Per il J24 World Championship da record disputato con successo nelle acque benacensi di Riva del Garda da ben 89 equipaggi in rappresentanza di Australia, Brasile, Danimarca, Estonia, Francia, GranBretagna, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Giappone, Korea, Olanda, Svezia e Stati Uniti è tempo di bilanci.
Dai regatanti allo staff tecnico e organizzativo della Fraglia Vela Riva, dai rappresentanti della Classe J24 Internazionale e Italiana ai membri dei Comitato di Giuria e di Regata FIV, dai numerosi accompagnatori ai turisti che hanno assistito a regate (e soprattutto a partenze) spettacolari (considerando l’elevato numero di equipaggi e le differenti condizioni meteo trovate), il parere è unanime: questa 40° edizione è stata un vero successo e sarà ricordata con grande emozione da tutti. “Siamo davvero molto soddisfatti di come si è svolto il Mondiale J24 e i motivi per esserlo sono sicuramente molti. - ha commentato il Presidente della Classe Italiana Pietro Diamanti anche a nome del Consiglio -Aver schierato alla partenza, dopo quarant’anni di attività, quasi novanta imbarcazioni è la testimonianza più bella di come la Classe J24 sia sempre più viva e vitale e che si caratterizzi per la passione semplice e genuina degli equipaggi che non cercano per forza le ultime innovazioni tecnologiche ma vivono la vela nell’essenza della pura marineria. Voglio anche pensare che il nostro rigore nel far rispettare i regolamenti di stazza stia contribuendo al successo della nostra Classe e a questo proposito desidero ringraziare tutti coloro i quali hanno lavorato nello spazio allestito all’interno del Palavela realizzato dall’ingegner Marini con la consulenza degli stazzatori Emanuela Donati e Paolo Luciani: il percorso che ha permesso controlli di stazza approfonditi malgrado l’elevato numero di imbarcazioni e le condizioni meteo non sempre favorevoli. Soddisfazione anche per essere riusciti a concludere dieci prove caratterizzate da differenti condizioni meteo che hanno valorizzato ancor di più il livello degli equipaggi in gara e permesso di rispettare i valori in campo. A detta di tutti, l’organizzazione a terra e in acqua è stata ineccepibile, tutto ha funzionato nel migliore dei modi e per questo desidero ringraziare lo staff della Fraglia Vela Riva e il suo presidente Giancarlo Mirandola che ha saputo accogliere ognuno di noi nel migliore dei modi. Tutti gli equipaggi , anche quelli che hanno chiuso nelle ultime posizioni della classifica, hanno lasciato Riva entusiasti per aver preso parte ad un campionato indimenticabile..
Posso dirmi soddisfatto anche della classifica… la vittoria di Kaster dello statunitense già Campione del mondo nel 2014, Will Welles, è stata sicuramente meritata e poi, questo J24, rappresentava bene questo Mondiale: oltre ad altri due statunitensi già campioni del mondo a Newport nel 2014, alla tattica di Kaster c’era il ligure Andrea Casale (iridato a Cannigione nel 2008 su Fiamma Gialla) e all’albero il trentino Giuliano Cattarozzi. Wells, inoltre, ha dichiarato che questo Mondiale è stato un successo per tutta la classe J24 e di non essere stato sorpreso della numerosa partecipazione perchè chiunque una volta nella vita deve regatare a Riva del Garda. Sono contento anche dell’ottimo secondo posto dei giapponesi di Siesta, molto regolari durante tutto il campionato e del terzo degli altri statunitensi, capitanati da Keith Whittemore con il suo Furio, molte volte in regata nel nostro Circuito Nazionale. Alla Germania è andata la vittoria nella classifica femminile con Derbe Kerle timonato da Lynn Wolgast, mentre gli italiani di Ottobrerosso con il timoniere Pietro Parisi, Matteo Bertolotti, Martina Peschetta, Gianluca Burlon, Gian Marco Venturi e Luca Cattarozzi hanno vinto lo speciale premio riservato agli Under 25, lasciando ben sperare per il futuro della Classe Italiana. Forse qualche equipaggio italiano meritava o sperava in posizioni migliori… bhe, potremmo dire che siamo stati perfetti padroni di casa ma, in realtà, le posizioni di testa sono state tutte meritate, così come il 25° titolo iridato andato agli americani.
Ed infine, la Classe Italiana è stata molto felice anche per essere stata affiancata da un marchio come Alce Nero che da oltre quarant'anni è così attento alla natura e al biologico vero e di qualità. Un grazie, pertanto, al nostro Sponsor tecnico Alce Nero, il marchio di agricoltori, apicoltori e trasformatori biologici impegnati dagli anni ’70 nel produrre cibi buoni, frutto di un’agricoltura che rispetta la terra e la sua fertilità: la RazioneKBio (gallette, nettari, barrette cereali e miele, frollini e molto altro) e la frutta distribuita quotidianamente da ogni equipaggio è stata molto gradita e apprezzata da tutti. E’ mio auspicio che il successo di partecipazione che abbiamo registrato a Riva possa ripetersi anche nelle prossime edizioni: tanti velisti di tanti paesi sono un bellissimo segno di come una passione sportiva possa accomunare persone e culture di diverse nazioni. E adesso è già tempo di pensare alle nuove tappe del nostro Circuito Nazionale 2018…”
Nato il 26 dicembre, Giancarlo Pedote festeggerà anche il suo compleanno in una cellula di vita interna che è grande poco più di 2 metri quadrati, senza riscaldamento, senza bagno e con solo un fornellino da campeggio per cucinare. Ma comunque AUGURI!!!
Ai ritmi attuali, sembra certo che il leader (chiunque sarà) batterà il record di Armel Le Cléac'h del 2016 per il passaggio di Capo Horn, fissato a 47 giorni e 34'. La foto "innevata" è stata scattata da Boris Herrmann a bordo di Malizia-Seaexplorer
Per Christian Dumard, da Dalin a Mettreaux sono con tutti nello stesso sistema depressionario. Charlie Dalin:"Sempre stato in modalità regata e mai passato in modalità sopravvivenza" - Foto scattata a bordo da Paul Meilhat (Biotherm)
I leader, Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance), Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) e Sébastien Simon (Groupe Dubreuil), dovrebbero superare Capo Horn lunedì. Nella foro il mitico Michel Desjoyeaux (le professeur) vincitore di due edizioni (2000/01 e 2008/09)
Solo 9 i minuti di distacco tra Yoann Richomme e Charlie Dalin. Mai un distacco così esiguo in tutta la storia del Vendée. Passaggio tranquillo e prime scelte per la risalita dell'Atlantico
Per l'Italia Yachts 11.98 "Geex" il 2025 riparte col vento in poppa
Difficile però battere il record di di 1 giorno, 9 ore e 15 minuti detenuto da Comanche, perché il meteo promette di calmarsi. In testa lottano per la Line Honours Comanche e LawConnect