Esperienza e innovazione, storia e modernità nel mondo della vela si fondono nel Millenium Technology Center, che a due anni dal rinnovamento dovuto al lancio del proprio marchio e dall'uscita dalla logica di network, ha raggiunto risultati inattesi. La veleria fiorentina, che ha contribuito a costruire la storia nel sailmaking come Horizon, Ulmer & Kolius e One Sail dal 1981, ha compiuto una scelta ben precisa: conseguire l’autonomia per seguire la filosofia aziendale, di cui sono portatori i fondatori Marco Holm, Davide Innocenti e Gianni Benassai. Una filosofia semplice: investire in Ricerca & Sviluppo e nel servizio al cliente. Una filosofia vincente, come dimostrano i risultati conseguiti dal 2014. Incremento del fatturato del 35%, più di 200 vele prodotte per barche sopra i 18 metri, ordini dall'estero raddoppiati.
“Siamo contenti e orgogliosi della nostra scelta” commentano i proprietari, “investiamo tutte le nostre risorse nello sviluppo del prodotto e nell'assistenza. Il nostro lavoro non si limita alla vendita della vela: seguiamo il cliente dall'inizio alla fine, proponendo una soluzione personalizzata, qualcosa di molto specifico in base alle sue esigenze. È il nostro lavoro e la nostra passione.”
Come per altri settori del Made in Italy, anche nel mondo della vela la personalizzazione e l’artigianalità hanno un valore. Chi si rivolge all'azienda entra in contatto diretto con il produttore, poiché il centro tecnologico cura il prodotto per tutto il ciclo di lavorazione, dalla materia prima alla vela finale. Il Polo è inoltre detentore dei brevetti e questo fornisce maggiori garanzie al cliente sul piano del controllo del prodotto e delle condizioni di vendita, rispetto a un rivenditore di network. I clienti possono contare su un patrimonio esperienziale costruito in 40 anni di produzione, ricerca & sviluppo e prove sul campo di regata. Un’avanguardia tecnologica che ha dato vita a prodotti unici ed è culminata con Monolithic, tecnologia internazionale in pat pending che consente la realizzazione di vele uniche al mondo, poiché in un pezzo unico e in spread fibers. Ed è proprio l’impegno costante nella ricerca che differenzia il Polo Tecnologico Millenium dai competitor.
“Per numeri e dimensioni non possiamo competere con North Sails” continuano Marco Holm e Davide Innocenti “ma abbiamo una cosa che gli altri non hanno: la costante ricerca sul piano tecnologico e il rapporto one-to-one con il cliente”.
In poche parole il genio italiano, che fa della piccola-media dimensione d’impresa un vantaggio, un punto di forza anziché di debolezza. Vantaggio dimostrato dai risultati ottenuti sui più importanti campi di regata, in cui la tecnologia fa la differenza. Ed è proprio l’allontanamento dal network che ha consentito ai proprietari di realizzare la propria mission di costante miglioramento del prodotto e di assistenza al cliente. Uscire da una logica di network non significa però inserirsi in una logica di isolamento. Il Millenium Technology Center ha infatti selezionalo le migliori velerie del mondo, che apprezzano la tecnologia, per interscambio di informazioni e know-how. È così che sui mercati stranieri forniscono prodotti, know-how e materiali hi-tech, in un’ottica di espansione e collaborazione continua.
Tutte le statistiche della corsa fino ad oggi, con Dalin che ha passato per primo l'Equatore, Point Nemo e tutti i capi ad eccezione dell'Horn. Yoann Richomme lo segue a 123 miglia
Tanta fatica, dovuta al meteo inclemente ed alle rotture che hanno impegnato al massimo Giancarlo in questi ultimi giorni. Ma il secondo Capo Horn della sua vita è passato ed ora inizia la risalita verso casa
A Santa Lucia incontro con i presidenti federali Ettorre (FIV), Tizzano (FIC) e i vertici dei club cittadini: “Insieme per riportare il golfo al centro dello scenario internazionale”
Richomme recupera qualcosa su Dalin favorito dai venti ed ora è a sole 155 miglia. Tante corse in una, dal Nord Atlantico a Point Nemo. Nella foto Denis Van Weynbergh, skipper dell'Imoca D’Ieteren Group al 35° posto
A causa di una rottura è caduto in acqua il gennaker da testa d’albero (J0), quello usato per le arie leggere, sotto i 12 nodi
Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance) e Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) sono attesi tra il 14 e il 15 gennaio 2025
Sabato 25 gennaio 2025 si terrà a Varese la decima edizione di “Tra Legno e Acqua”, il più importante convegno nazionale dedicato al mondo delle imbarcazioni d’epoca, classiche, storiche e della marineria tradizionale
La speranza è l’ultima a morire e con venti leggeri previsti per le ore finali lungo la costa della Bretagna verso la Vendée, Yoann Richomme sa che ogni possibilità va sfruttata fino all’ultimo. Nella foto l'Imoca di Jérémie Beyou (Charal)
Eric Bellion, skipper di STAND AS ONE-Altavia, ha contattato il suo team questa mattina intorno alle 08:33 UTC per comunicare il fallimento della riparazione effettuata sull'attacco della sua vela J2
La patente D1, il cosiddetto “patentino” diurno entro 6 miglia dalla costa, per potenze fino a 115 cavalli, rilasciabile anche ai sedicenni, è stato fortemente voluto e ottenuto da Confindustria Nautica