Trieste, 13 giugno 2015 - Go To Barcolana, il Farr80 armato dalla Società Velica di Barcola Grignano, con il presidente Mitja Gialuz al timone e il general manager Claudio Demartis al suo fianco, conclude sul podio la Fiumanka battendo quasi 180 barche.
Barcolana si promuove all'estero nel migliore dei modi, scendendo sul campo di regata di Fiume con un'imbarcazione che pur essendo la più grande della flotta non poteva certo godere del favore dei pronostici, visto il vento leggero che ha caratterizzato la sedicesima edizione della Fiumanka, la «sorella minore della nostra Barcolana» come l'ha definita Gialuz ieri sera durante il rinnovo del gemellaggio tra le due manifestazioni dell'alto Adriatico.
Percorso di 15 miglia con partenza davanti al porto di Fiume, passaggio sulla punta settentrionale dell'isola di Veglia e rientro davanti alla riva del capoluogo quarnerino. Le scelte tattiche affidate allo sloveno Jure Orel hanno portato Go To Barcolana sempre nelle posizioni di testa, facendosi superare solo dal leggero Shining e dai beniamini locali di Mololongo, l'ex Tuttatrieste, che ha di recente abbandonato le acque del golfo. Go To Barcolana si è però lasciata alle spalle gli avversari più temibili come il VOR70 E1, sul quale erano imbarcati il sottosegretario agli esteri croato Hrvoje Marusic e il sindaco di Fiume Vojko Obersnel.
Anche in questa lotta di ospiti eccellenti, Go To Barcolana non è stato da meno, avendo a bordo i vertici di ACI Marina, società con la quale Barcolana sta sviluppando una collaborazione per organizzare un rally adriatico che porterà sempre più scafi croati a Trieste.
Al termine della regata il presidente Mitja Gialuz ha consegnato le polo celebrative della Barcolana alle autorità locali nel segno di una ritrovata sinergia tra la città di Fiume e la Barcolana.
Nato il 26 dicembre, Giancarlo Pedote festeggerà anche il suo compleanno in una cellula di vita interna che è grande poco più di 2 metri quadrati, senza riscaldamento, senza bagno e con solo un fornellino da campeggio per cucinare. Ma comunque AUGURI!!!
Difficile però battere il record di di 1 giorno, 9 ore e 15 minuti detenuto da Comanche, perché il meteo promette di calmarsi. In testa lottano per la Line Honours Comanche e LawConnect
Ai ritmi attuali, sembra certo che il leader (chiunque sarà) batterà il record di Armel Le Cléac'h del 2016 per il passaggio di Capo Horn, fissato a 47 giorni e 34'. La foto "innevata" è stata scattata da Boris Herrmann a bordo di Malizia-Seaexplorer
Per Christian Dumard, da Dalin a Mettreaux sono con tutti nello stesso sistema depressionario. Charlie Dalin:"Sempre stato in modalità regata e mai passato in modalità sopravvivenza" - Foto scattata a bordo da Paul Meilhat (Biotherm)
I leader, Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance), Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) e Sébastien Simon (Groupe Dubreuil), dovrebbero superare Capo Horn lunedì. Nella foro il mitico Michel Desjoyeaux (le professeur) vincitore di due edizioni (2000/01 e 2008/09)
Solo 9 i minuti di distacco tra Yoann Richomme e Charlie Dalin. Mai un distacco così esiguo in tutta la storia del Vendée. Passaggio tranquillo e prime scelte per la risalita dell'Atlantico
Per l'Italia Yachts 11.98 "Geex" il 2025 riparte col vento in poppa
È il primo trofeo italiano della vela giovanile per importanza e storia e una delle più prestigiose regate internazionali della classe Optimist organizzato dal Reale Yacht Club Canottieri Savoia
In testa c'è sempre Yoann Richomme (Paprec Arkéa) con Charlie Dalin (Macif Santé Prevoyance) a 45 miglia. Tra i due un marcamento stretto in pieno oceano, neanche fossero impegnati in un match race