Sebastiano Caboto, veneziano per nascita e cosmopolita per vocazione, racconta in questo romanzo le prime esperienze di cartografo e la frequentazione di quel cenacolo di astronomi, geografi, navigatori e stampatori che, insieme, stavano dando forma, nell'Europa fra quattro e cinquecento, al mondo come lo conosciamo oggi. Ma soprattutto racconta i viaggi, il mare e l'avventura, in un'epoca, a ridosso delle imprese di Colombo, in cui le descrizioni dei navigatori erano un impasto di rigore scientifico e di racconti fantastici; in cui l'uso di strumenti di precisione si mescola alla credenza in leggende e suggestioni antiche; in cui le tempeste si scansano per una scelta accorta della latitudine e per le preghiere delle donne rimaste a casa ad aspettare. Racconta l'ansia di affrontare «l'ignoto davanti a noi», la necessità di piegarsi all'evidenza che navigando a Ponente per giungere a Levante si incontra una nuova terra, immensa, tutta da esplorare, da capire, da attraversare, da spiegare.
IL BRANO:
"«Venezia è questa?»
«Quello è solo un disegno.»
«E tutte queste linee a cosa servono?»
«Aiutano il navigante a tracciare la rotta.»
Torno a studiare la carta. Il silenzio assorto con cui mio padre ora mi scruta mi fa sorpresa. La mia curiosità lo impiena d'orgoglio. È un attimo. Sollevo allora la testa e mi rivolgo a lui guardandolo dritto negli occhi.
«Il mare è questo?» gli chiedo.
Lui osserva dove il mio dito si trattiene sulla carta. «Sì, perché?» domanda a sua volta.
«È piccolo. Me lo figuravo più grande.»"
L'AUTORE
Francesco Ongaro vive in Franciacorta. È laureato in fisica, insegna. Alcuni lettori gli hanno fatto notare che è sempre avaro di notizie circa la sua persona. L'autore comprende e se ne scusa, ma rimane convinto che contino solo le storie che scrive. Dei suoi precedenti romanzi, l'ultimo, L'uomo che cambiò i cieli, costruito attorno alla figura dell'astronomo danese Tycho Brahe, è già stato tradotto in quattro lingue.
MEMORIE DI UN CARTOGRAFO VENEZIANO
Francesco Ongaro
CORBACCIO
Collana: Narratori Corbaccio
Pagine: 300
Prezzo: € 18.00
A Santa Lucia incontro con i presidenti federali Ettorre (FIV), Tizzano (FIC) e i vertici dei club cittadini: “Insieme per riportare il golfo al centro dello scenario internazionale”
Tutte le statistiche della corsa fino ad oggi, con Dalin che ha passato per primo l'Equatore, Point Nemo e tutti i capi ad eccezione dell'Horn. Yoann Richomme lo segue a 123 miglia
Trofeo Campobasso 2025, lo spettacolo delle vele nel golfo di Napoli. I risultati del primo giorno di regate
Nel golfo 150 giovanissimi di 10 nazioni per tre giorni di regate. Cattaneo (RYCC Savoia): "Da qui un grande messaggio di pace". Il 6 gennaio arriva il presidente FIV, Francesco Ettorre
Nuovi servizi, nuove strutture e una costante ricerca dell'eccellenza: il 2024 di Marina di Loano. Dodici mesi molto intensi in termini di idee, progettualità e azioni concrete
Il bilancio dell’anno appena concluso, in attesa delle grandi iniziative del 2025
Yoann Richomme recupera su Charlie Dalin (è a 25 miglia) e pensa alle strategie per superare il pot au noir. Vicino a Point Nemo si gela e gli iceberg sono davvero un pericolo
Domani (ore 12:30) al Trofeo Campobasso i presidenti nazionali Federvela, Ettorre, e Federcanottaggio, Tizzano. Cerimonia di premiazione alle 16:30
Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance) e Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) sono attesi tra il 14 e il 15 gennaio 2025
Tanta fatica, dovuta al meteo inclemente ed alle rotture che hanno impegnato al massimo Giancarlo in questi ultimi giorni. Ma il secondo Capo Horn della sua vita è passato ed ora inizia la risalita verso casa