Nell’anno dei 60 anni del primo Vaurien prodotto in Italia - il 19/20/21 agosto ci sarà il grande evento celebrativo a Rosignano - il Vaurien non finisce di stupire: non solo è ancora quella barca che insegna meravigliosamente ad andare a vela ma è in grado di regalare straordinarie emozioni agonistiche, unendo generazioni e skill velici differenti, in una saga che non accenna a smettere.
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Al Vaurien World Championship di Vigo, Marco Faccenda, già sette volte Campione del mondo, si era presentato con un inedito prodiere in prua, Marcello Miliardi, classe 2003, proveniente dal mondo 420 e cresciuto in quella straordinaria fucina di velisti che è la costa tra Livorno e Rosignano. Quarantotto anni di differenza fra i due ma evidentemente una intesa perfetta e una ineffabile voglia di non dare nulla per scontato di fronte al gruppo delle quasi 40 barche spagnole presenti. E soprattutto, i due si presentano con la nuova barca del “Facce”, Rio delle Acacie, costruita nei suoi cantieri, con l’ormai mitologico ITA 21 sulla randa, ammiraglia della sparuta compagine italiana fatta di 8 agguerriti equipaggi, dato che la distanza e la lunghezza di questo mondiale, tra stazze e giorni di riposo, ha tenuto a casa tanti equipaggi in ranking, tutti Amatori.
Partono non benissimo i due, in un inizio di Campionato confuso, con una non perfetta organizzazione in acqua (a dispetto della straordinaria organizzazione a terra e della magnificenza del Real Club de Vela di Vigo): dopo 5 prove hanno collezionato un 7°, un 6°, un 4°, un 8° e addirittura un UFD (ma nella quarta prova, finita quasi di notte nel secondo giorno, con la quasi totalità delle barche considerate squalificate dalla Giuria, a dimostrazione di una certa confusione che regna in inizio mondiale), prendendo anche una bandiera gialla su una raffica a 30 nodi di vento (giurano per tenere la barca, non per pompare). I campi di regata, nel fiordo della ria di Vigo, sono molto difficili, vento rafficato, onda sporcata dal continuo attraversamento dei battelli turistici, data la vicinanza della costa, l’intensità e la direzione del vento è mutevole e tutta da interpretare.
Poi, mettono in bolla le cose e iniziano una sequenza di primi, secondi e terzi posti. All’ultima prova Zampacavallo, l’altro Grande (di Spagna, anche se livornese doc come Faccenda), si becca una squalifica in partenza e Faccenda-Miliardi fanno primi, inseguiti da una muta di spagnoli. Niente da fare. Sono primi in classifica e Faccenda diventa Campione del Mondo per l’ottava volta. Viva l’Italia e Viva il Vaurien!
Marco Faccenda commenta così questa vittoria: “Sul Vaurien sono passati davvero tanti campioni e con i Mondiali si percepisce l’importanza di questa Classe nel tempo, confermata dalla partecipazione a questo campionato di 170 regatanti con un livello tecnico e di preparazione molto alto, persone determinate a vincere o comunque a provare i propri limiti, sfidandosi in regate non facili con il vento sempre tra i 12 e i 18 nodi. Marcello è stato un bel prodiere per me, ci siamo intesi, facendo insieme delle belle prestazioni.
L’ultimo piano velico adottato ha accresciuto tantissimo le potenzialità di questa barca e infatti i numeri in Europa sono cresciuti notevolmente. In questo momento, che il mio cantiere sta dando tante soddisfazioni, aggiungere questa vittoria ci rende molto felici!”
Gli altri italiani sono stati sempre sul pezzo, a cominciare da Maurizio Raffaelli e Matteo Maiano, elegante e preciso in barca come sempre, Maurizio, Presidente del Comité International du Vaurien, è tornato in acqua per questo Mondiale e ha portato “Uffa… Ohh, Ecco!” al diciannovesimo posto. Marco Crecchi e Giorgia Sironi, 17 anni al suo primo mondiale, chiudono trentaduesimi e da segnalare Matteo Calandrelli e Irene Chimenti, nonostante gli ”infortuni” alla loro barca hanno poi raggiunto in quinto e un undicesimo poto.
