Giornata dedicate alle prove di velocità al Gran Prix Petit Navire a Douarnenez. Il vento da ovest-nord-ovest ha leggermente rinforzato nel corso della giornata passando da 10 a 13 nodi per la gioia degli equipaggi impegnati nelle loro performances. I primi bordi del mattino sono stati più favorevoli a Brit Air nei 60 piedi Imoca e a Telecom Italia in Class40. Nel pomeriggio Foncia si imponeva nella sua classe mentre Zed 4 aveva la meglio in Class40.
Al termine di questa seconda prova era Giovanni Soldini (Telecom Italia) il leader della classifica dei 40 piedi con 10,31nodi, seguito da Bruno Jourdren (Le Pal) con 9,64 nodi e Peter Harding (40 degrees) con 9,62 nodi. Marc Thiercelin (DCNS) era primo nei 60 piedi con 14,12 nodi, Michel Desjoyeaux (Foncia) secondo con 14,04 nodi e Sébastien Josse (BT)terzo con 13,99.
Oggi di disputerà una regata costiera nel mar d'Iroise.
Nella classe che più ci interessa, la Class40, pur se i francesi sono scesi in acqua con forze preponderanti, con più del 50% degli iscritti, è stato Giovanni Soldini con il suo Telecom Italia ad imporsi con un equipaggio che quest'anno, con l'impiego del minista Andrea pendibene, è diventato al 100% italiano: « E' la seconda volta che vengo qui soprattutto perché amo le belle regate. E' sempre bello ritrovarsi qui a Douarnenez, dove l'ambiente è veramente stupendo ». Giovanni è, lo ricordiamo, il vincitore dell'ultima edizione del Grand Prix Petit Navire, sempre il Class40 « L'anno scorso abbiamo vinto, ma non è mai semplice: quest'anno poi il livello della flotta si è alzato parecchio e, a mio avvivo, tutti possono vincere. Sicuramente poi Bruno Jourdren... che è un grande skipper di talento e ha un equipaggio di navigatori esperti. »
Nato il 26 dicembre, Giancarlo Pedote festeggerà anche il suo compleanno in una cellula di vita interna che è grande poco più di 2 metri quadrati, senza riscaldamento, senza bagno e con solo un fornellino da campeggio per cucinare. Ma comunque AUGURI!!!
Difficile però battere il record di di 1 giorno, 9 ore e 15 minuti detenuto da Comanche, perché il meteo promette di calmarsi. In testa lottano per la Line Honours Comanche e LawConnect
Ai ritmi attuali, sembra certo che il leader (chiunque sarà) batterà il record di Armel Le Cléac'h del 2016 per il passaggio di Capo Horn, fissato a 47 giorni e 34'. La foto "innevata" è stata scattata da Boris Herrmann a bordo di Malizia-Seaexplorer
I leader, Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance), Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) e Sébastien Simon (Groupe Dubreuil), dovrebbero superare Capo Horn lunedì. Nella foro il mitico Michel Desjoyeaux (le professeur) vincitore di due edizioni (2000/01 e 2008/09)
Solo 9 i minuti di distacco tra Yoann Richomme e Charlie Dalin. Mai un distacco così esiguo in tutta la storia del Vendée. Passaggio tranquillo e prime scelte per la risalita dell'Atlantico
In testa c'è sempre Yoann Richomme (Paprec Arkéa) con Charlie Dalin (Macif Santé Prevoyance) a 45 miglia. Tra i due un marcamento stretto in pieno oceano, neanche fossero impegnati in un match race
È il primo trofeo italiano della vela giovanile per importanza e storia e una delle più prestigiose regate internazionali della classe Optimist organizzato dal Reale Yacht Club Canottieri Savoia
La regata, purtroppo, è stata funestata da due incidenti nei quali hanno perso la vita due velisti a bordo di due diverse imbarcazioni, Bowline e Flying Fish Arctos
In vincitore dell'ultimo Vendée Globe è in difficoltà, per un'avaria ai timoni, nel governare la barca e spera di riparare nelle isole vicino a Capo Horn e poi valutare il da farsi. Se non potrà riparare da solo dovrà abbandonare e dirigersi a Ushuaia