Vela, Mondiale ORCi - Il tp52 "Aniene 1a Classe" si presenta al via della regata lunga, seconda prova dell' ORC International World Championship che si tiene a Cres, in Croazia dal 18 al 26 giugno 2011, con la convinzione di poter far bene. L'imbarcazione che batte guidone del Circolo Canottieri Aniene 1892 con il supporto dello sponsor 1a Classe Alviero Martini ha superato la prima fase, quella di confrontarsi con il "rating" degli altri competitor e di verificare quali sono le barche da battere a seconda delle condizioni meteo.
Scrutando le previsioni e confrontandole con il percorso, si percepisce subito che sarà una regata difficile per il poco vento previsto e per le insidie che le isole presentano, navigare sotto costa o cercare le brezze più a largo?
Alle dieci del mattino non c'è più tempo per le supposizioni, la partenza avviene in orario in condizioni di vento scarsissimo, Aniene 1a Classe parte (eufemismo) al centro dell'allineamento. Ci vogliono quasi due ore per girare il faro di Zaglav, solo pochissime miglia. Calypso 4 timonata sapientemente da Vasco Vascotto allunga tra gli aliti di vento, più sottocosta Aniene 1a Classe ingaggia un match race con il leader della classifica generale Marina Kastela, Gabriele Benussi dimostra una sensibilità da vero campione, con così poco vento le manovre devono essere "docili" per non perdere quella poca velocità, unica risorsa per "sopravvivere" in questa scalata verso il primo traguardo volante di Martinscica.
Si "scende" verso Gagliola, Unjie e Sansego, regata in rimonta, Aniene 1a Classe passa in testa, davanti a Wild Joe e Calypso4, cardiopalma, si ragiona anche sui "compensi", il navigatore ha il compito difficile di trasmettere quei dati fondamentali per la rotta, la strategia e il calcolo dei compensi è come una cartina tornasole per il morale della "ciurma". Le foto che arrivano del tramonto tra le isole sono da cartolina, non c'è solo il lato agonistico in questa regate, si instaurano delle alchimie particolare tra i componenti del team e l'atmosfera è difficile da spiegare in due righe. Al passaggio "notturno" di Martinscica Aniene 1a Classe è in testa su tutti, siamo a metà dell'opera e qui la giuria inizia a stilare la prima parte di classifica (la regata è divisa in due tranche). Inizia la discesa verso le isole di Srakane, il vento è veramente poco e la flotta inizia a ricompattarsi, non è un bene per i primi che hanno fatto tanta fatica sin qui. All'alba inizia la circumnavigazione delle due isole Srakane (Isole piatte), se Eolo avesse un po' di clemenza per i partecipanti però. E' la classica regata da "Predatori del vento"..... nulla da fare, si viaggia a tre-quattro nodi, ci si avvicina alle 24 ore di regata. Le previsioni non promettono niente di buono, conta solo la sensibilità del timoniere, le intuizioni del tattico e la coordinazione di tutto il resto del team che sin qui è da "voto dieci" in pagella. Il sole è alto, il caldo è il vero nemico dei velisti, reidratarsi e rimanere concentrati per ore non è cosa da poco. Dal borgo di Lubenice, che si arrocca sulla cima di una roccia di 378 metri a strapiombo sul mare e a oriente protetta da un muro di difesa con due porte, lo spettacolo è da togliere il fiato, le oltre cento barche in regata viste dall'alto si fondono con le vallate verdi con pochi alberi e rocce affioranti, la roccaforte domina, viene la voglia di incitare i concorrenti in gara: "Forza Aniene!", ma da lassù.....
I primi, lentamente, arrivano al faro di Zaglav, si intravede la punta che aprirà ai leader la visuale sull'arrivo, Vasco Vascotto si dimostra un vero esperto tra le "chiazze" di vento, prende il comando, Aniene 1a Classe non perde il controllo e mantiene la seconda piazza. Il vento sale leggermente, nel frattempo a terra arrivano i primi aggiornamenti sulla classifica "compensata", davanti a tutti c'è Dusan Puh (un nome famoso da queste parti), Aniene 1a Classe è quarta davanti ad Airis, Calypso4 e Marina Kastela, che si traduce in prima posizione nella classifica generale, ma attenzione, c'è ancora l'arrivo, proprio nel porto di Cherso, i conti si fanno con l'oste. E' un match race per la prima posizione in Overall a Cherso, due timonieri, due campioni, due triestini, Vasco Vascotto e Gabriele Benussi, potremmo scrivere un enciclopedia della vela con tutti quei talentuosi a bordo delle due imbarcazioni. Colpo di scena, Calypso4 molla la presa, Gabriele Benussi al timone di Aniene 1a Classe morde il freno e "di gennaker" passa l'amico Vascotto. Sulla linea d'arrivo di Cherso la soddisfazione è tanta per il ragazzi di Aniene 1a Classe. E' stata una lunga estenuante più dal punto di vista mentale che fisico. Dopo il caffè e ammazza caffè è l'ora del "conto":
Man vince la regata lunga in compensato, davanti a Mp30 +10 e Quebramar, i piccoli hanno vinto beneficiando di un rinforzo del vento nel pomeriggio quando i "piu grandi" erano già all'ormeggio. L'oste ha presentato un bel conto. - Quando viene inviato questo comunicato la classifica generale non è ancora stata stilata perchè metà della flotta è ancora in mare a regatare.-
"Una lunga degna del suo nome, questa volta ci ha fatto veramente soffrire - sono le parole di Roberto Emanuele de Felice - nella prima parte abbiamo sfruttato al meglio le condizioni difficili di poco vento, l'equipaggio è stato fantastico. Siamo veramente soddisfatti della nostra prestazione. Le zone di bonaccia hanno creato una sorta di restart che ha sfavorito le imbarcazioni più grandi".
"Il poco vento ti impegna più mentalmente che fisicamente - sono le parole di Gabriele Benussi, timoniere di Aniene 1a Classe - sopratutto nei passaggi tra le isole dove si crea una sorta di ricongiungimento della flotta, è stressante perchè essendo una delle barche con il Gph più alto sappiamo che facendo miglia e miglia è difficile pagare il compenso. Sono soddisfatto di tutto il gruppo che ha manovrato in maniere eccellente rimanendo concentrato in ogni situazione ad ogni ora delle notte. Adesso dobbiamo scaricare la tensione di queste 28 ore di regata e prepararci per i prossimi giorni e il gran finale.
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