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Gli equipaggi italiani al J24 World Championship 2018

gli equipaggi italiani al j24 world championship 2018
Redazione

Riva del Garda - Conosciamo meglio i ventinove equipaggi che dal 23 al 31 agosto rappresenteranno l’Italia al J24 World Championship 2018 che vedrà scendere nelle acque del garda trentino oltre ottanta imbarcazioni di 13 paesi (Australia, Brasile, Francia, GranBretagna, Germania,  Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Giappone, Olanda, Svezia  e Stati Uniti).

In quanto Nazione ospitante, la Flotta Italiana ha diritto ad avere 24  barche preselezionate più una per il campione italiano 2017, una per un equipaggio femminile, una per un team Under 25, e due decise dalla Classe Italiana (wild card). Ma altri due italiani (il campione iridato nel 2008 a Cannigione Andrea Casale e l’armatore del J24 Kaster Giuliano Cattarozzi) saranno impegnati (rispettivamente alla tattica e all’albero) di USA 5208 timonato dal campione del Mondo J24 (nel 2014 a Newport) Will Welles.

Gli equipaggi italiani che si contenderanno il titolo iridato sono: la Marina Militare con Bonanno Ignazio come campione nazionale 2017, e gli armatori Pietro Diamanti, Massimo Frigerio e Viscardo Brusori, Marco Stefanoni con il timoniere Francesco Bertone, Fabio De Rossi, Massimo Mariotti con Francesco Cruciani, Eugenia De Giacomo, Ruggero Spreafico, Roberta Banfo con Luca Macchiarini, Fabio Apollonio, Gianni Riccobono, Paolo Rinaldi, Vincenzo Mercuri con Angelo Crepoli, la LNI Olbia con Marco Frulio, Mauro Benfatto con Fabio Mazzoni, Roberto Dessy con Davide Schintu, Luca Gaglione con Nino Soriano, Massimo Ruggiero con Giuseppe Miglietta, Francesco Mastropierro con Tony Mancina, Federico Miccio, Alberto Errani con Marco Pantano, Paolo Cecamore con Maurizio Galanti, Guido Guadagni e Domenico Brighi, Luigi Gozzo, e Michele Potenza. A completare la Flotta della Classe J24 italiana saranno l’equipaggio femminile di Andrea Fronti e quello Under 25 di Matteo Bertolotti. La Classe ha, inoltre, deciso di assegnare le due wild card a Marco Maccaferri e a Gianni Torboli portacolori del Circolo ospitante. 

Iniziamo a conoscere meglio l’equipaggio femminile di Andrea Fronti (Circolo Nautico Brenzone) e la particolare storia del recupero da parte dei Volontari del Garda di Salò di J-lag, inabissatosi ad una profondità di 250 metri nel Lago di Garda, tra Torri e Pai a circa 800 metri dalla costa. 

