La crisi del mondo velico non tocca la storica regata velica d'altura organizzata dal Circolo del Remo e della Vela Italia. La 55a edizione della Regata dei Tre Golfi., che partirà da Napoli a mezzanotte di sabato 23 maggio, dalle acque di Santa Lucia, registra il record di iscrizione di tutti i tempi con ben 101 imbarcazioni al via.
La crisi economica, che quest'anno ha fatto registrare una riduzione di partecipazioni in quasi tutte le regate italiane, non ha scalfito, però, una classica come la Tre Golfi. La prova velica, giunta alla sua 55.ma edizione, registra infatti un ulteriore incremento rispetto all'edizione dello scorso anno che risultava quella dei record, schierando 101 barche e oltre mille velisti impegnati. La regata d'altura con partenza notturna, valida anche come una delle cinque prove del Trofeo d'Altura del Mediterraneo, impegnerà gli equipaggi per ben 170 miglia marine con un percorso che prevede, dopo aver lasciato il golfo di Napoli, il periplo dell'isola di Ventotene, nel golfo di Gaeta, per poi girare una boa nelle acque di San Marco di Castellabate, nel Golfo di Salerno e il rientro nel Golfo di Napoli, con arrivo a Capri previsto, per le imbarcazioni più veloci, nel tardo pomeriggio di domenica 24. La classica cena di gala sulle terrazze del Circolo del Remo e della Vela Italia, alla quale parteciperanno equipaggi armatori e soci, farà da preludio alla partenza della regata che avverrà nelle acque antistanti il Castel dell'Ovo. Grazie all'illuminazione di potenti fotoelettriche, messe a disposizione dal comandante Enrico Mondino della Marina Militare, il folto pubblico che come di consuetudine assiste dal lungomare potrà vedere la suggestiva partenza. Nella numerosa flotta di partecipanti spiccano le 11 imbarcazioni della categoria Mini Maxi, altro piccolo record di partecipazione, con scafi che superano i 18 metri di lunghezza. Favoriti nelle Big Boats: Ourdream di Claudio Uberti (gruppo Damiani), Junoplano del re del cemento Sandro Buzzi e Edimetra VI di Ernesto Gismondi (titolare di Artemide); ma Ran del patron di Skype, Niklas Zennstrom, è pronto a candidarsi come outsider per la vittoria finale. Si annuncia agguerrita la lotta per la vittoria finale nelle categorie ORC e IRC, che completano la flotta al via. Assente La Marachella, detentrice del titolo, sono due le imbarcazioni a puntare al successo: Le Coq Hardì, dell'armatore Maurizio Pavesi, che lo scorso anno era al timone di La Marachella e Nur, di Maurizio Biscardi (figlio del giornalista Aldo Biscardi), che schiererà in equipaggio lo skipper di Coppa America Francesco de Angelis
In vincitore dell'ultimo Vendée Globe è in difficoltà, per un'avaria ai timoni, nel governare la barca e spera di riparare nelle isole vicino a Capo Horn e poi valutare il da farsi. Se non potrà riparare da solo dovrà abbandonare e dirigersi a Ushuaia
Yannick ha doppiato Capo Horn il 29 dicembre alle 19:21 UTC, dopo 49 giorni, 7 ore e 19 minuti di gara, ma ha deciso di dirigersi verso Ushuaia per garantire la propria sicurezza e quella della barca
Difficile però battere il record di di 1 giorno, 9 ore e 15 minuti detenuto da Comanche, perché il meteo promette di calmarsi. In testa lottano per la Line Honours Comanche e LawConnect
In testa c'è sempre Yoann Richomme (Paprec Arkéa) con Charlie Dalin (Macif Santé Prevoyance) a 45 miglia. Tra i due un marcamento stretto in pieno oceano, neanche fossero impegnati in un match race
È la seconda volta che Haynes, Commodoro del CYCA, riceve l'ambita Tattersall Cup, assegnata allo yacht con le migliori prestazioni in tempo compensato
È il primo trofeo italiano della vela giovanile per importanza e storia e una delle più prestigiose regate internazionali della classe Optimist organizzato dal Reale Yacht Club Canottieri Savoia
La regata, purtroppo, è stata funestata da due incidenti nei quali hanno perso la vita due velisti a bordo di due diverse imbarcazioni, Bowline e Flying Fish Arctos