Sul Golfo di Trieste il vento si è fatto attendere, oltre 1900 imbarcazioni si sono presentate sulla linea di partenza davanti alla località di Barcola. Alle ore 10 il colpo di cannone ha dato il via alla 40^ edizione della Coppa d'Autunno, universalmente conosciuta come la Barcolana. Esimit, con Alberto Bolzan al timone e Nicola Celon alla tattica, è partita sul lato destro della linea, uscendo per prima dal gruppo sopravvento a Maxi Jena ed Alfa Romeo, lasciandosi a dritta Shosholoza, l'imbarcazione classe Coppa America timonata da Paolo Cian.
Durante il primo lato, il vento di intensità 3¬/5 nodi circa, proveniente inizialmente da Ovest è girato verso destra, permettendo alle barche che navigavano più sotto costa di navigare al traverso stretto e guadagnare in velocità. I sudafricani sopravvento ad Esimit hanno scelto di issare il jennaker e dirigersi a sinistra verso Punta Grossa, inseguendo Alfa Romeo obbligata anch'essa al cambio di mure a causa del vento; Maxi Jena con Mitja Kosmina al timone ha raggiunto per prima la boa, inseguita da un velocissimo Rusell Coutts alla tattica dell'RC44 Banco Espiritu Santo di Patrick De Barros. Alberto Bolzan ha optato per continuare ancora qualche minuto sullo stesso lato e raggiungere la boa dalla parte destra del campo di regata, girando in posizione poco favorevole. Dopo un veloce cambio di vela Esimit ha fatto rotta verso la boa posizionata al largo del Castello di Miramare, divenuta nel frattempo boa di arrivo. Infatti il Comitato di regata, viste le condizione meteo con vento leggero, quasi assente, ha accorciato il percorso, riducendolo di un lato.
"Non ci aspettavamo questo cambio così ampio di direzione del vento - ha dichiarato Stefano Spangaro (randista) - sapevamo però che doveva variare intorno alle ore 11 e aumentare leggermente arrivando a sei nodi di intensità."
Nell'ultimo lato la scelta del tattico Celon di navigare verso mare aperto, senza alcuna copertura da parte di vele avversarie, ha permesso all'imbarcazione europea di guadagnare molte posizioni, rimontando quasi quaranta barche e giungendo prima della categoria Maxi, settima in generale.
"L'equipaggio ha dato il 110% - ha commentato all'arrivo il timoniere Alberto Bolzan - nonostante lo svantaggio alla prima boa, abbiamo mantenuto alto il livello di concentrazione, ottenendo il massimo dalla barca fino all'arrivo."
Prima classificata è giunta Alfa Romeo, seguita da Maxi Jena e da Shosholoza impegnata in un duello all'ultima virata con il 44 piedi di Coutts, giunto poi quarto, davanti ad Artemis 2 e Shining Umag.
"E' stata una Barcolana fantastica - ha commentato Igor Simcic, project manager di Esimit Europa - i miei complimenti vanno soprattutto all'equipaggio che ringrazio assieme ai nostri sponsor i quali continuano a supportare i nostri successi. Il prossimo anno questa barca continuerà a regatare in importanti manifestazioni quali la Giraglia, la Palermo-Montecarlo e sicuramente la Barcolana. Nel nostro futuro c'è "Esimit Europa 2", un nuovo scafo di cento piedi per il quale stiamo attendendo alcune importanti conferme finanziare."
Assieme ad Alberto Bolzan a bordo di Esimit hanno vinto nella categoria Maxi Igor Simcic (armatore), Nicola Celon (tattico), già olimpionico a Sydney nel 2000, Stefano Spangaro (randa), vincitore di dieci edizioni del Giro d'Italia a vela, Stefano Rizzi (tailer), pluricampione di vela e già a bordo dei classe Coppa America per tre edizioni, l'ex prodiere del Moro di Venezia Alberto Fantini (prua), Stefano Ciampialini (tailer), vice Campione del Mondo Melges 24, Edoardo Natucci (albero) componente dell'equipaggio di Mascalzone Latino nella 32ma America's Cup e molti altri velisti di fama internazionale quali Matteo Nicolich (drizze), Alberto Bicci (drizze), Ciril Rutar (volanti), Luca Giacomini (grinder), Marco Steffè (prua), Marino Suban (ballast) e Juta Olslak (volanti)
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