Cresce e tocca quota ventitre la presenza della Liguria nell’Associazione “Locali Storici d’Italia”, duecentotrentadue antichi e prestigiosi caffè, ristoranti, hotel, pasticcerie, confetterie che sono stati protagonisti della storia del Paese per i personaggi che li hanno frequentati o per gli eventi di cui sono stati sede o promotori.
“I locali storici sono un formidabile veicolo per il turismo culturale, soprattutto nell’anno delle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia”, afferma l’assessore regionale al Turismo e Cultura Angelo Berlangieri.
Tra i dodici nuovi ingressi a livello nazionale, la Liguria fa la parte del leone con l’entrata nella Guida 2011 della Pasticceria Svizzera Vital Gaspero di Genova Albaro e della trattoria del Pippo da Ugo di Neirone. Nei locali patriottici della sezione “I più Unità d’Italia” ci sono tre locali storici da tempo iscritti all’associazione: la trattoria del Bruxaboschi di Genova San Desiderio ,frequentata da tanti seguaci di Giuseppe Mazzini e Jacopo Ruffini, l’Antica Osteria del Bai di Genova dove Giuseppe Garibaldi e Nino Bixio salutarono con il bicchiere della staffa la partenza con i Mille dal vicino Scoglio di Quarto e l’Hotel Europa di Rapallo dove nel 1870, arrivato da Lugano, si nascose Mazzini a preparare i moti popolari per la conquista dello Stato Pontificio.
La Pasticceria Svizzera di Albaro, diretta da Stefano Becchetti, è un capolavoro di sobria eleganza, con le tre piccole piccole vetrine, le insegne originali e gli arredi bianchi con lo stemma elvetico. La Pasticceria Svizzera, tra Ottocento e Novecento conquistò i palati della nobiltà genovese e dei blasonati studenti della vicina Regia Scuola Navale con i profumi e sapori mitteleuropei portati dal Cantone tedesco.
La trattoria del Pippo da Ugo, del 1902, a Neirone, in val Fontanabuona, guidata da Giuseppe Corsiglia, conserva la saletta del 1930 con bancone, tavoli , sedie e specchiere originali e le caricature dei clienti illustri dell’epoca firmate da Calamida. La frequentavano Gilberto Govi, che andava matto per i suoi ravioli, Gino Bartali, il violinista Renato De Barbieri e molti altri.
Fra le più recenti new entry liguri nel Gotha dei locali storici figurano l’ultracentenario ristorante “da O Vittorio” di Recco, gestito dalla famiglia Bisso attraverso quattro generazioni, , la Pasticceria Liquoreria Marescotti di Genova, un locale della seconda metà del 700, visitato anche da Stendhal, di proprietà di Alessandro Cavo, famiglia produttrice da cinque generazioni degli storici amaretti di Voltaggio, marchio registrato nel 1931.
La guida, diretta da Claudio Guagnini, edita dall’Associazione Locali storici d’Italia presieduta da Giuseppe Nardini, costituisce un interessante itinerario per il turismo culturale, per visitare o scoprire locali che conservano e tramandano le tradizioni attraverso le architetture,i cimeli,gli arredi e i ricordi di valore culturale, civile e artistico.
I locali storici della Liguria (circa 10% di quelli a livello nazionale), sono presenti nella quattro province liguri di Savona, Genova, Imperia e La Spezia.
Il Savonese è presente nella guida con il caffè pasticceria Balzola, di Alassio. Nel locale, aperto nel 1902, nacque , negli Anni Venti,il “caffè-concerto” italiano con artisti del calibro di Tito Schipa e Beniamino Gigli. Al Balzola lo scrittore russo Maksim Gorki incontrava la colonia inglese di Alassio, i dolci di Rinaldo Balzala, pasticcere di Casa Savoia attirarono Gabriele D’Annunzio ed Eleonora Duse.
