Per le cancellerie europee erano «una banda di filibustieri». Per Cavour la loro era un’impresa «folle». Quando, nel maggio del 1860, sbarcarono a Marsala 1089 garibaldini – senza divise, con vecchi fucili quasi inservibili, poche munizioni, pochissimi soldi – la loro vittoria sull’esercito borbonico delle Due Sicilie pareva una missione impossibile.
Con gli occhi stupefatti dei volontari venuti dal Nord, e attraverso i loro racconti, IL ROMANZO DEI MILLE di Claudio Fracassi (Mursia) ripercorre quelle ore e quei giorni: il finto sequestro delle navi a Genova, la tumultuosa traversata, la fredda accoglienza iniziale e il crescente entusiasmo di una popolazione sconosciuta, la fame e le pene degli accampamenti, le paure e il sangue delle lotte corpo a corpo, le barricate di Palermo. Sullo sfondo, gli intrighi della diplomazia, lo sgretolamento del regime dei Borboni, il febbrile interesse dell’opinione pubblica europea.
L’impresa che fece l’Italia Unita ricostruita come uno straordinario romanzo d’avventura. Il libro ripercorre – a cominciare dallo scambio di messaggi cifrati alla vigilia della partenza da Quarto - la scena e i retroscena dell’impresa garibaldina giorno per giorno, battaglia per battaglia, raccontandone i complicati rapporti con la popolazione e con i picciotti. Nello stesso tempo, descrive dall’interno il crollo del potere borbonico in Sicilia. I Mille erano una compagine decisamente eterogenea per provenienza, ceto sociale e motivazione: numerosi erano gli esuli siciliani; moltissimi i ragazzi lombardi, toscani, veneti, partiti per «liberare il Sud». C’erano, tra i mille, «il patriota sfuggito alle galere, il siciliano in cerca della patria, il poeta in cerca d’un romanzo, l’innamorato in cerca dell’oblìo, il miserabile in cerca d’un pane, l’infelice in cerca della morte».
L’avventurosa spedizione viene ricostruita con scrupolo documentale, utilizzando come fonti le memorie dei volontari garibaldini – spesso inedite o dimenticate negli archivi e nelle biblioteche specializzate -, le corrispondenze riservate dei diplomatici e dei ministri, i messaggi dei militari borbonici, i racconti di uno dei cappellani dell’esercito di Francesco II.
Per una gran parte della diplomazia europea i mille erano “una banda di filibustieri”. Scrisse in una lettera ai genitori un giovanissimo volontario: «Ci hanno tacciati di essere facinorosi, pazzi, gente che non ha nulla da perdere. Adesso che tutto è riuscito battono le mani e plaudono ai “giovani eroi”».
L’AUTORE:
CLAUDIO FRACASSI è nato a Milano nel 1940, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista e scrittore è stato direttore del quotidiano Paese Sera dal 1983 al 1987, in seguito ha fondato il settimanale Avvenimenti che ha diretto dal 1989 al 2000. Studioso di storia e meccanismi dell’informazione, con Mursia ha pubblicato La lunga notte di Mussolini ( 2002), Bugie di guerra (2003), Matteotti e Mussolini. 1924: il delitto del Lungotevere (2004) e Quattro giorni a Teheran (2007). Al Risorgimento ha dedicato i saggi: La meravigliosa storia della Repubblica dei Briganti (2005) e La ribelle e il Papa Re (2009)
ILROMANZO DEI MILLE
Claudio Fracassi
Mursia
Collana: Storia - Storia Contemporanea - Risorgimento e Unità d'Italia
Pagine: 416
Prezzo: € 19.00
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