Vela, Invernale Regione Sardegna - Le previsioni meteo hanno mantenuto la promessa: maestrale. Molto rafficato, freddissimo, croce e delizia degli ottanta equipaggi in gara nel Campionato Invernale di Capitana Trofeo Regione Autonoma della Sardegna CFadda Cup, oggi in mare per una sesta manche che ha offerto momenti di forte tensione agonistica, regate spettacolari (e faticose) e diverse novità, nella classifica J24.
A differenza di due settimane fa, quando solo i Melges 24 avevano avuto la meglio sulla bonaccia, stavolta tutte le categorie hanno tagliato il traguardo. Quasi puntuale la partenza, a mezzogiorno, e rapide le regate, due per i monotipo (Melges 24 e J24), una per le altre divisioni (Gran Crociera e Vele Bianche): tra 18 e 26 nodi l’intensità del maestrale registrata nelle tre ore di gara. Nel primo pomeriggio i regatanti erano già in porto, a spartirsi un timido sole, gli avanzi della cambusa e una graditissima pasta fumante, offerta dagli organizzatori del campionato, lo Yacht Club Quartu Sant’Elena con la collaborazione della Scuola Italia in Vela.
Melges 24. Aumenta la concorrenza per SIV Arborea. Il leader di classe ha dovuto dividere il bottino di giornata con Mariclò di Pietro Fois, alla seconda vittoria nel campionato.
Lorenzo Gemini ha vinto la prima regata, davanti a Marchingegno di Mario Marongiu (al miglior risultato finora) e Mariclò. Ancora più combattuta la seconda prova, tra Mariclò, SIV Arborea e Bajana di Ignazio Cocco. Il rivale storico di Arborea, Vis Lampogas, è incappato invece in una giornata storta: prima ha agganciato e trascinato la boa, poi non ha concluso la seconda prova per alcuni danni. Resta comunque secondo in classifica, davanti a SIV CFadda, squalificato nella seconda regata per aver saltato una boa, senza completare quindi il percorso previsto.
J24. J Pandolfa aggancia e supera Ornella all’attacco…torra in vetta all’agguerrita classe J24. L’Ultragas Sailing Team, che schiera Davide Gorgerino al timone, ha ottimizzato un terzo e secondo posto in una giornata che ha premiato anche Wile & Coyote di Alberto Gai, ora terzo al posto di Libarium. Il protagonista, con due vittorie su due, è stato comunque Botta Dritta di Mariolino Di Fraia, l’equipaggio che arriva da più lontano: La Maddalena.
Partito bene, nella bolina della prima prova ha perso due posizioni, recuperate nel finale di poppa. Secondo L’Armadillo dell’oristanese Pierluigi Pibi, terzo J Pandolfa. Vittoria netta invece nella seconda regata: Botta Dritta è stato in testa dall’inizio alla fine, domando J Pandolfa e ancora L’Armadillo, che aveva debuttato due settimane fa – senza fortuna né punti, visto l’annullamento dell’unica regata che aveva in parte condotto.
Stanco, ma soddisfatto l’armatore di Botta Dritta, Di Fraia. <Regate così ci ripagano del lungo viaggio>, ha commentato al rientro in banchina, <il campionato è un allenamento imperdibile in vista di una stagione che ci porterà anche in Svezia, per il Mondiale di classe>.
Gran Crociera e Vele Bianche. Le flotte che comprendono gli yacht più grandi in gara devono accontentarsi di una sola regata. Problemi alla barca comitato hanno infatti reso impossibile la seconda partenza.
Nella Gran Crociera sotto i 10 metri, Losna di Giuseppe Fanni non è partita ma ha conservato il comando. L’unico successo di giornata è andato a Baba Yaga di Davide Manca, che ha preceduto il Comet Sueno 1 di Antonio Cabras e Cral Saras dell’omonima associazione, ora secondo in classifica generale, a soli due punti da Losna. Terzo Baba Yaga.
Sopra i 10 metri, Elixir di Gianni Marchetti non perde un colpo: con l’ennesima vittoria tiene distanti gli avversari di sempre, Caesar di Luciano Dubois e To’ Come Giro di Salvatore Plaisant, secondo e terzo in mare e in classifica. A metà campionato, le posizioni più prestigiose sembrano ormai appannaggio di questo terzetto.
Stessa situazione nelle Vele Bianche sotto i 10 metri. Maithena di Antonio Basilio Todde vince e resiste in vetta Seguono irriducibili Kalliste di Sergio Carta e Lyra di Antonio Delogu, sia in gara che in una graduatoria ancora aperta.
E’ sempre Tinky Winky II di Enrico Napoleone a guidare le Vele Bianche sopra i 10 metri. Ma il suo vantaggio su Zuben di Franco Ricci, vincitore della regata odierna, si riduce a due punti. Il secondo posto di giornata tiene invece Mio’kana di Lucio Magnante ancorato al terzo gradino del podio provvisorio.
Il campionato tornerà in mare tra due settimane, domenica 14 febbraio.
Nato il 26 dicembre, Giancarlo Pedote festeggerà anche il suo compleanno in una cellula di vita interna che è grande poco più di 2 metri quadrati, senza riscaldamento, senza bagno e con solo un fornellino da campeggio per cucinare. Ma comunque AUGURI!!!
Difficile però battere il record di di 1 giorno, 9 ore e 15 minuti detenuto da Comanche, perché il meteo promette di calmarsi. In testa lottano per la Line Honours Comanche e LawConnect
Ai ritmi attuali, sembra certo che il leader (chiunque sarà) batterà il record di Armel Le Cléac'h del 2016 per il passaggio di Capo Horn, fissato a 47 giorni e 34'. La foto "innevata" è stata scattata da Boris Herrmann a bordo di Malizia-Seaexplorer
I leader, Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance), Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) e Sébastien Simon (Groupe Dubreuil), dovrebbero superare Capo Horn lunedì. Nella foro il mitico Michel Desjoyeaux (le professeur) vincitore di due edizioni (2000/01 e 2008/09)
Solo 9 i minuti di distacco tra Yoann Richomme e Charlie Dalin. Mai un distacco così esiguo in tutta la storia del Vendée. Passaggio tranquillo e prime scelte per la risalita dell'Atlantico
È il primo trofeo italiano della vela giovanile per importanza e storia e una delle più prestigiose regate internazionali della classe Optimist organizzato dal Reale Yacht Club Canottieri Savoia
In testa c'è sempre Yoann Richomme (Paprec Arkéa) con Charlie Dalin (Macif Santé Prevoyance) a 45 miglia. Tra i due un marcamento stretto in pieno oceano, neanche fossero impegnati in un match race