Il porto commerciale di Capri sotto osservazione da parte dell' autorita' marittima dell' isola: convocati amministratori comunali, responsabili dell' ordine pubblico, polizia, carabinieri, vigili urbani, dogana e vertici sanitari, per discutere su come affrontare e risolvere i problemi di sicurezza che affliggono l' unico scalo dell' isola azzurra. Il comandante della capitaneria di porto, Alessandro Sarro, si e' detto preoccupato per l' eventuale ripetersi del caos che si e' verificato in questi ultimi giorni, con un aliscafo in manovra che e' finito contro le barche sul pontile delle escursioni per la Grotta Azzurra distruggendo una piccola motonave del Gruppo Motoscafisti. Nell' ultimo weekend e' anche accaduto che una donna, colta da malore, ha dovuto attendere sdraiata sul selciato bollente del molo che arrivassero i soccorsi e che giungesse l' autoambulanza del 118. Il porto di Capri e' stato costruito negli anni '30, con strutture che erano state progettate per flussi completamente diversi da quelli attuali e comincia a risentire il '' peso'' degli anni. Sulla banchina del porto di Capri, larga poco piu' di 4 metri e lunga poco piu' di duecento metri, sbarcano in alcuni momenti della giornata contemporaneamente migliaia di passeggeri che sono costretti ad attraversare il lungo e stretto budello di asfalto insieme a tir che trasportano materiale edile, autoveicoli adibiti a trasporto merci, furgoncini e auto private che anche nelle ore di punta scendono dai traghetti Caremar. Da qui e' partita la richiesta, avanzata al sindaco da parte
del presidente della Federalberghi isola di Capri Sergio Gargiulo, di reperire con urgenza un locale da adibire a presidio sanitario a Marina Grande, zona di Capri che viene attraversata quotidianamente da miglia e migliaia di passeggeri in transito, da centinaia di persone addette al comparto dell' accoglienza turistica, parcheggio di taxi, stazione della funicolare, sino agli arrivi di superyacht del porto turistico che confina con quello commerciale.
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