“È un libro dirompente… una mirabile alternativa al tedio, alla morte!” Il celebre critico Hubert Juin, autentico provocatore, amava rimproverare i lettori che non avevano ancora affrontato La Caya dei pappagalli: “Dovreste vergognarvi, è l’unico romanzo di mare che resiste alla tempesta dopo Stevenson e Conrad, è senza alcun dubbio il migliore della nostra letteratura.” Coerente con il proprio entusiasmo, aveva salutato la nuova edizione di questa perla più unica che rara dalle colonne di Le Monde nel 1984: “Non faremo un riassunto della Caya dei pappagalli: è un libro dirompente… una mirabile alternativa al tedio, alla morte.”
Pubblicato per la prima volta nel 1942 in un’edizione semiclandestina, è considerato uno dei risultati più splendidi della letteratura francese. Un libro forte, violento, pungente che ci catapulta nell’universo della pirateria e dei Caraibi del XVIII secolo sposando il punto di vista di un giovane contadino evaso, accusato di un omicidio che non ha commesso.
Una narrazione corposa, cosciente e mai dozzinale.
IL BRANO:
«Abbiamo osservato a lungo Michel, ritto sulla scogliera del golfo, con la donna accovacciata ai suoi piedi, fino a che si sono confusi nella lontananza i particolari dell’isola dove eravamo sbarcati in quattordici e dalla quale ripartivamo in otto; dove ci eravamo trovati all’estremo stadio di ristrettezze e che lasciavamo più ricchi di re. Prima di partire Brice ci ha fatto giurare solennemente di non rivelare a chicchessia il segreto del tesoro»
L’AUTORE:
ROBERT MARGERIT (1910-1988), dopo aver abbandonato gli studi notarili si dedica interamente alla sua passione, la scrittura. Prolifico romanziere di mare, col suo taglio giornalistico riesce a restituire con precisione chirurgica dettagli di
situazioni e personaggi della sua epoca, rendendoli vividi nell’immaginazione del lettore.
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LA CAYA DEI PAPPAGALLI
di Robert Margerit
Pagine: 248
Prezzo: € 15,00
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