Torna anche quest’anno Fjällräven Polar, l’evento di successo mondiale organizzato da Fjällräven e che ogni aprile porta una trentina di persone - provenienti da tutto il mondo - nelle regioni artiche scandinave per l’avventura della vita: guidare una muta di cani da slitta per 300 chilometri attraverso la tundra. I partecipanti non devono necessariamente avere esperienze precedenti, perché si tratta di un’opportunità che Fjällräven offre per dimostrare al mondo che, con la giusta attrezzatura ed un supporto adeguati, chiunque può affrontare una spedizione invernale nella natura, anche in condizioni estreme.
Fjällräven Polar si rivolge infatti a persone "normali", con lavori normali e senza particolari esperienze outdoor, a cui offre la possibilità di scoprire quanto può essere fantastica la vita all'aria aperta durante l'inverno. Ognuno sarà chiamato a guidare la propria slitta, prendersi cura dei propri cani, farsi da mangiare ed allestire il proprio accampamento. Durante tutto il percorso gli esperti Fjällräven sono sempre al fianco dei partecipanti per aiutarli a gestire situazioni di cui non hanno alcuna esperienza.
Per iscriversi, i candidati devono presentare online un video o delle fotografie. Lo scorso anno sono state caricate 4.573 richieste ed il sito dedicato alle iscrizioni ha ricevuto quasi 3 milioni di visualizzazioni, mentre i candidati hanno raccolto un totale complessivo di circa 987.000 voti.
Difficile però battere il record di di 1 giorno, 9 ore e 15 minuti detenuto da Comanche, perché il meteo promette di calmarsi. In testa lottano per la Line Honours Comanche e LawConnect
Nato il 26 dicembre, Giancarlo Pedote festeggerà anche il suo compleanno in una cellula di vita interna che è grande poco più di 2 metri quadrati, senza riscaldamento, senza bagno e con solo un fornellino da campeggio per cucinare. Ma comunque AUGURI!!!
Ai ritmi attuali, sembra certo che il leader (chiunque sarà) batterà il record di Armel Le Cléac'h del 2016 per il passaggio di Capo Horn, fissato a 47 giorni e 34'. La foto "innevata" è stata scattata da Boris Herrmann a bordo di Malizia-Seaexplorer
Solo 9 i minuti di distacco tra Yoann Richomme e Charlie Dalin. Mai un distacco così esiguo in tutta la storia del Vendée. Passaggio tranquillo e prime scelte per la risalita dell'Atlantico
In testa c'è sempre Yoann Richomme (Paprec Arkéa) con Charlie Dalin (Macif Santé Prevoyance) a 45 miglia. Tra i due un marcamento stretto in pieno oceano, neanche fossero impegnati in un match race
È il primo trofeo italiano della vela giovanile per importanza e storia e una delle più prestigiose regate internazionali della classe Optimist organizzato dal Reale Yacht Club Canottieri Savoia
In vincitore dell'ultimo Vendée Globe è in difficoltà, per un'avaria ai timoni, nel governare la barca e spera di riparare nelle isole vicino a Capo Horn e poi valutare il da farsi. Se non potrà riparare da solo dovrà abbandonare e dirigersi a Ushuaia
La regata, purtroppo, è stata funestata da due incidenti nei quali hanno perso la vita due velisti a bordo di due diverse imbarcazioni, Bowline e Flying Fish Arctos