Sei giornate di regate, 7 addirittura per la Star, la "Autunno-Inverno Salodiano" (AIS) si conferma (con la Winter Cup con cui si è alternata) l'evento invernale più riuscito per tutto il lago di Garda. In gara c'erano le flotte della ex classe olimpica delle Star, il piccolo Dinghy 12 piedi, e ,quest'anno, la flotta del monotipo lacustre "Protagonist". L'ultima serie di gare si sono disputate su un lago in formato primavera, la classica brezza "termica" che ha offerto una appassionante serie di partenze, boline e poppe. In acqua si è visto tutto lo staff organizzativo della Canottieri Garda, guidato dal presidente Giorgio Bolla, già in perfetta forma in vista della prossima stagione primaverile-estiva, che porterà nel golfo salodiano le flotte dei giovanissimi, i monotipi, le barche della stazza internazionale della Orc. Le Star hanno visto la vittoria dell'equipaggio del lago d'Orta composto da Stefano De Bernardi e Andrea Olivari. Ottima la prestazione del team piemontese con una buona serie di primi posti nelle 15 manches disputate. La seconda piazza è andata a Marco Redaelli (CV Gargnano) con a prua Lorenzo Sigurtà. Terzi troviamo i triestini Gabriele Battistin con Michele Lusetti (Yc Adriaco), 4°il comasco Vito Moschioni (Fraglia d'Annunzio di Gardone Riviera) e 5° Fabiano Avancini della Fraglia di Peschiera. Nel singolo del Dinghy 12 piedi, barca che vanta oltre 100 anni di storia, si afferma grazie ad una serie di ottime regate nelle ultime giornate lo skipper di casa Corrado Mosconi della Canottieri Garda che batte lo skipper desenzanese Mario Malinverno della Fraglia di Desenzano e Riccardo Pallavidini della Canottieri Garda. Seguono il bergamasco Marco Dubbini del CVT Maderno e Fabio Magnone del Cn Rimini. Ben 11 le regate disputate nelle 6 giornate di gara. In acqua nel Circuito c'erano anche i Protagonist (che hanno chiuso con una giornata di anticipo), il monotipo lacustre firmato dal gargnanese Gigi Badinelli. La vittoria finale è andata alla barca di casa "El Mòro" condotta da Stefano Spadini ed Enrico Sinibaldi.
La speranza è l’ultima a morire e con venti leggeri previsti per le ore finali lungo la costa della Bretagna verso la Vendée, Yoann Richomme sa che ogni possibilità va sfruttata fino all’ultimo. Nella foto l'Imoca di Jérémie Beyou (Charal)
Richomme recupera qualcosa su Dalin favorito dai venti ed ora è a sole 155 miglia. Tante corse in una, dal Nord Atlantico a Point Nemo. Nella foto Denis Van Weynbergh, skipper dell'Imoca D’Ieteren Group al 35° posto
A causa di una rottura è caduto in acqua il gennaker da testa d’albero (J0), quello usato per le arie leggere, sotto i 12 nodi
Eric Bellion, skipper di STAND AS ONE-Altavia, ha contattato il suo team questa mattina intorno alle 08:33 UTC per comunicare il fallimento della riparazione effettuata sull'attacco della sua vela J2
Sabato 25 gennaio 2025 si terrà a Varese la decima edizione di “Tra Legno e Acqua”, il più importante convegno nazionale dedicato al mondo delle imbarcazioni d’epoca, classiche, storiche e della marineria tradizionale
Le pessime condizioni meteo hanno reso impossibile una riparazione in mare ed Eric rischiava grosso, perché era a rischio anche la tenuta dell'albero. L'approdo alle Falkland è stato difficoltoso per il mare in tempesta
La patente D1, il cosiddetto “patentino” diurno entro 6 miglia dalla costa, per potenze fino a 115 cavalli, rilasciabile anche ai sedicenni, è stato fortemente voluto e ottenuto da Confindustria Nautica
Ha attraversato la linea d'arrivo questa mattina, martedì, alle 07:24 UTC ma per avere il suo bagno di folla dovrà attendere il pomeriggio quando la marea si alzerà e potrà così risalire il canale de Les Sables d'Olonne tra due ali di tifosi entusiasti