sabato, 16 novembre 2024

VELE D'EPOCA

La Spezia: all'Arsenale lo spettacolo delle vele d'epoca

la spezia all arsenale lo spettacolo delle vele epoca
red

Si sono concluse sabato 13 giugno nel tardo pomeriggio le regate del Dipartimento Alto Tirreno che fanno parte insieme ad Aethalia Epoca Race (18-21 giugno, Marciana Marina) del Challenge Luigi Durand de La Penne, organizzato da AIVE (Associazione Italiana Vele d'Epoca) in collaborazione con la Marina Militare Italiana, la competizione è proposta come novità all'interno del circuito CIM - Comité International de la Mediterranée, che raggruppa le più prestigiose ed importanti regate di vele d'epoca del dell'intero Mediterraneo. Domenica 14 giugno verso le 13.00 le barche sono ripartite per la regata lunga a Marciana Marina.

40 yacht partecipanti.

Vincono per la categorie Classiche Dalgra III (minori 15 mt.), Chaplin (maggiori 15 mt.), per la categoria imbarcazioni d'Epoca vincono Sirius (minori 15 mt.) Miranda III (maggiori 15 mt.), ed infine per la categoria Aurici Tirrenia II.


Gli Yacht

Dalgra III Costuito in Svizzera nel 1957 su disegno di Copponex dell'anno precedente si dimostra subito molto veloce, nel 1948 e 1959 vince a genova la Coppa Italia con al timone rispettivamente Max Oberti e Mario Rivelli. Nel 1998 vince a Cowes il Campionato Mondiale di Classe. Attualmente si trova a La Spezia in perfetto stato e partecipa a diversi raduni con buoni risultati. Vince il premio dell'A.I.V.E. per il "Restauro dell'Anno 2008" .

Chaplin Costruzione numero 191 del Cantiere Sangermani, Chaplin fu disegnata nel 1973 da Carlo Sciarelli per la famiglia Novi. Il nome fu scelto da Giovanni Novi in una sorta di gioco di parole sul cognome della moglie Nucci che si chiamava Cappellini.  Con molte partecipazioni a prestigiose regate tra i quali la vittoria con record della Giraglia nel 1988, Chaplin è sempre rimasto della Famiglia Novi fino all'11 Gennaio 2008 quando fu donato alla Marina Militare Italiana.

Sirius Costruzione numero 19 della fortunata serie dei NYYC 32, varata nel 1936 col nome di Dolphin per Henry S. Morgan. Nel 1947 passa nella mani di Harlow W. Davock che la fa correre numerose volte alla Miami Nassau Race ed alla Lipton Race. Nel ‘56 un nuovo passaggio di proprietà la porta nelle mani di Henry C. Boschen che le da l'attuale nome di Sirius e partecipa, spesso vittoriosa, a numerose regate tra le quali la N.Y.Y.C.

Miranda III Fatto costruire in origine da Carlo Ciampi ha partecipato a diverse regate sotto il guidone del R.Y.C.I. Divenuto proprietà dello Yacht Club Canottieri Savoia di Napoli ha difeso per l'ultima volta la Coppa Italia contro il francese Gauloise nel 1950. Divenuto, quindi, di proprietà dell'architetto Rosi è stato da lui modificato con un allungamento dello scafo di 50 cm, il completo rifacimento degli interni, la creazione di un pozzetto autosvuotante, la modifica del piano di coperta e la sostituzione del timone da barra a ruota. Dal 1995 è di proprietà dell'attuale armatore che lo ha restaurato completamente presso i Cantieri Beconcini per riportarlo alle linee originali

Tirrenia II Uno degli architetti navali inglesi che ha maggiormente sentito l'attrazione dei battelli dei piloti di Bristol è stato Frederick Shepherd. Nel 1909 e poi nel 1914 egli aveva di fatti disegnato due barche del genere, che tuttora navigano nel Mediterraneo e che attualmente hanno i nomi di Owl e di Tirrenia II. Al tempo del varo la seconda si chiamava Sappho. La sua velatura aurica, di superficie piuttosto limitata rispetto al peso e alla mole dello scafo, ne faceva un'ottima barca da crociera in acque ventose, come quelle delle coste occidentali inglesi e quelle dell'Egeo, ove Sappho trascorse i suoi primi anni. Per mari nei quali le brezze erano invece dominanti sarebbe stata desiderabile una maggior potenza e di fatti Shepherd aveva previsto un'alberatura più alta, ove la navigazione si fosse prevalentemente svolta con venti moderati. Nel 1919 la barca fu venduta e ricevette il nome di Dodoni, cambiato in quello che tuttora detiene dall'italiano che la acquistò nel 1925 e che la usò per lunghe crociere delle quali ha lasciato memoria in un singolare giornale di bordo adorno di disegni fatti da lui stesso. Dopo la fine della seconda guerra mondiale Tirrenia II viene ricondotta in Gran Bretagna, dove, par passando per varie mani, resta sino al 1973. Successivamente trasferita nei Caraibi, viene adibita al nolo e abbandonata a un progressivo degrado, dal quale è salvata dall'attuale armatore, che ne ha curato uno scrupoloso restauro.

Alcune info generali sulle vele d'epoca e curiosità


Quando si parla di vele d'epoca è utile chiarire la distinzione tra varie categorie tipologie di barche.

Yacht d'Epoca: yacht in legno o metallo di costruzione anteriore al 1950

Yacht Classici: yacht in legno o metallo di costruzione anteriore al 1976

Spirit of Tradition: yacht realizzati dopo il 1976 che seguono linee e concetti progettuali degli yacht d'epoca o classici.


About AIVE


L'AIVE, Associazione italiana vele d'epoca è stata fondata nel 1982 senza alcuna finalità di lucro, ed ha il fine di preservare il patrimonio storico, artistico e tecnico costituito dagli yacht d'epoca (yacht varati prima del 1950) e classici. L'Associazione ha sede presso il prestigioso Yacht Club Italiano, Porticciolo Duca degli Abruzzi a Genova. AIVE è affiliata alla Federazione Italiana Vela dalla quale è riconosciuta quale associazione di classe per gli yacht a vela d'epoca e classici. Il Presidente è Gianni Loffredo.


15/06/2009 12:17:00 © riproduzione riservata






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