La tonnara di Favignana sarà un nuovo volano per l'economia dell'isola e di tutte le Egadi. Questo in sintesi quanto emerso oggi, alla Club House dello Yacht Club Favignana, dalla conferenza stampa indetta al termine dei lavori di restauro del mastodontico complesso industriale che Ignazio Florio commissionò nel 1874 all'architetto Giuseppe Damiani Almeyda, noto soprattutto per la realizzazione del teatro Politeama di Palermo.
"Quattro anni fa', quando abbiamo iniziato questa impresa - ha sottolineato il Soprintendente ai Beni Culturali e Ambientali di Trapani Giuseppe Gini - avevamo il timore di non farcela a chiudere i lavori in tempo per il poco tempo che il POR ancora ci concedeva. Ci siamo riusciti anche grazie alla cooperazione di tutti i soggetti interessati. Per quello che la famiglia Florio ha rappresentato per Favignana è giusto che ne venga valorizzata l'opera e penso sia giusto che i Florio abbiano il loro museo. In questa tonnara, infatti, abbiamo intenzione di realizzare il più grande Museo della Mattanza di tutto il Mediterraneo".
Rosanna Interlandi, Direttore Generale dell'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, ha sottolineato quanto sia "importante per la Sicilia conservare e proporre al mondo il proprio patrimonio culturale e ambientale. Questa opera - ha sottolineato la Interlandi - ha visto una forte sinergia tra tutti i settori della pubblica amministrazione coinvolti, così come dovrebbe sempre accadere per poter fare sempre più interventi che possano realmente cambiare il livello di vita dei siciliani. I soldi messi a disposizione dall'Europa che sono stati spesi nella tonnara sono stati spesi bene e si vede- ha concluso la Interlandi - e nei prossimi 5 anni avremo a disposizione 40 mln di euro del POR e vorremmo che fossero tutti impegnati in interventi utili come questo."
"Sono molti i possibili impieghi di questa nuova struttura, come ha sottolineato Chiara Zarlocco, Presidente dello Yacht Club di Favignana - e partono da un centro Congressi che è in grado di ospitare fino a 560 persone, e dalle 40 camere di foresteria che possono ospitare fino a 80 persone e proporre il complesso, dotato di ampi scivoli a mare, come una scuola internazionale di vela d'altura. Sarà un altro e più importante modo di diversificare l'offerta turistica di Favignana e di destagionalizzare i flussi - ha proseguito la Zarlocco - così come già facciamo con le due regate che organizziamo come Yacht Club Favignana, la Targa Florio del Mare ed il Challenge Ignazio Florio. Con queste iniziative portiamo sull'isola, tra maggio e settembre, tra le 2.500 e le 3.000 persone per un movimento economico stimato tra i 2 e i 3 milioni di euro. La tonnara potrà ampliare ancora di più l'offerta turistica fuori stagione se pensiamo, ad esempio, al turismo congressuale che inizia già dal mese di marzo".
Intervenuto anche il sindaco di Favignana Lucio Antinoro che si è detto felice per la riapertura della tonnara e, parlando delle regate, ha sottolineato come "queste manifestazioni e tutte le altre che verranno contribuiscono senz'altro allo sviluppo dell'isola" Il sindaco ha anche posto l'accento, però, sullo sviluppo edilizio incontrollato che ha fatto scempio di Favignana negli scorsi anni e ha chiesto di raccordare il piano regolatore generale con il piano paesistico. "Solo così - ha concluso - sarà possibile uno sviluppo positivo della nostra isola"
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