Oggi, giovedì 5 marzo, alle ore 17.30, il nuovo 60 piedi IMOCA Safran, di Morgan Lagravière, è sceso in acqua nel cantiere CDK di Lorient. Dopo un anno di lavori a Port-la-Forêt e poi a Lorient, lo scafo VPLP-Guillaume Verdier, primo della nuova generazione di 60 piedi progettati per il Vendée Globe 2016, è stato svelato al pubblico.
La messa in acqua di una barca è sempre piena di emozioni, soprattutto quando mostra significativi sviluppi tecnologici. "Ho vissuto il 2014 come un anno di transizione dove mi sono immerso nella costruzione della mia barca, sognando il momento in cui sarebbe iniziata la fase di ottimizzazione e le gare. Ora non vedo l'ora di salpare a bordo di questa barca, e quel momento è quasi arrivato!" ha detto Morgan Lagravière, skipper del nuovo Safran.
Dal 2013, il Safran Sailing Team e gli architetti Guillaume Verdier e Vincent Lauriot-Prévost, hanno lavorato al progetto di una barca innovativa, rispondente alla nuova classe IMOCA, con il massimo delle prestazioni possibili. Safran fa vedere una carena possente dotata di foils, che permetteranno le planate alle andature portanti, un albero alare girevole molto arretrato, un pozzetto posto più in basso e un pronunciato volume della parte anteriore dello scafo. "La nuova regola, che richiede a tutte le barche di avere la stessa chiglia e lo stesso albero - ha detto Morgan Lagravière - è stata alla fine non un vincolo ma una possibilità per innovare ancora una volta. Da parte mia, ho lavorato soprattutto sul pozzetto. Le due transat a bordo del vecchio Safran mi sono servite da esperienza".
Marc Guillemot, skipper del primo Safran, ha avuto un ruolo importante nello sviluppo del nuovo IMOCA 60', ed è stato in grado di portare la sua esperienza di più di trenta anni di regate su tutti i mari del mondo. "Sono stati due anni di duro lavoro – conferma Marc Guillemot - ma molto ricchi. Penso che il design del nuovo Safran non sarebbe stato lo stesso se io non mi fossi ispirato alle mie esperienze. Ricordo di aver molto riflettuto su questo durante l'ultima Transat Jacques Vabree sono molto contento di aver partecipato a questo progetto”.
Nato il 26 dicembre, Giancarlo Pedote festeggerà anche il suo compleanno in una cellula di vita interna che è grande poco più di 2 metri quadrati, senza riscaldamento, senza bagno e con solo un fornellino da campeggio per cucinare. Ma comunque AUGURI!!!
Ai ritmi attuali, sembra certo che il leader (chiunque sarà) batterà il record di Armel Le Cléac'h del 2016 per il passaggio di Capo Horn, fissato a 47 giorni e 34'. La foto "innevata" è stata scattata da Boris Herrmann a bordo di Malizia-Seaexplorer
Per Christian Dumard, da Dalin a Mettreaux sono con tutti nello stesso sistema depressionario. Charlie Dalin:"Sempre stato in modalità regata e mai passato in modalità sopravvivenza" - Foto scattata a bordo da Paul Meilhat (Biotherm)
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Per l'Italia Yachts 11.98 "Geex" il 2025 riparte col vento in poppa