L’anticiclone delle Azzorre che quest’anno tergiversa prima di trovare pace sul Mediterraneo, a Porto Cervo deve vedersela con il turbine di un ciclone diverso: i 114 scafi venuti da 16 Paesi che dopo 10 giorni di regate hanno disputato venerdì le finali del Campionato del Mondo Melges 24. In Gallura, come non succede in nessun’altra stagione dell’anno, è solo e soltanto la vela ad animare in questi giorni lo scenario di mare e di costa: uno spettacolo come sempre entusiasmante. Un mondiale dominato fin dall’inizio dalla vela italiana e che ha premiato con il titolo di campione del mondo della classe Melges 24 il team di Uka Uka Racing di cui il triestino Lorenzo Bressani è stato abilissimo timoniere. Il secondo posto è del team Pilot Italia e del suo timoniere Alberto Bolzan. Alina Helly Hansen che aveva Luca Valerio al timone è medaglia di bronzo.
Il nuovo campione della classe Melges 24 Lorenzo Bressani commenta così la sua vittoria:
“E stata una regata molto lunga, 12 prove sono tante. Il primo giorno il vento era variabile e abbiamo fatto un sesto e un decimo. Grazie a dio poi è arrivato il maestrale e siamo riusciti ad avere una serie di buoni piazzamenti. Dopo ieri avevamo 8 punti di vantaggio sul secondo, che sono tanti ma sono pure pochi, poteva succedere di tutto. Era questione di andare bene senza fare errori. Oggi abbiamo vinto matematicamente dopo la seconda prova. Chiaramente siamo molto contenti di questa vittoria: è stato un super-campionato con tante nazioni comprese molte squadre americane di grande livello. Devo dire però che gli italiani sono stati bravissimi, quelli buoni c’erano tutti, tanti campioni delle classi olimpiche. La flotta era agguerrita e siamo molto soddisfatti.”
I due gironi “Gold” e “Silver” nei quali sono stati suddivisi i team partecipanti, hanno anche oggi disputato tre regate ciascuno in campi attigui e simultanei sui quali il maestrale ha soffiato a una media di 12 nodi.
Nella cronaca dell'ultima giornata, il Gold Circle, che ha annoverato gli equipaggi che hanno ottenuto miglior punteggio nelle qualificazioni, ha concluso la prima prova con l’elvetico Blu Moon in testa timonato da Flavio Favini che ha preceduto Nicolò Bianchi timoniere di Saetta e il favorito Lorenzo Bressani alla barra di Uka Uka Racing. Seconda prova conclusa in prima posizione dagli inglesi di A-Team Westaway con Alina Hally Hansen seconda e Saetta terza. L’ultima delle regate in programma ha visto primo al traguardo Saetta seguito rispettivamente da Uka Uka Racing e da Nicola Celon su Marchingenio.
Il Silver Circle nella prima prova di giornata ha premiato lo scafo ucraino Barmaley con Vasyl Gureyen al timone; nella seconda il team 585 e nella terza ed ultima regata i tedeschi di No woman no cry di cui è timoniere Kicker Schafer.
Sul podio della classifica overall del girone d’argento è dunque primo lo scafo 585 con Paolo Brescia al timone. Secondo posto per il team svizzero Music 55 con Sonke Boy timoniere e terza posizione per Acqua Racing condotta da Matthias Keller.
Il Volvo Melges 24 World Championship ha chiuso il sipario con una serata affollatissima in Piazza Azzurra dove si sono svolte le premiazioni in presenza del Commodoro dello Yacht Club Costa Smeralda Riccardo Bonadeo.
Lo Yacht Club Costa Smeralda si appresta a dare il benvenuto alla flotta dei Farr 40 per la seconda tappa del circuito europeo in programma dal 12 al 14 giugno.
Conte of Florence è Official Suplier dell'evento; l'Azienda fiorentina, da anni partner della Volvo Cup con una linea di abbigliamento dedicata, anche in occasione del Campionato Mondiale Melges 24 ha voluto garantire la propria presenza e supporto tecnico, realizzando alcuni capi tecnici esclusivi per l'evento. Si ringraziano Mediavip SpA per il supporto logistico e Gottifredi&Maffioli, sponsor tecnico dell’evento sportivo.
Pochi avrebbero immaginato che questa edizione del Vendée Globe si sarebbe trasformata in una battaglia a tre, e ancora meno avrebbero previsto che Seb Simon, con una barca priva di foil di dritta, avrebbe tenuto testa al duo dei favoriti
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La LNI sez. Viareggio chiude positivamente il 2024 pensando ai prossimi appuntamenti con in programma non solo regate in mare ma impegno nel sociale, grande a attenzione ai giovani e alla disabilità e gli imperdibili Open Day
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Ai ritmi attuali, sembra certo che il leader (chiunque sarà) batterà il record di Armel Le Cléac'h del 2016 per il passaggio di Capo Horn, fissato a 47 giorni e 34'. La foto "innevata" è stata scattata da Boris Herrmann a bordo di Malizia-Seaexplorer
Per l'Italia Yachts 11.98 "Geex" il 2025 riparte col vento in poppa