MARCO NANNINI - Diario di bordo
Questa notte abbiamo attraversato la linea dell'equatore, la seconda volta in sei mesi, direi che ora posso dire di aver fatto un giro del mondo anche se la regata non e' ancora finita.Quando mi sono iscritto nell aprile 2010 non credo mi rendessi pienamente conto di quello che stavo per affrontare. Pensavo un progetto di giro delmondo avrebbe attirato facilmente l'interesse degli sponsor ma con l'economia mondiale in stallo le cose si sono fatte molto dure ed alla fine ho preso la decisione di licenziarmi e partire lo stesso con solo il supporto di alcuni sponsor minori, i risparmi di tutta la mia vita e qualche prestito.
Gli ultimi 6 mesi sono stati incredibili, sin dalla partenza da Palma, la mancanza perenne di fondi ha resto tutto molto stressante ma sono sicuro saro' ampiamente compensato quando a giochi finiti ripensero' a questa avventura.Quando ero a Punta del Este ogni persona che incontravo veniva astringermi la mano e a farmi i complimenti, mi sembrava il minimo dopo il difficile passaggio di Capo Horn della tappa precendente, ma presto misono reso conto che tutti si riferivano a ben altra notizia, quella del mio fidanzamento e imminente matrimonio col la mia ragazza Ella che mi ha supportato incondizionatamente durante tutta la regata e mi ha dato la forza di proseguire quando ero pronto a gettare la spugna a Wellington e pensavo di ritirarmi dalla regata. Sapeva che dovevo continuare a qualsiasi costo e molta differenza l'hanno fatta anche le donazioni del pubblico ricevute tramite quella che in origine era solo una scherzosa pagina web che invitava il pubblico ad aiutarci (www.marconannini.com/it/aiutaci)Dopo questa regata Ella ed io ci scambieremo i ruoli. No, per fortuna non partira' per un giro del mondo in barca, un'altro anno a distanza sarebbe davvero insopportabile. La barca e' in vendita e io dovro' fare del mio meglio per trovare un lavoro e guadagnare dei soldi in fretta. Ci sposiamoin autunno. Sara' ora per me di ricambiare tutto il supporto ricevuto nel seguire la mia passione per la vela. Ella lascera' presto la sua professione in ambito legale come io lasciai il mio lavoro in banca pertornare alle sue radici e la sua formazione nella musica classica come pianista.
Prima di partire ho aiutato Ella a lanciare una competizione di pianoforte che si terra' ad ottobre a Londra. La Open Piano Competition (www.openpianocompetition.com) e' aperta alle iscrizioni per pianisti di ogni formazione, appasionati e professionisti senza limiti di eta' avranno l'opportunita' di esibirsi e competere qualsiasi sia il loro lavoro abituale, come nella vela sono solo pochi eletti a poter campare della propria passione e molti pianisti come la maggior parte dei velisti ha un lavoro "normale" per pagare le bollette. Io forniro' ad Ella lo stesso supporto che mi ha saputo dare durante la Global Ocean Race per mandare avanti questa iniziativa, sicuramente non potro' dare consigli in campo musicale, sono stonato come una campana! Aiutero' sulla amministrazione della societa', anche io ne ho dovuta creare una per gestire la mia regata, e condividero' quella che e' stata la mia esperienza in campo ricerca fondi, sponsorizzazioni e donazioni
filantropiche perche' purtroppo anche una competitizione di pianoforte ha bisogno di fondi per esistere. Mi sbaglio o le similitudini con la vela non finiscono mai? La verita' e' che la dedizione per una propria passione puo' portare a risultati incredibili e il vero privilegio sta nell'avere un'opportunita' nella vita di seguire il proprio cuore.
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