A Palermo si fa il pieno di prove nella WaveDogSails Winter Cup organizzata dal Centro Universitario Sportivo per gli altura ed i minialtura. La regolarità tecnica è stata assicurata dalle cinque prove del week-end, due corse dalla grossa flotta dei minialtura con una buona brezza generata dalla forte insolazione estiva, tre disputate dagli altura con vento teso proveniente da Sud e temperature ancora più alte.
Sabato più che primaverile per i minialtura. La flotta è al gran completo e gli atleti scaricano le tensioni delle sartie per una giornata che vedrà solo brezza. Così è e alla prima prova Alberto Wolleb sulla sua Brera Hotels brucia tutti alla partenza, indovina subito il lato dove c'è più pressione e crea un importante break sul resto della flotta che lo segue compatta. Wolleb gestisce al meglio il vantaggio accumulato nei primi due bordi e taglierà per primo il traguardo. La seconda prova è un acuto dei messinesi di Panza e Presenza. Dopo due giornate di studio, finalmente il timoniere Franco Badessa trova la quadratura del cerchio e conduce al meglio barca ed equipaggio. Badessa che viene da barche più grandi, si è messo alla prova con imbarcazioni più sensibili ed i risultati cominciano ad arrivare. Alla stessa maniera Massimo Barranco con la sua Extra1 Junior sta lavorando per ottimizzare la sua nuova barca. Ha sofferto oggi il vento leggero ma lui ed il suo forte equipaggio, Mario Noto, Salvino Marotta, Danilo Margiotta ed Enrico Randazzo, sono a Palermo solo per vincere. Intanto Cascino su Birbante limita i danni e mantiene la testa della classifica confermandosi sempre attento e preciso nella conduzione. Con due secondi posti nella giornata odierna resta in vetta, ma con tanti forti avversari e l'avvento di un altro scarto a partire dalla prossima prova non può stare tranquillo.
Domenica si distende come da previsioni il vento da Sud. Sono 15 nodi con acqua piatta e 20 gradi di temperatura. Una giornata ideale. Si parte puntuali e la flotta esce compatta dalla linea di partenza. Cochina, First 40 di Giorgio Fabbri, ed Elima, Comet 45 dei trapanesi Saverio Cappello ed Antonino Sugamele, sfruttano le loro generose proporzioni per prendere la testa, ma dietro è bagarre tra le barche più piccole. Su Julies et Jim, First 34.7, il cui timone è affidato a Jimmy Brucato, c’è tutto lo squadrone della North Sails guidato da Giuseppe “Paletta” Leonardi. Ma i First 35 Weltanschauung di Fabrizio Mineo e Iride di Mario Anastasi non stanno certo a guardare. Occorre una condotta accorta e minimizzare le distanze dai due battistrada per farsi riportare in alto dai compensi. Così per le tre prove, a tagliare il traguardo per prima è Cochina, complice anche una avaria su Elima nell’ultima gara della giornata, ma Julies et Jim con i compensi si prende la seconda prova della giornata e due secondi posti. Il merito va ad un equipaggio attento ai tanti salti di vento, alla maestria del tattico Salvo D’Amico che è stato sempre assecondato dall’equipaggio in generale e dal timoniere in particolare. Tra i Gran Crociera, Sporting Village X 412 di Giulio Caiazzo prende le misure al diretto avversario, Drakkar di Leonardo Restivo, e, dimostrandosi a proprio agio con queste arie, taglia il traguardo per prima in tutte e tre le prove.
Il primo scarto della classifica generale compatta la flotta. Tra i Crociera/Regata, Cochina occupa il gradino più alto ma Julies et Jim è appena dietro, pronto a ribaltare le cose al primo passo falso dell’avversario. Subito dietro in tre punti Dieci e Lode, che ben fa quando il vento è teso o forte ma soffre quando il vento si abbassa, Weltanschauung ed Iride. Tra i Gran Crociera sempre più interessante la lotta tra Sporting Village e Drakkar divisi solo da due punti. Si torna in acqua tra quattordici giorni.
La speranza è l’ultima a morire e con venti leggeri previsti per le ore finali lungo la costa della Bretagna verso la Vendée, Yoann Richomme sa che ogni possibilità va sfruttata fino all’ultimo. Nella foto l'Imoca di Jérémie Beyou (Charal)
Tanta fatica, dovuta al meteo inclemente ed alle rotture che hanno impegnato al massimo Giancarlo in questi ultimi giorni. Ma il secondo Capo Horn della sua vita è passato ed ora inizia la risalita verso casa
Richomme recupera qualcosa su Dalin favorito dai venti ed ora è a sole 155 miglia. Tante corse in una, dal Nord Atlantico a Point Nemo. Nella foto Denis Van Weynbergh, skipper dell'Imoca D’Ieteren Group al 35° posto
A causa di una rottura è caduto in acqua il gennaker da testa d’albero (J0), quello usato per le arie leggere, sotto i 12 nodi
Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance) e Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) sono attesi tra il 14 e il 15 gennaio 2025
Sabato 25 gennaio 2025 si terrà a Varese la decima edizione di “Tra Legno e Acqua”, il più importante convegno nazionale dedicato al mondo delle imbarcazioni d’epoca, classiche, storiche e della marineria tradizionale
Eric Bellion, skipper di STAND AS ONE-Altavia, ha contattato il suo team questa mattina intorno alle 08:33 UTC per comunicare il fallimento della riparazione effettuata sull'attacco della sua vela J2
Le pessime condizioni meteo hanno reso impossibile una riparazione in mare ed Eric rischiava grosso, perché era a rischio anche la tenuta dell'albero. L'approdo alle Falkland è stato difficoltoso per il mare in tempesta
La patente D1, il cosiddetto “patentino” diurno entro 6 miglia dalla costa, per potenze fino a 115 cavalli, rilasciabile anche ai sedicenni, è stato fortemente voluto e ottenuto da Confindustria Nautica
Ha attraversato la linea d'arrivo questa mattina, martedì, alle 07:24 UTC ma per avere il suo bagno di folla dovrà attendere il pomeriggio quando la marea si alzerà e potrà così risalire il canale de Les Sables d'Olonne tra due ali di tifosi entusiasti