Una lunga settimana di regate ed emozioni, per la XXXesima edizione delle Régates Royales di Cannes, ha chiuso la stagione del Panerai Classic Yachts Challenge 2008.
Il mondo delle vele d’epoca e dello yachting tradizionale si conferma tra i fenomeni di maggiore interesse nella nautica, e continua a richiamare molti armatori, velisti, personaggi e pubblico. Il bilancio della quarta edizione del Trofeo Panerai, challenge perpetuo che viene assegnato al termine di un circuito di otto prove (cinque raduni e tre regate di trasferimento d’alto mare), è ampiamente positivo e raccoglie i consensi degli oltre 200 partecipanti.
Le Régates Royales hanno richiamato nel Vieux Port e lungo le banchine a fianco della Croisette circa 60 scafi delle categorie Yacht d’Epoca e Yacht Classici, ben 79 della ex classe olimpica Dragone, e una trentina di imbarcazioni delle categorie Spirit of Tradition, tra 12 metri Stazza Internazionale, 6 metri S.I., Tofinou e Tucan per un totale di circa 1300 partecipanti. Oltre a rappresentare una ricorrenza storica che ha ripercorso trent’anni di storia dello yachting – dalla nascita dell’evento per festeggiare la presenza del Re di Danimarca – le Régates Royales hanno ripercorso in sei giorni di regate un’intera stagione, anche dal punto di vista meteorologico: le condizioni di gara sono state infatti le più varie e impegnative, dal vento leggero ai colpi di vento forte causati dal passaggio di alcuni temporali, e mare piuttosto mosso.
Emozione e partecipazione alla cerimonia di premiazione finale, nella quale è stato ricordato con parole toccanti il timoniere e armatore di Safir, Wilfied Tolhurst, vittima di un tragico incidente durante la prima regata di martedì 23 settembre.
Tra le otto Big Boats presenti, la vittoria delle Régates Royales di Cannes 2008 è andata ad Altair di Stéphane Ben Field (schooner di 39 metri di William Fife III del 1931), davanti alla celebre Mariette di Charlie Wroe (altro schooner di oltre 39 metri, disegnato dal grande rivale di Fife, Nat Herreshoff, e costruita nel 1915). Più staccate le altre “bellissime” delle banchine d’epoca, da Moonbeam of Fife, a Mariquita (cutter del 1923 di William Fife III lungo 37 metri), che hanno sempre garantito lo spettacolo sia in mare che in porto.
Nella categoria Epoca (costruzione antecedente al 1949), divisa ulteriormente secondo l’attrezzatura (gli scafi più antichi con armo aurico e i più recenti con randa Marconi o Bermudiana), e per dimensioni, il successo over-all è stato conteso fino all’ultimo e alla fine è andato a Oriole di Francis Van de Velde (cutter della classe New York 30, disegnato e costruito da Herreshoff nel 1905), a pari punti con la seconda: Bona Fide di Giuseppe Giordano (cutter aurico lungo 16 metri disegnato da Charles Sibbick e costruito nel 1899 per la categoria dei Five Tonner, per la quale partecipò alle Olimpiadi di Parigi 1900). Quarto posto per lo yacht più antico della flotta vista a Cannes: il Partridge, cutter aurico lungo 21 metri fuori tutto, progetto Webb e costruizione Camper & Nicholson del 1885.
Nella categoria Epoca Marconi il primo posto è andato all’italiana Amorita di Claudio Mealli, che come per tutta la stagione è stata timonata dall’ex olimpionico e timoniere di Azzurra in Coppa America, Mauro Pelaschier. Seguono Havsornen, White Wings, Kipawa e Cholita.
Nella classe Yacht Classici (costruzione antecedente al 1975), la vittoria è andata a Stormvogel di Henry Graeme (lo straordinario ketch ultra-light del 1961 su progetto Giles-Van De Stadt) che ha preceduto nella classifica delle Régates Royales la spagnola Galvana di Borja Pella e l’italiana Emeraude di Vittorio Cavazzana.
