Tre regate corse con vento fresco, mare piuttosto mosso, bandiere rosse di protesta e, soprattutto, una lotta all’ultimo bordo per conquistare la leadership provvisoria della manifestazione, certamente una eccezionale spinta al morale di qualsiasi equipaggio che compete in una classe così difficile.
La prima prova, disputata sul campo Bravo (il calendario prevede infatti una rotazione dei campi nelle diverse giornate) è partita con qualche minuto di ritardo rispetto al programma generale per dar modo alla brezza locale, il cosiddetto “Garbì”, di stabilizzarsi. In realtà le condizioni del vento si sono dimostrate piuttosto variabili per direzione e intensità, come segnalato dal Comitato di regata con diversi cambi di percorso.
In questa situazione sono quindi stati numerosi i capovolgimenti nella classifica parziale, eccezion fatta per l’equipaggio italiano di Airis, il team dell’armatore Roberto Monti con Sandro Montefusco al timone e Roberto Benamati alla tattica, che con un’attenta strategia è riuscito a rimanere sempre nel gruppo di testa e infine ad aggiudicarsi la prima prova sul filo di lana ai danni degli spagnoli di Desafio, guidati da Laureano Wizner e di Caser Quum dell’armatore Javier Goizueta con il timoniere Andaluso Sergio Llorca. Quarti sono giunti gli italiani di Roma GP42.2 con Paolo Cian al timone e il francese Sébastien Col alla tattica, quinto il giovane equipaggio di Canarias Puerto Calero, con timoniere José Maria Ponce e tattico Rayco Tabares, partito a spron battuto e passato in prima posizione alle prime due boe, ma che è stato purtroppo costretto ad autopenalizzarsi per aver toccato una boa. Sesti i francesi di Near Miss, con gli assi di Coppa America Bertrand Pacè e Tom Schnackenberg, e settimo l’altro equipaggio iberico di Madrid, con Josè Maria Van der Ploeg e il francese Philippe Presti.
Il comitato di regata ha dato il segnale di partenza della seconda prova intorno alle 14.40, sul consueto percorso a bastone con lato di due miglia di lunghezza e un buon vento, che ha raggiunto i 18/20 nodi. Prova di riscatto per gli svizzeri/francesi di Near Miss che hanno condotto per tutta la regata, evidentemente a proprio agio con vento teso. Anche in questa seconda prova si è assistito a una manovra di autopenalizzazione da parte di Airis a causa di una toccata di boa sulla primo passaggio di bolina, che ne ha compromesso la prestazione. Secondo il racconto degli spettatori presenti sul campo, l’ultima poppa è stata davvero intensa con tre distinti duelli di strambate fra Desafio e Canarias, Madrid e Roma GP42.2, Caser Quum e Airis, che hanno chiuso in quest’ordine la seconda prova del giorno.
Date le buone condizioni di vento presenti sul campo Bravo i componenti del Comitato hanno deciso di far disputare una terza prova, che ha avuto inizio pochi minuti dopo le 16. E, di nuovo, è stato il progetto uscito dalla matita dello studio americano Farr Design, Near Miss, a mostrare la maggiore continuità in questa brezza tesa. Fin dall’inizio il team svizzero ha preso il comando inseguito dallo scafo tutto italiano disegnato da Umberto Felci Airis. Roma GP42.2 fino alla boa di bolina ha giocato il ruolo di terzo incomodo, ma è poi incappato in un errore nella manovra di issata dello spi. La graduatoria è quindi rimasta invariata fino alla linea del traguardo con gli svizzeri e i due equipaggi italiani, seguiti da Madrid e da Desafio, che con questo quinto posto ha dovuto lasciare la prima piazza della graduatoria. A chiudere Canarias Puerto Calero e Caser Quum.
Questa la classifica provvisoria dopo 3 prove, prima della discussione delle eventuali proteste:
Barca Nazione Punti
1. Near Miss – Svizzera – 8 punti
2. Desafio – Spagna – 9 punti
3. Airis – Italia – 10 punti
4. Roma GP42.2 – Italia
5. Canarias Puerto Calero – Spagna – 14 punti
6. Madird – Spagna – 15 punti
7. Caser Quum – Spagna – 16 punti
Domani il programma prevede la disputa di altre prove a bastone, questa volta nel campo Alpha, più vicino a terra rispetto a quello odierno e al magnifico scenario della città di Palma de Maiorca.
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