Genova è presente nel volume con cinque locali: oltre all’Antica Osteria del Bai, l’hotel Bristol, quartier generale del comando tedesco nell’ultima guerra e set di “Caccia al ladro” per Alfred Hitchcock, il caffè Mangini, cenacolo giornalistico-letterario genovese frequentato da Sandro Pertini, la confetteria Romanengo di piazza Soziglia, fra le più antiche (1780) e famose d’Italia. Il caffè Mangini , nell’edizione 2009 della guida, entra anche nei primati dei locali storici, fra quelli più “giornalistici”, per essere stato redazione volante, oltre che di Sandro Pertini, direttore de “Il Lavoro”, anche del direttore del Secolo XIX Umberto Vittorio Cavassa.
Nel Tigullio ( e Golfo Paradiso) le segnalazioni della guida sono ben dieci. Due riguardano Portofino, con l’Hotel Splendido, uno dei più famosi alberghi del mondo che ha ospitato il duca di Windsor Edoardo con Wallie Simpson, Rex Harrison e Lilli Palmer, Clark Gable, Ingrid Bergman e Roberto Rossellini, Liz Taylor e Richard Burton e il ristorante Lo Stella, meta del jet set internazionale. Due citazioni anche per Santa Margherita Ligure con i Grand Hotel Imperial Palace, sede della firma del trattato di Rapallo tra Russia e Germania, nel 1922 e del comando nazista che nell’ultimo conflitto ospitò segretamente la compagna di Hitler Eva Braun ( ma scesero qui anche Humprey Bogart e Laureen Bacall, e Simon Signoret e Ives Montand) e il Miramare. Dalle terrazze dell’albergo della famiglia Fustinoni, Guglielmo Marconi trasmise i primi segnali di onde radio.
Tre gli alberghi di Rapallo segnalati dalla guida dei locali storici d’Italia. Sono, oltre l’ Europa, l’Excelsior Palace Hotel, simbolo della Belle Epoque, polo mondano dell’esposizione nazionale del 1891 come Hotel de la Paix , l’Excelsior ha ospitato Oscar di Prussica, Edoardo II e il capitano Dreyfus dopo la riabilitazione del celebre caso. Altro albergo storico rapallese l’Hotel Riviera, dove Ernest Hemigway scrisse uno dei “Quarantanove racconti” (“Gatto sotto la pioggia”) e dove scesero Ezra Pound, re Juan Carlos di Borbone, la duchessa di Kent.
Nel Golfo Paradiso la guida segnala il ristorante Manuelina della famiglia Carbone, storico punto di riferimento di Recco capitale gastronomica.
A Sestri Levante lo spazio nel volume dei locali storici è tutto per le pasticcerie Rossignotti, crema e sfoglie, cannoli, cavolini con panna, torroni e torroncini che conquistarono il presidente Roosevelt , Greta Garbo e Guglielmo Marconi. A Chiavari il podio è per l’antico raffinato e letterario Caffè Defilla che durante la guerra venne dichiarato zona neutrale per la nazionalità elvetica dei proprietari.
Riflettori accesi anche per la pasticceria Gemmi Il Loggiato di Sarzana, nell’estremo Levante Ligure, fondata in epoca napoleonica e sede dell’annuale concorso internazionale per giovani cantanti lirici.
Da Levante a Ponente, con le due segnalazioni in provincia di Imperia. Sono andate al Royal Hotel di Sanremo, con la piscina alimentata con acqua di mare firmata da Giò Ponti e lo storico Bar Piccardo che ha fatto la storia di Oneglia , dove si entrava solo se laureati. Nel 1908 Mussolini si beccò uno schiaffo dalla proprietaria per un complimento ardito, Fausto Coppi, con dieci minuti di vantaggio, abbandonò al Bar Piccardo la Milano-Sanremo per un caffè, prima di riprendere pedalare a tagliare il traguardo per primo nella città dei fiori.
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