Tutti gli italiani presenti sono stati comunque molto bravi perché è stato un Campionato molto difficile, tecnicamente complesso, stancante, anche psicologicamente. I migliori in classifica hanno sicuramente prevalso con merito.
“Un Mondiale bellissimo e sorprendente – racconta Maurizio Raffaelli, Presidente del Comité International du Vaurien – organizzato benissimo dall’associazione di Classe spagnola e dal Real Club di Vela di Vigo, con una nutrita partecipazione, ben 85 barche in acqua, tanti equipaggi juniores, regatanti da ben 14 nazioni e tre continenti, incluso un equipaggio statunitense, ovvero una varietà di provenienze fondamentale per mantenere alla classe il suo status mondiale presso World Sailing. Il campo di regata, nonostante alcuni capricci del vento, ha permesso di concludere ben dodici prove sulle dodici in programma e di mostrare, nel corso di una lunga e intensa competizione, l'alto livello agonistico mantenuto dalla Classe nonostante due anni di forzata inattività.
La felicità per la vittoria assoluta di Marco Faccenda e Marcello Miliardi la condivido personalmente con tutta la squadra italiana presente a Vigo e con tutta l'Associazione nazionale che ci ha seguiti con affetto. Mi auguro che l'anno prossimo a Le Havre sapremo bissare questo successo straordinario con uno squadrone variegato, agguerrito e numeroso”.
Insomma un Mondiale che rilancia lo “Spirito del Vaurien”, dove appassionati da tutto il mondo, di tutte le età, si ritrovano mescolando esperienza, energie nuove e passione, sportività e cultura velica e che, alla fine, tornano a casa accresciuti in tutti i sensi.
La vittoria di Faccenda e del suo giovane prodiere è l’emblema di questa meravigliosa saga che ormai in Italia ha 60 anni. Infatti, dal 19 al 21 di Agosto presso il Circolo Canottieri Solvay di Rosignano, là dove il primo Vaurien italiano è stato varato, avrà luogo la “Vaurien Wooden Experience”, tre giorni di regate, esclusivamente dedicate ai Vaurien Storici in Legno, tutti da ammirare, con due serate a tema: il 19 l’incontro “Viva il Vaurien” con la storia della barca, dal mitico primo varo ai nuovi Vaurien con l’aggressivo piano velico di oggi, passando per i leggendari Vaurien rossi di Caprera (tra gli altri sarà presente Monica Colnaghi, figlia del fondatore del CVC); il 20 l’incontro “Vela , passione condivisa” sarà l’occasione per capire cos’è lo “Spirito del Vaurien” fatto di passione, inclusività e rispetto, guidato da Beppe Franzoni e con alcuni importanti amici della classe, come la medaglia d’oro olimpica Caterina Banti, il campione Ettore Botticini, Marco Iazzetta, Nicolò Bertola, Vincenzo Sorrentino e, naturalmente, Marco Faccenda, che porterà la sua barca Campione del Mondo, accanto alla leggendaria “Mare”, l’armo in legno con cui vinse i primi i titoli. Tutte le info sul programma su www.vaurienwoodenexperience.com
Il Vaurien e lo spirto del Vaurien sono tutto questo: nei circoli, sotto traccia, continua ad essere una barca scuola per tutti, i papà ci portano i figli a bordeggiare sul lago e intanto, nell'esasperazione tecnica e competitiva del mondo della vela, tra AC75 e Nacra 17, in mezzo alla battaglia serrata che c’è nelle classi olimpiche, consente a tutti di avvicinarsi alla vela agonistica in modo completo e sviluppando skill importanti, di vivere le grandi emozioni di un mondiale, confrontarsi con grandi esperti dell’andare a vela, come Marco Faccenda, in condizioni agonistiche, tecniche e psicologiche di gara vera, ma sempre insieme ad altri, in modo totalmente open, supermaster e junior under 15 insieme, a condividere sapienza nautica.
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