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“Niente leghe sotto i mari”: riparte la campagna 2008

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Paola Fusco

Al via la seconda edizione della campagna ambientalista “Niente leghe sotto i mari”, promossa dal Cobat (Consorzio obbligatorio batterie esauste) e dall’associazione Marevivo. L’iniziativa, in collaborazione con il Comando generale delle Capitanerie di porto e patrocinata dal Ministero dell’Ambiente, prevede il monitoraggio e la pulizia dei fondali portuali italiani.
Dopo i risultati positivi ottenuti lo scorso anno, con il recupero di oltre mille chili di batterie di avviamento esauste e di circa 1400 chili di rifiuti vari nei porti di Lipari, Formia e Pozzuoli, quest’anno si riparte dal centro Italia con Porto Santo Stefano e Ponza, località portuali di carattere turistico, mete di migliaia di diportisti ogni anno, e Ortona, scalo abruzzese di natura commerciale.
“Il pericolo costituito dalle batterie esauste gettate in mare consiste nell’emissione di piombo e acido solforico, accentuata dalla proprietà di conduzione dell’acqua, veicolo ideale per le sostanze tossiche che vengono assorbite da flora e fauna marina e quindi immesse nella catena alimentare con danni anche alla salute dell’uomo” ha spiegato ieri il presidente di Cobat, Giancarlo Morandi, alla presentazione della campagna. “‘Niente leghe sotto i mari’ mira non solo alla pulizia dei fondali ma alla sensibilizzazione sul tema dell’ambiente e invita tutti coloro che vivono il mare e i porti ad assumere comportamenti responsabili”.
Per le operazioni di recupero viene utilizzato un robot filoguidato in grado di inabissarsi fino a cento metri di profondità e di trasmettere in diretta su un monitor a terra le immagini dei fondali ispezionati. Individuati i materiali, i volontari della divisione sub di Marevivo si immergono per prelevarli e poi smaltirli: “Nel 2007 abbiamo raccolto rifiuti di ogni genere: pneumatici, vetro, sanitari e persino motorini e cassonetti” ha commentato Rosalba Giugni, presidente di Marevivo. “Il mediterraneo, e in particolare i nostri porti, troppo spesso sono trattati come discariche da chi li utilizza per turismo o lavoro; noi proseguiamo con questo impegno di ‘Niente leghe sotto i mari’ per promuovere i temi del rispetto dell’ambiente e del riciclo”.


06/03/2008 12:43:00 © riproduzione riservata






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