«Quando siamo partiti da Genova per la spedizione di Sicilia, il generale Garibaldi, calcolando in un batter d’occhio, scelse la nostra navigazione in modo che da Talamone a Marsala non incontrammo un bastimento. E credete voi che ciò lo abbia imparato nelle scuole?»
Nino Bixio alla Camera dei Deputati il 14 giugno 1861
Della più grande delle sue imprese, la spedizione di Sicilia, Garibaldi amava ricordare che se «non avesse avuto degli uomini anfibi essa sarebbe stata impraticabile». E in effetti le sue doti strategiche e militari si fondano sulle sue radici marinare, sull’abitudine all’osservazione, alla cura del dettaglio, alla capacità di gestire equipaggi compositi e difficili. Tra il 1850 e il 1854 l’Eroe dei Due Mondi viaggia in America Latina e in Estremo Oriente, dapprima come passeggero, a bordo di piroscafi affollati dai cercatori d’oro della California sulla rotta da New York all’Istmo di Panama. Poi attraversa l’Oceano Pacifico, da Callao in Perù sino a Canton in Cina, al comando di un veliero carico di guano all’andata e di tè, stoffe e merci varie al ritorno. Infine, trasporta rame e lana dal Cile a Boston sulla rotta di Capo Horn, per poi giungere a Londra e infine a Genova.
Di questi viaggi resta un diario di bordo scritto di sua mano, fitto di calcoli e di annotazioni sulla rotta, sui venti o sullo stato del mare, di nomi di porti, isole e scogli ormai lontani dalla geografia e dalla storia odierne. Il manoscritto, rimasto quasi sconosciuto agli studiosi, si rivela un documento di grande interesse per ricostruire un periodo in cui Garibaldi cercò di «riprendere la mano» al mestiere del mare, dopo anni in cui aveva impugnato più la spada che il sestante.
L’AUTORE:
Davide Gnola è nato a Rimini nel 1962. Dopo essersi occupato di storia del libro manoscritto e di biblioteche, ha collaborato all’allestimento del Museo della Marineria di Cesenatico, del quale attualmente è direttore. Impegnato sul versante dello studio e della valorizzazione delle barche tradizionali adriatiche, ha organizzato e curato diverse mostre e iniziative culturali, tra le quali Garibaldi uomo di mare (2007) e Lo specchio del mare (2009). Collabora ad alcune riviste nautiche specializzate e ha pubblicato Il mare oltre la spiaggia (2009).
DIARIO DI BORDO DEL CAPITANO GIUSEPPE GARIBALDI
Davide Gnola
Postfazione di Mino Milani
Mursia
Pagine: 226
Prezzo: € 17.00
Nato il 26 dicembre, Giancarlo Pedote festeggerà anche il suo compleanno in una cellula di vita interna che è grande poco più di 2 metri quadrati, senza riscaldamento, senza bagno e con solo un fornellino da campeggio per cucinare. Ma comunque AUGURI!!!
La Classe Italiana Open Skiff, in collaborazione con Tahe Ourdoors, presenta per il 2025 il progetto per l’apertura di 5 nuovi Centri Open Skiff
Per Christian Dumard, da Dalin a Mettreaux sono con tutti nello stesso sistema depressionario. Charlie Dalin:"Sempre stato in modalità regata e mai passato in modalità sopravvivenza" - Foto scattata a bordo da Paul Meilhat (Biotherm)
Ai ritmi attuali, sembra certo che il leader (chiunque sarà) batterà il record di Armel Le Cléac'h del 2016 per il passaggio di Capo Horn, fissato a 47 giorni e 34'. La foto "innevata" è stata scattata da Boris Herrmann a bordo di Malizia-Seaexplorer
I leader, Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance), Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) e Sébastien Simon (Groupe Dubreuil), dovrebbero superare Capo Horn lunedì. Nella foro il mitico Michel Desjoyeaux (le professeur) vincitore di due edizioni (2000/01 e 2008/09)
Solo 9 i minuti di distacco tra Yoann Richomme e Charlie Dalin. Mai un distacco così esiguo in tutta la storia del Vendée. Passaggio tranquillo e prime scelte per la risalita dell'Atlantico
Per l'Italia Yachts 11.98 "Geex" il 2025 riparte col vento in poppa