Alcune sono scenografiche lagune a pochi metri dal mare. Altre a prima vista potrebbero sembrare acquitrini abbandonati, pieni di zanzare e acque dai colori poco invitanti. Eppure le zone umide hanno una funzione fondamentale perché ci riforniscono di acqua potabile, catturano sostanze tossiche, ci difendono da alluvioni e inondazioni e contrastano il cambiamento climatico, catturando ingenti quantità di carbonio. Nonostante questo, sono tra gli ecosistemi più a rischio del Pianeta. Per questo motivo, il 2 febbraio 1971 è stata firmata nell’omonima città dell’Iran la Convenzione di Ramsar, che è il primo accordo globale tra 168 Paesi finalizzato alla tutela delle zone umide, attraverso azioni di conservazione e protezione, il cui scopo è anche quello di promuoverne l’uso sostenibile e di incoraggiare le ricerche, gli scambi di dati e le pubblicazioni relativi alla loro flora e fauna.
Oggi la Convenzione di Ramsar compie 50 anni: un traguardo importante, che l’ha portata a proteggere più di 2000 zone umide in tutto il mondo, per una superficie di oltre 2 milioni e mezzo di chilometri quadrati, un’area grande quanto il Messico.
Le zone umide sono ambienti naturali caratterizzati dalla presenza di acqua: da paludi ad acquitrini, da laghi a fiumi, da delta a lagune, torbiere e bacini anche artificiali. Queste aree rappresentano ecosistemi importantissimi e custodiscono habitat fondamentali per tantissime specie di pesci, anfibi e uccelli acquatici, molti dei quali si fermano in questi spazi nel corso delle loro attività migratorie.
RAMSAR IN ITALIA
L’Italia ha recepito la Convenzione di Ramsar nel 1976 attraverso il DPR 13 marzo 1976 n.448 e con un altro decreto successivo, il DPR 11 febbraio 1987 n.184. Al momento nel nostro paese sono stati riconosciuti 53 siti e fra questi ci sono anche le Oasi WWF di Orbetello, Burano, Le Cesine, Bolgheri, Torre Guaceto e Lago di Angitola. Nonostante questo, nell’ultimo secolo il 64% delle zone umide del nostro Paese è stato distrutto, il 41% dei fiumi italiani presentano uno stato di conservazione inadeguato e l’80% dei nostri laghi non presenta un buono stato ecologico come previsto dalle norme Europee: segno che c’è ancora tantissima strada da fare per difendere il nostro capitale naturale.
Oasi WWF Le Cesine
Estesa 620 ettari, la zona umida di interesse internazionale Le Cesine in Puglia, si compone di un ricco mosaico di habitat, molti dei quali prioritari a livello europeo, che la rendono un’area dalle sorprendenti risorse naturalistiche. Studi sulla vegetazione, monitoraggi dell’avifauna, analisi delle acque, piani di conservazione e salvaguardia della biodiversità rappresentano il quotidiano lavoro di approfondimento della conoscenza e tutela di un luogo che ha ancora tanto da raccontare. Il cuore della zona umida è la Riserva Naturale, 350 ettari di massima protezione ed attenzione a cura del WWF. L’area include circa 150 ettari di paludi costiere salmastre, veri scrigni di biodiversità, miniere di informazioni naturalistiche e meta di diverse specie di uccelli migratori, alcuni dei quali particolarmente interessanti e protetti e di uccelli stanziali e nidificanti. Le paludi interne d’acqua dolce ospitano un’importante popolazione di testuggine di palude. Di notevole pregio gli stagni temporanei che disseminano l’area e rappresentano un sito strategico per la riproduzione di anfibi quali la raganella, il rospo smeraldino ed il tritone crestato. Grazie alla Convenzione di Ramsar è stato possibile conservare anche l’ultimo tratto di paludi costiere che un tempo caratterizzavano il tratto di costa che si estendeva da Brindisi a santa Maria di Leuca, favorendo il mantenimento delle condizioni necessarie affinché specie animali e vegetali potessero trovare rifugio.
Un’opportunità di incontro tra collezionisti e appassionati di vele storiche e di autovetture d’epoca, un nuovo appuntamento annuale da inserire nel calendario delle regate veliche nazionali e internazionali
Il WindFestival chiude in bellezza con l’edizione più gradita di sempre: l’aria di primavera di Andora ha portato un nuovo record di presenze per questa festa dello sport che ha regalato emozioni e divertimento per tre giorni
Ben 53 gli scafi sulla linea di Genova che sono partiti sabato mattina alle 9 con rotta su Rapallo
A Largo Sermoneta il campione del mondo u19, tesserato per il RYCC Savoia, vince tre prove su quattro davanti al presidente FIV Ettorre e all’olimpionica Sensini
A Sferracavallo l’Act 1 ha visto primeggiare, negli Open, “Nutcracker”, dell’australiano Robert Davis portacolori del Royal Sydney Yacht Squadron
È stata presentata oggi al pubblico internazionale, all’interno del Padiglione Italia dell’Esposizione Universale di Osaka, la sesta edizione del Salone Nautico di Venezia, in programma dal 29 maggio al 2 giugno all’Arsenale della Serenissima
Calasetta pronta ad accogliere la vela internazionale: al via la 2ª Regata Nazionale OpenSkiff, valida anche come 1ª tappa della Eurochallenge
Il week end del 12 e 13 aprile grazie all’organizzazione del Circolo Velico Torre del Lago presieduto da Massimo Bertolani, si è disputata sul lago di Massaciuccoli la prima prova di Coppa Italia 2025 della Classe Dinghy 12’
Domenica 18 maggio la più piccola delle Regine dei Mari ospita la rievocazione storica che ogni anno si svolge a turno nelle quattro città
Regata nazionale Hobie Cat 16 e Hobie Dragoon al Windsurfing Club Cagliari - 33 equipaggi attesi al via