Torna per la sua quarta edizione l’Italian Yacht Design Conference, un appuntamento ormai abituale di fine autunno organizzato presso il Politecnico di Milano Bovisa.
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L'intervento avviene nell’ambito delle iniziative formative del Master in Yacht Design promosso dalla Scuola del Design e Poli.Design. Sede del convegno sarà, come negli anni passati, l’Aula Castiglioni il prossimo martedì 26 novembre. Con il coordinamento scientifico del professor Andrea Ratti e di Antonio Vettese, esperto in nautica da diporto, sarà proposto un panel di particolare qualità, con rappresentanti dell’impresa, del design e dello sport. Il tema scelto quest’anno, che resta sullo sfondo degli interventi pur non condizionandoli, è il rapporto con il mare di barche e design. L’ambiente quindi come luogo di possibile influenza progettuale con la missione di comunicare il divertimento che il mare può offrire. Tra i relatori la presenza di Carlo Nuvolari dello studio Nuvolari Lenard, che firma alcune delle barche più importanti dalla produzione di serie ai mega e giga yacht. Nuvolari presenterà una relazione sulla nascita del megayacht, che comincia nella realtà con la caratteristica di essere una nave di Stato e che ora viene usata per dimostrare uno status economico. Lucio Micheletti racconterà il grande progetto di Canova, il 142 piedi costruito da Baltic varato in queste settimane, una barca da crociera a vela capace di 20 nodi in tutto comfort. Luca Dini con la sua grande esperienza condurrà la platea nel complesso mondo del motoryacht. Andrea Vallicelli, tra i più esperti designer italiani, si prepara a festeggiare 40 anni di attività e di successi. Lorenzo Argento e Roberto Biscontini con la loro esperienza nella realizzazione di Beneteau First ‘53 una barca che vuole ridefinire i contorni della produzione del grande cantiere francese in un mercato sempre più esigente. Tra gli interventi più tecnici quello di Francesco Mongelli, che ha sempre interpretato il ruolo di navigatore e che ora all’interno del design team di Luna Rossa team Prada Pirelli si occupa della raccolta dei dati. L’architetto Aldo Parisotto e l’ingegner Cristiano Bighetti si occuperanno del colore e dei messaggi che porta con sé, anche sulle barche. One Ocean Foundation presenterà una ricerca sulle economie del mare dal titolo Business for Ocean Sustainability con particolare focus sul Mediterraneo. L’industriale Federico Rossi parlerà invece degli interventi del cantiere Rossinavi, soprattutto nel mondo delle grandi navigazioni.
La giornata di lavoro è sostenuta da Boero YachtCoatings, Garmin, F. Iniziative e Dassault Système.
Nato il 26 dicembre, Giancarlo Pedote festeggerà anche il suo compleanno in una cellula di vita interna che è grande poco più di 2 metri quadrati, senza riscaldamento, senza bagno e con solo un fornellino da campeggio per cucinare. Ma comunque AUGURI!!!
Ai ritmi attuali, sembra certo che il leader (chiunque sarà) batterà il record di Armel Le Cléac'h del 2016 per il passaggio di Capo Horn, fissato a 47 giorni e 34'. La foto "innevata" è stata scattata da Boris Herrmann a bordo di Malizia-Seaexplorer
Per Christian Dumard, da Dalin a Mettreaux sono con tutti nello stesso sistema depressionario. Charlie Dalin:"Sempre stato in modalità regata e mai passato in modalità sopravvivenza" - Foto scattata a bordo da Paul Meilhat (Biotherm)
I leader, Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance), Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) e Sébastien Simon (Groupe Dubreuil), dovrebbero superare Capo Horn lunedì. Nella foro il mitico Michel Desjoyeaux (le professeur) vincitore di due edizioni (2000/01 e 2008/09)
Solo 9 i minuti di distacco tra Yoann Richomme e Charlie Dalin. Mai un distacco così esiguo in tutta la storia del Vendée. Passaggio tranquillo e prime scelte per la risalita dell'Atlantico
Per l'Italia Yachts 11.98 "Geex" il 2025 riparte col vento in poppa
Difficile però battere il record di di 1 giorno, 9 ore e 15 minuti detenuto da Comanche, perché il meteo promette di calmarsi. In testa lottano per la Line Honours Comanche e LawConnect