sailrev.tv l’atleta azzurra Francesca Clapcich ha dichiarato: “Tornando al traino verso terra pensavo che lavoro da una vita per partecipare alla mia prima Olimpiade e poi finisce in un battito. In questi giorni ho dato più del 100% come tutte del resto. Peccato perché questa volta la velocità c’era tutta ma ho fatto delle scelte tattiche sbagliate e qui si paga. So di aver dato tutto, di non aver mai mollato: rimpianti non ne ho. Il 19° è un numero che rappresenta quello che è. Ci sono 18 atlete che sono state più forti di me. La vita senza vela comunque non me la so immaginare. E so che più di così non potevo dare.”
La speranza è l’ultima a morire e con venti leggeri previsti per le ore finali lungo la costa della Bretagna verso la Vendée, Yoann Richomme sa che ogni possibilità va sfruttata fino all’ultimo. Nella foto l'Imoca di Jérémie Beyou (Charal)
Richomme recupera qualcosa su Dalin favorito dai venti ed ora è a sole 155 miglia. Tante corse in una, dal Nord Atlantico a Point Nemo. Nella foto Denis Van Weynbergh, skipper dell'Imoca D’Ieteren Group al 35° posto
A causa di una rottura è caduto in acqua il gennaker da testa d’albero (J0), quello usato per le arie leggere, sotto i 12 nodi
Sabato 25 gennaio 2025 si terrà a Varese la decima edizione di “Tra Legno e Acqua”, il più importante convegno nazionale dedicato al mondo delle imbarcazioni d’epoca, classiche, storiche e della marineria tradizionale
Eric Bellion, skipper di STAND AS ONE-Altavia, ha contattato il suo team questa mattina intorno alle 08:33 UTC per comunicare il fallimento della riparazione effettuata sull'attacco della sua vela J2
Le pessime condizioni meteo hanno reso impossibile una riparazione in mare ed Eric rischiava grosso, perché era a rischio anche la tenuta dell'albero. L'approdo alle Falkland è stato difficoltoso per il mare in tempesta
Ha attraversato la linea d'arrivo questa mattina, martedì, alle 07:24 UTC ma per avere il suo bagno di folla dovrà attendere il pomeriggio quando la marea si alzerà e potrà così risalire il canale de Les Sables d'Olonne tra due ali di tifosi entusiasti
La patente D1, il cosiddetto “patentino” diurno entro 6 miglia dalla costa, per potenze fino a 115 cavalli, rilasciabile anche ai sedicenni, è stato fortemente voluto e ottenuto da Confindustria Nautica