La mostra convegno organizzata da VTP Events è un grande momento dedicato al confronto tra aziende e mondo della ricerca, operatori, accademici e tecnici, sulle nuove tecnologie e soluzioni per utilizzare le aree portuali per la produzione di energie rinnovabili
Approvvigionamento da fonti a ridotto impatto ambientale, uso efficiente delle risorse e sostenibilità, declinate per le infrastrutture portuali. Queste le linee guida di "Energy for Green Ports" la nuova mostra convegno di scena a Venezia, il 4 e 5 febbraio 2010 negli spazi espositivi del Porto Passeggeri.
Organizzata da VTP Events, società interamente partecipata dalla Venezia Terminal Passeggeri che dal 1997 gestisce il Porto Passeggeri, la manifestazione si concretizza in un grande forum dedicato al confronto tra aziende e mondo della ricerca, operatori, accademici e tecnici, sulle nuove tecnologie e soluzioni per utilizzare le aree portuali per la
produzione di energie rinnovabili.
Un tema cruciale data l'ampia superficie di cui i Porti dispongono, e che alla luce delle nuove normative europee, nazionali e regionali potrà essere destinata alla realizzazione di impianti innovativi per la produzione di energia. Una risorsa non solo per l'alimentazione energetica delle aree portuali e dei mezzi di trasporto, grazie alle banchine elettrificate terrestri che fornendo energia alle navi ormeggiate a motori spenti garantiscono una sensibile diminuzione di emissioni ed inquinamento acustico, ma anche come fonte di energia per il territorio circostante come sta già avvenendo in alcuni progetti pilota.
"Energy for Green Ports" è diviso in due sezioni: Un programma congressuale con un panel internazionale di relatori che farà il punto sui temi di più stretta attualità nel campo ambientale. Tra le sessioni in calendario, "Pianificazioni dei consumi e delle forniture energetiche", "Costi e Ricavi delle energie alternative mature", "Nuove tecnologie nelle energie rinnovabili e la loro utilizzazione", "Linee strategiche di realizzazione per i Green Ports", " Costituzione di un panel per un programma nazionale ecoporti".
Un'area espositiva dedicata alle innovazioni tecnologiche nel campo delle energie rinnovabili. Spazio alle tecnologie "verdi" (solare termico, fotovoltaico, eolico, idrogeno, biomasse, biogas); alle soluzioni dell'edilizia a basso consumo, microgenerazione, teleriscaldamento. Una rassegna di idee dedicate ai nuovi porti mondiali per coniugare
l'attenzione all'ambiente con il recupero e il risparmio energetico.
L'evento è patrocinato da Autorità Portuale di Venezia, Regione Veneto, Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Comune di Venezia, Provincia di Venezia, Assoporti (Associazione Porti Italiani), Assiterminal (Associazione Italiana Terminalisti Portuali), Assessorato all'Ambiente del Comune di Venezia, Medcruise (Associazione dei Porti Crocieristici del Mediterraneo), Confitarma (Confederazione Italiana Armatori), Università Ca' Foscari, Assomarinas (Associazione Italiana Porti Turistici), Assonautica (Associazione Nazionale per la Nautica da Diporto), Kyoto Club, SuStainable
Energy e RINA.
Difficile però battere il record di di 1 giorno, 9 ore e 15 minuti detenuto da Comanche, perché il meteo promette di calmarsi. In testa lottano per la Line Honours Comanche e LawConnect
Nato il 26 dicembre, Giancarlo Pedote festeggerà anche il suo compleanno in una cellula di vita interna che è grande poco più di 2 metri quadrati, senza riscaldamento, senza bagno e con solo un fornellino da campeggio per cucinare. Ma comunque AUGURI!!!
Ai ritmi attuali, sembra certo che il leader (chiunque sarà) batterà il record di Armel Le Cléac'h del 2016 per il passaggio di Capo Horn, fissato a 47 giorni e 34'. La foto "innevata" è stata scattata da Boris Herrmann a bordo di Malizia-Seaexplorer
Solo 9 i minuti di distacco tra Yoann Richomme e Charlie Dalin. Mai un distacco così esiguo in tutta la storia del Vendée. Passaggio tranquillo e prime scelte per la risalita dell'Atlantico
In testa c'è sempre Yoann Richomme (Paprec Arkéa) con Charlie Dalin (Macif Santé Prevoyance) a 45 miglia. Tra i due un marcamento stretto in pieno oceano, neanche fossero impegnati in un match race
In vincitore dell'ultimo Vendée Globe è in difficoltà, per un'avaria ai timoni, nel governare la barca e spera di riparare nelle isole vicino a Capo Horn e poi valutare il da farsi. Se non potrà riparare da solo dovrà abbandonare e dirigersi a Ushuaia
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