Che fine hanno fatto i sei 40’ della Portimao Global Ocean Race? Erano partiti praticamente insieme alla Volvo Ocean Race ma per loro le miglia da percorrere per arrivare a Cape Town valgono almeno il doppio. Hanno incontrato le stesse difficoltà della sorella maggiore, la VOR, e molte altre ancora in queste altre settimane di Atlantico. La tempesta li ha legnati duramente nei giorni scorsi ma ora dopo oltre un mese di corsa sono in vista di Cape Town. Stanno compiendo un’impresa molto più ardua degli equipaggi della Volvo, ma nessuno ne parla, sia perché è la prima edizione di questa regata, sia – ma questo vale solo per l’Italia – perché l’unica nostra imbarcazione in questa classe, il Telecom Italia di Giovanni Soldini,ha deciso di non partecipare. Ma noi di ItaliaVela ogni tanto ve ne parliamo e vi consigliamo anche di andare sul sito della Portimao global ocean race per godervi le immagini che vengono inviate ( www.portimaolobaloceanrace.com ).
La corsa vive del duello tra i tedeschi di Beluga Racer e i cileni di Desafio Cabo de Hornos che con una coda di perturbazione ancora in coda stanno rimontando velocemente. Alle 12:05 di giovedì avevano circa 190 miglia di vantaggio. Ventiquattro ore dopo le miglia si erano ridotte a 89,e alle 12:20 di oggi, sabato 15 novembre, si sono ridotte a 31. Sarà un arrivo al fotofinish dopo oltre un mese di corsa?
Beluga Racer sta pagando, forse anche psicologicamente, la scelta sbagliata che ha fatto una settimana fa di fronte ad un’alta pressione che era esattamente posizionata sulla rotta diretta verso Cape Town. Con il senno del poi avrebbero dovuto decidere per una rotta più a sud ma hanno deciso di andare avanti, esattamente il contrario della scelta dei cileni, che ora stanno rinvenendo da sud e guadagnano miglia a vista d’occhio.
A bordo di Desafio Cabo de Hornos Felipe Cubillos e José Muñoz sono sempre al lavoro per ottenere ogni centesimo di nodo possibile dal loro 40’. Sulla vittoria in questa prima tappa ci sperano, pregano anche:” Mia madre sarà sorpresa per quanto sto per dire – afferma Felipe Cubillos – ma c’è una preghiera che mi ha molto aiutato nella mia vita e che dice … Signore, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che posso e la saggezza per conoscere la differenza”.
Ma c’è molto più di una speranza che l’inseguimento a Beluga sia coronato da succeso:”Abbiamo lanciato due diverse proiezioni meteo sul nostro software – conclude elipe- e in una vinciamo noi, nell’altra Beluga”
Posizioni sabato ore 15:00
Distanza da Cape Town
Double-handed
Beluga Racer - 208
Cabo de Hornos - 239
Team Mowgli - 383
Kazimir Partners - 1250
Single-handed
Roaring Forty -643
Hayai - 1099
Tutte le statistiche della corsa fino ad oggi, con Dalin che ha passato per primo l'Equatore, Point Nemo e tutti i capi ad eccezione dell'Horn. Yoann Richomme lo segue a 123 miglia
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