Aria, una fra le più belle imbarcazioni storiche italiane (8m SI, classe 1935), è stata protagonista anche quest'anno con un risultato eccezionale aggiudicandosi l'en plein con tre primi posti nelle tre regate disputate e superando così il risultato della doppia vittoria ottenuta nella passata edizione. Questa la composizione dell'equipaggio di Aria: al timone il triestino Alberto Leghissa che più volte ha portato Aria sul podio, alla randa Enzo di Capua Comandante della Sezione Vela Fiamme Gialle, Campione Italiano 2009 nella categoria J24, all'albero Lorenzo Puiatti, prodiere Ciro Di Piazza, in pozzetto Alessandro Alberti, Federico Boldrin e l'armatrice Serena Galvani, presidente di ARIE, Associazione per il Recupero delle Imbarcazioni d'Epoca. ARIA batteva anche i guidoni dei suoi due circoli: il triestino STV (Società Triestina della Vela) e quello del nuovo circolo romano CVF (Circolo Vela Fiumicino). DKB era partnership dell'8m SI per l'abbigliamento.
ARIA, per l'importanza che riveste nella storia nautica nazionale, è stata scelta dal Comando Scuola Nautica della Guardia di Finanza con sede a Gaeta, per alcuni stage di marineria storica rivolti ai propri frequentatori di corso. Le regate di quest'anno daranno l'incipit a questo tipo di stage a cui ARIA non è nuova.
Particolarmente ricca di avvenimenti la serata di gala che, venerdì 3 luglio, dopo la presentazione delle barche storiche concorrenti e una sfilata di moda, ha visto l'assegnazione del premio "Follaro d'Oro" al campione di pugilato Patrizio Oliva e il conferimento del premio ASDEC (Associazione Scafi d'Epoca e Classici) per il miglior restyling a Skagerrak, splendida imbarcazione di 28 metri del 1938.
Il pubblico presente ha potuto inoltre assistere alla proiezione del filmato sulla storia e sul restauro museale del Leone di Caprera, una piccola baleniera di soli 9 metri, protagonista nel 1880 di una memorabile traversata oceanica dall'Uruguay all'Europa conclusasi felicemente grazie all'eroismo di tre emigrati italiani. Per questo restauro e per il suo costante impegno volto alla salvaguardia delle imbarcazioni di valore storico è stata premiata con il "Follaro d'Argento" la Dr.ssa Serena Galvani, Presidente di ARIE Associazione per il Recupero delle Imbarcazioni d'Epoca, che dopo un difficile lavoro durato oltre due anni, ha riportato alla vita lo storico cimelio restituendolo alla collettività.
Questa edizione di Grandi Vele ha beneficiato inoltre della concomitanza del passaggio a Gaeta del Trofeo Baillì de Suffren, una delle più rinomate manifestazioni veliche del Mediterraneo dedicate ai grandi scafi a vela vintage. Questa regata, che vede gareggiare le più belle barche storiche del mondo, dopo aver toccato celebri città di mare come Saint Tropez e Porto Rotondo, ha fatto tappa per la prima volta anche a Gaeta includendola in questo prestigioso circuito nautico per poi concludersi nel Principato di Monaco. E' grazie a manifestazioni importanti come queste che la città di Gaeta, di anno in anno, diventa sempre di più un punto fermo nel circuito delle Vele d'Epoca in tutto il Mediterraneo.
Aria - scheda tecnica e storia. Aria è un 8 metri S I del 1935 costruita dal Cantiere Ugo Costaguta di Genova Voltri su progetto di Attilio Costaguta. L'imbarcazione, di notevole interesse storico, è stata ritrovata a Favignana nell'aprile del 1998, ampiamente modificata nel suo progetto originale. Trasportata all'Argentario dall'attuale armatrice, Serena Galvani, è stata riportata all'antico splendore attraverso un delicato restauro conservativo. La linea guida di questo lavoro, oltre alla ricerca storica condotta personalmente dall'armatrice, è stata quella di riportare l'imbarcazione alla sua originalità, operando un restauro conservativo e filologicamente corretto. Mancando il progetto originale, si è lavorato facendo riferimento alle sole immagini fotografiche disponibili e ai pochi documenti cartacei in grado di raccontare le modifiche subite dall'imbarcazione; è stato quindi fondamentale, nella conduzione del restauro, il ruolo dei carpentieri, la cui esperienza ha fatto sì che si potessero leggere i segni degli interventi a cui Aria era stata sottoposta in oltre sessant'anni di navigazione.
E' in seguito a questo restauro che Serena Galvani decide, sempre nel 1998, la fondazione di ARIE Associazione per il Recupero delle Imbarcazioni d'Epoca che ha come obiettivo principale il recupero del patrimonio navale italiano riconoscendo l'aspetto culturale delle nostre tradizioni nautiche e marinaresche e le tradizioni delle costruzioni navali locali custodite oramai solo da vecchie ‘maestranze', molte delle quali non più in attività.
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