Da segnalare che nella classe Dragoni la vittoria è andata alla barca svizzera Tradiston del timoniere Ulli Libor.
La tappa di Cannes era particolarmente attesa per la definizione delle classifiche e del podio nelle due grandi categorie del Panerai Classi Yachts Challenge, basato sul Circuito C.I.M. (Comité International de la Mediterranée) e comprendente le tappe di Antibes (Les Voiles d’Antibes), Porto Santo Stefano (Argentario Sailing Week), Mahon (Copa del Rey de Barcos Clasicos), Imperia (Le Vele d’Epoca), Cannes (Régates Royales) e i trasferimenti Ajaccio-Antibes, La Spezia-Porto Santo Stefano, e Mahon-Imperia. Due le categorie principali per l’ambito trofeo che premia i migliori lungo l’arco di quasi sei mesi di regate: Epoca, Classici, alle quali si aggiungono Big Boats e Spirit of Tradition, per le quali però il Challenge non è stato assegnato.
Il verdetto ha visto vincere nella categoria degli Yacht d’Epoca, i più antichi e gloriosi, conservati e restaurati, ancora splendidi e vincenti, la statunitense Rowdy, un bellissimo classe New York 40 progettato da Nat Herreshoff e costruito nel 1916, dalle linee inconfondibili molto larghe e rotonde, lungo 19,88 metri, condotto skipper Graham Walker per l’armatore Jonathan Greenwood, che espone il guidone dello Yacht Club Monaco. Al secondo posto l’italiana Amorita (il California 32 disegnato da Nicholas Potter del 1937), che cede quindi lo scettro dopo il trionfo del 2007. Terzo posto per un’altra grande protagonista del circuito, Bona Fide di Giuseppe Giordano con il presidente dello Yacht Club Sanremo Beppe Zaoli al timone, a sua volta già vincitrice del Challenge.
Nella categoria Yacht Classici, le imbarcazioni solitamente costruite tra gli anni sessanta e settanta, scafi spesso innovativi e interessanti, opere uniche con storie di successo e perfetta conservazione, la vittoria a lungo inseguita e fortemente voluta è andata al leggendario ketch Stormvogel, di Henry Graeme, lo skipper che da oltre 30 anni la porta in giro su tutti i mari del mondo e che ha guidato un equipaggio di oltre 20 persone. Dopo la conquista del Trofeo Panerai, Stormvogel è atteso da due appuntamenti significativi: a fine ottobre sarà a Malta per la Middle Sea Race, di cui ricorre il quarantennale e della quale è stato il primo vincitore; e poco dopo sarà alla partenza della regata transatlantica Transat des Alizées. Al secondo posto Emeraude, il glorioso IOR (International Offshore Rule) del 1975 su disegno di German Frers, e costruito in alluminio di Royal Huisman in Olanda, plurivittorioso tra Admiral’s e Sardinia Cup, anch’esso cede il Trofeo Panerai che aveva vinto nel 2007. Terzo posto per gli spagnoli di Galvana, innovativo IOR concepito a metà degli anni settanta da Sparkman & Stephens.
Il Panerai Classic Yachts Challenge tornerà nel 2009 con la quinta edizione del circuito.
La classifica completa stilata da:
C.I.M.
COMITÉ INTERNATIONAL DE LA MÉDITERRANÉE
CHAMPIONNAT INTERNATIONAL
DE LA MÉDITERRANÉE
C.I.M. 2008
PANERAI CLASSIC YACHTS CHALLENGE
POUR YACHTS D’ÉPOQUE, CLASSIQUES
ET
“SPIRIT OF TRADITION”
Yachts d’Époque
1er Rowdy 12,625 pt.
2me Amorita 19
3me Bona Fide
Yachts Classiques
1er Stormvogel 16,50 pt
2me Emeraude 19,125
3me Galvana 41,5
Big Boats
1er Moonbeam IV 38,5 pt
2me Sunshine 87,5
3me Sylvia 96,5
Spirit of Tradition
1er Moya 39 pt
2me Freya 78
3 me Emmanuel 87
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