“Il giorno della Venti East Coast Race, regata organizzata dallo YC Verona con lo YC Torri, il lago era spazzato da un vento fortissimo. J-lag ha scuffiato ed effettuato un giro su sé stesso di 360 gradi. Per questo si è riempito d’acqua ed è affondato con la randa issata. Due dei quattro giovani a bordo, Tommaso e Giulia, hanno raggiunto la riva dopo circa un’ora di nuoto, mentre gli altri due, Andrea e Marta, dopo una lunga nuotata, sono stati soccorsi da Federico De Iseppi con il suo motoscafo. Ed è così, con la vela ancora armata, che i Volontari del Garda (coordinati da Mauro Fusato), grazie alla loro motovedetta Volga 2026 dotata di uno speciale apparecchio sonar, hanno individuato J-lag adagiato sul fondo. Le operazioni di individuazione e recupero dell’imbarcazione sono state seguite dall’ingegner Luca Brighenti, già presidente del Circolo Nautico Brenzone, di cui è tutt’ora consigliere: “Mi sono impegnato nell’organizzazione di questo recupero perché Andrea Fronti è un’amica e una grande appassionata di vela e tiene molto alla sua barca. L’inabissamento di J-lag è stato un duro colpo per lei. Qualche giorno dopo l’incidente mi sono messo in contatto, tramite l’amico Ennio Gandini, con i Volontari del Garda per vedere se era possibile individuare la barca. Dopo aver raccolto informazioni sul probabile punto di affondamento insieme agli amici Luca Veronesi e Alessandra Residori, il 16 agosto mi sono trovato sul posto con i Volontari del Garda per l’individuazione del J24. Dopo un paio di tentativi il sonar ha individuato la sagoma di una barca: il rov ha confermato che si trattava del J-lag! Era a metà strada tra Torri e Pai ad una distanza di 800 metri dalla costa Veronese, adagiato ad una profondità di 250 metri! A quel punto sono iniziati i vari interrogativi e preparativi per il recupero dell’imbarcazione. Da un lato c’era la grande voglia di tentare una simile operazione, dall’altra i dubbi legittimi di mettere a repentaglio un’attrezzatura molto importante e costosa vista la notevole profondità. Dopo alcuni rinvii dovuti alla messa a punto dell’attrezzatura, è stata fissata la data del 4 novembre per il tentativo di recupero. E così il 4 mattina, dopo aver adeguatamente ancorato il Volga 2026, i Volontari del Garda, Paolo, Valerio, Ennio, Stefano, Omar, Enrico, Giancarlo coordinati da Marco Fusato, hanno iniziato le operazioni di recupero. Il J24 era adagiato sul fondo in perfetta verticalità; aveva issata la randa e pertanto i Volontari del Garda avevano già deciso in precedenza di agganciare la cima per il recupero allo strallo di prua. La delicata operazione di aggancio della cima è stata eseguita in due fasi distinte, tramite l’ausilio del rov pilotato dal bravissimo Mauro. Una volta ultimata questa difficile fase, si è provveduto al recupero tramite l’argano montato a bordo del Volga 2026. La fase iniziale è stata particolarmente delicata in quanto bisognava “staccare” la barca dal fondo limoso del lago. La paura era quella che lo strallo di prua non reggesse lo sforzo vanificando tutto il lavoro fatto fino a quel momento. Con molta professionalità e calma i Volontari del Garda hanno eseguito questa delicata operazione. Una volta staccata dal fondo, la barca è stata tirata in superficie dall’argano in venti interminabili minuti. Raggiunta una quota di circa 20 metri dalla superficie, sono entrati in azione i sub del Nucleo Sommozzatori GVG. Dopo aver assicurato il J24 con una seconda cima di sicurezza, hanno predisposto i palloni di sollevamento che, una volta gonfiati, hanno portato di nuovo alla luce il J-lag dopo 90 giorni! Che dire: una giornata superemozionante soprattutto sotto il profilo umano. Vedere l’emozione, la gioia e la soddisfazione dipinta sul viso dei miei compagni d’avventura Andrea, Tommaso, Ezio e dei bravissimi e professionali membri del Volga 2026 Mauro, Paolo, Valerio, Ennio, Stefano, Omar, Enrico e Giancarlo è stata un’esperienza unica che rimarrà nei miei ricordi più belli. Grazie a tutti” J-lag è tornata a galla grazie all'affetto e all'aiuto di tantissime persone e già questo è stato tantissimo, le emozioni di tutta l'esperienza vissuta le porteremo con noi per sempre ma è il momento di guardare avanti, di farla rivivere! spiega Andrea -Un po' per scherzo penso che J-lag si meriterebbe il mondiale. Dal pensiero ai fatti è passato pochissimo, quando leggo che è riservato un posto per un equipaggio femminile, scrivo subito alla Classe per candidarmi, faccio un giro di telefonate e l'equipaggio è quasi al completo quando arriva la conferma. Io e J-lag al mondiale! Siamo a fine gennaio, comincio subito a pianificare i lavori da fare, la barca è ospitata dal Circolo Nautico Brenzone dove si svolgerà il tradizionale campionato invernale J24 del Garda e io voglio che J-lag partecipi sia per me che non vedo l’ora di tornare a navigare con lei sia per dare un riscontro a chi si è speso per noi. E’ così che in un paio di giorni mettiamo la barca in condizioni di navigare e il 17 febbraio siamo di nuovo in acqua. Un sogno, sembrava davvero surreale essere di nuovo al timone del mio J dopo piu’ di sei mesi, indescrivibile.A fine marzo finisco i lavori, la provo solo una volta prima dell’Italiano e mi sembra che vada meglio di prima, a parte la prodiera, ho l’equipaggio per il Campionato Italiano, ragazze con cui abbiamo partecipato già a diverse regate e che sono amiche anche a terra e che hanno vissuto insieme a me le varie vicissitudini degli ultimi anni, dunque in barca con noi ci saranno Giulia Ferri (centrale) e Marta Sabbadini (tattica) che erano su J-lag durante il naufragio, Alessandra Residori e Laura Strommer alle scotte e all’ultimo si unirà a noi Alessia Bellotti, per la prima volta su J-lag, che farà la prua. Sappiamo che J-lag non è una scheggia e che noi non avremo il tempo per allenarci e nonostante saremo in 6 ci mancheranno quasi 50 kg ai 400 totali per l’equipaggio.. ma per noi, viste le premesse, è importante esserci. Ci troviamo a Riva del Garda in un’atmosfera davvero unica per regatare, controlli di stazza superati andiamo in acqua e nonostante qualche avaria, tutti gli sforzi fatti diventano gioia e orgoglio per essere lì a confrontarci con gli altri J nel fantastico gruppo di amici che è la flotta di cui è un piacere fare parte. Fortunatamente per noi non sono stati giorni con Ora molto forte e quindi siamo riuscite a fare delle belle partenze e dei buoni lati di bolina mentre sui lati di poppa ci trovavamo sempre un po’ in rincorsa con poca velocità e un po’ coperte. Per noi è stato un allenamento, abbiamo cominciato a coordinarci e a prendere le misure, l’equipaggio rimarrà lo stesso eccetto un cambio della guardia a prua, con l’entrata di Laura Battisti, già parte dell’equipaggio di J-lag. Non vediamo l’ora che arrivi fine agosto!!”


01/08/2018 08:29:00 © riproduzione riservata






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