Se nel ’68 i figli dei fiori giravano il mondo facendo l’autostop sul ciglio delle strade ora i moderni turisti scelgono sempre più spesso di viaggiare sull’acqua. Niente più avventure on the road, quindi, ma comode e rilassanti crociere a bordo di meganavi sempre più lussuose e attrezzate. I dati 2007 del comparto crocieristico in Italia registrano una crescita importante nel business del turismo, con un +27,9% che lascia sbalorditi gli stessi protagonisti del settore. Anche per il 2008 le previsioni sono più che incoraggianti. Al Seatrade, svoltosi a Miami nei primi di marzo, le previsioni rivelano un + 11,8% rispetto al 2007 per un totale di 8.550.000 croceristi movimentati e di 4.720 toccate nave. Una continua crescita che permetterà all’Italia di riconfermarsi prima destinazione crocieristica del Mediterraneo con Civitavecchia come primo porto per numero di attracchi. L’incremento è così significativo che ha spinto il comparto verso un veloce riordino. Secondo quanto dichiarato da Confitarma al Globe08, l’intero settore deve puntare su tre importanti linee guida: dare sostegno al marketing territoriale attraverso la promozione turistica, destagionalizzare il periodo delle ferie (un processo peraltro già attivato e che ha visto raddoppiare negli ultimi quattro anni il numero dei croceristi invernali), e attivare, infine, politiche di security per il passeggero. Per quanto riguarda la promozione turistica del territorio qualcosa si sta già muovendo. Importanti progetti, infatti, sono già in cantiere nel Lazio dove è in fase d’avvio la realizzazione di tre grandi poli portuali e altrettanti approdi turistici che serviranno ad ampliare le possibilità di accoglienza turistica del litorale.
Volendo continuare a snocciolare numeri aggiungiamo che a oggi il 30% degli stipendi del settore vanno a finire in tasche italiane, dato questo decisamente emblematico poiché conferma che la professionalità del nostro Paese è tra le più apprezzare e preparate del mondo, soprattutto per quanto riguarda la cantieristica navale, settore produttivo nel quale ci fregiamo del secondo posto mondiale in termini qualitativi e quantitativi. Un quadro del comparto crocieristico del tutto incoraggiante quello che si presenta dunque in questi primi mesi del 2008, al quale fa da contrappeso l’allarme “formazione”. L’incremento della domanda di crociere, infatti, porta inevitabilmente a una maggiore esigenza di personale da impiegare a bordo di queste enormi città galleggianti. Città che sono già oggi vere e proprie metropoli multietniche dove la specializzazione non è più un optional, ma un requisito discriminante.
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