Ci sono due frasi, tra le tante da ricordare, nel meraviglioso libro di Paolo Giordano La Solitudine dei numeri primi che andrebbero citate: “Bene. E oggi fai vedere chi sei” e “Come ci si sente stupidi a pensare a tutto il tempo che sprechiamo a desiderare di essere altrove”.
La prima è calzante per ogni regatante che prende il mare. 50,80,200 o 500 è sempre quello il giorno buono per dimostrare agli altri e forse anche a se stessi cosa si sa fare. E anche per la Direzione sportiva del CNSM, che si rimette in gioco ogni volta come un giocatore di Chemin de Fer.
La seconda è calzante per questa nuova tipologia di regate a scalare che si è inventato il CNSM. Chi ha fatto la 50 pensava alla 80, e chi sta facendo la 80 magari ha già la testa alla 200 e così via.
Diffidate del Circolo Nautico Santa Margherita: vi spaccia l'altura in piccole dosi e vi troverete alturadipendenti senza più la possibilità di smettere. L'unico metadone è l'Oceano e finirete lì, potete giuranci. Intanto siete partiti piano come sempre in quella piatta maligna dell'alto Adriatico che si coordina con la partenza delle regate.
In 39 le imbarcazioni che si sono presentate al via alle ore 13.00, quasi equamente suddivise nella classe X2 e Xtutti e si sono avviate lentamente verso il loro destino. Dopo un po' è arrivato anche il vento e i protagonisti attesi, il Vismara 45 Margherita di Piero Burello, nella x Tutti e il Felci 45 Città di Grisolera Tecnostrutture, con la ritrovata coppia Franco Daniele-Cesare Bressan nella X2, hanno preso la testa della regata. Si termina domattina, in tempo, per i primi, per santificare la domenica con i piedi sotto il tavolino.
Nato il 26 dicembre, Giancarlo Pedote festeggerà anche il suo compleanno in una cellula di vita interna che è grande poco più di 2 metri quadrati, senza riscaldamento, senza bagno e con solo un fornellino da campeggio per cucinare. Ma comunque AUGURI!!!
Difficile però battere il record di di 1 giorno, 9 ore e 15 minuti detenuto da Comanche, perché il meteo promette di calmarsi. In testa lottano per la Line Honours Comanche e LawConnect
Ai ritmi attuali, sembra certo che il leader (chiunque sarà) batterà il record di Armel Le Cléac'h del 2016 per il passaggio di Capo Horn, fissato a 47 giorni e 34'. La foto "innevata" è stata scattata da Boris Herrmann a bordo di Malizia-Seaexplorer
I leader, Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance), Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) e Sébastien Simon (Groupe Dubreuil), dovrebbero superare Capo Horn lunedì. Nella foro il mitico Michel Desjoyeaux (le professeur) vincitore di due edizioni (2000/01 e 2008/09)
Solo 9 i minuti di distacco tra Yoann Richomme e Charlie Dalin. Mai un distacco così esiguo in tutta la storia del Vendée. Passaggio tranquillo e prime scelte per la risalita dell'Atlantico
In testa c'è sempre Yoann Richomme (Paprec Arkéa) con Charlie Dalin (Macif Santé Prevoyance) a 45 miglia. Tra i due un marcamento stretto in pieno oceano, neanche fossero impegnati in un match race
È il primo trofeo italiano della vela giovanile per importanza e storia e una delle più prestigiose regate internazionali della classe Optimist organizzato dal Reale Yacht Club Canottieri Savoia